Potremmo pensare alla natura della nostra anima, ma solo per il gusto di ragionarci su. Eh sì!, perchè la Bibbia potrebbe dirlo precisamente, da qualche parte che non conosco... Non è fisica, nè una membrana, nè un organo del nostro corpo. Ma siccome è collegata alla vita, è un uomo o una donna intesi per intero, in vita.
Comincio subito con un riferimento biblico: "E Dio soffiò nella bocca ad Adamo e Eva e questi si animarono..." (parola di Dio).
Ma questo alito divino, se era la vita, non è detto che fosse anche l'anima. E' interessante, però, notare il fatto che il Signore E' anche il propulsore della vita, ancora una volta testimoniato dal fatto che animò le sue 'creature', Adamo e Eva, con il suo stesso alito vitale. Poichè, dunque, il Signore Spirito Santo è la vita iniziale dell'uomo.
Ma l'anima ci si attacca con l'origine della nostra vita, col concepimento e siamo tutti come Lui, anche se non vorremmo morire e, quindi, degradarci. E l'anima si staccherebbe dal nostro corpo nell'attimo della morte, non sappiamo verso quale direzione, ma anche qui, cessando una delle conseguenze del Signore: la vita assieme allo spirito.
La provenienza della nostra anima è 'celeste', è immateriale. Mi viene da pensare che di questo bene spirituale, ci sia una specie di quantità nei Cieli, che ne diparta una ad ogni origine di vita, attratta, quasi 'magneticamente', dalla volontà di santificarne una di nuova.
Come 'limatura di ferro, attratta dal nuovo magnete neonato'. Ma è chiaro che le mie supposizioni fanno ridere. Le pubblicherò lo stesso, per lasciarci rilevare quanto profondo sia il progetto di Dio verso l'uomo, ma inesplicabile.
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E, per i visitatori di U.M. più esigenti, qui sotto un passo di un libro del teologo Vito Mancuso, dal titolo "L'ANIMA E IL SUO DESTINO":
"Il nucleo del saggio si svolge nella delineazione dell’interessante teoria dell’anima a partire dalla natura-physis, dal basso, dove, attraverso il lavoro dell’energia, avviene la trasformazione di forme di vita sempre più ampie ed ordinate fino al livello superiore dell’essere che diviene consapevole e giunge ad un superiore grado di ordine, lo spirito, “la punta dell’anima”, capace di attuare tutte le sue potenzialità, di ordinarsi liberamente e creativamente e disciplinarsi “verso il bene”, che genera una mutazione più alta verso la pienezza dell’essere. A questo punto è plausibile pensare che questo livello possa produrre uno stadio superiore dell’essere a noi ignoto che dopo la morte continui nella stessa direzione. Su questa base si ripensa l’intera soteriologia. Il destino di vita immortale della persona viene strappato alla religione e consegnato all’etica, di cui la religione deve essere al servizio. L’etica a sua volta però non si fonda su se stessa, ma rimanda all’ordine naturale, all’essere del mondo, e si spiega come traduzione, al livello cosciente delle relazioni umane, della medesima logica simmetrica e ordinata che è alla base del cammino dell’essere, dagli informi gas primordiali fino alla ricca informazione dell’intelligenza."

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