Voglio agganciarmi a un post di un mese fa, a proposito dell'artista, quando dicevo che può essere ipocrita... Ho chiarito precedentemente il mio pensiero - ripetendo il concetto dell'artista-frazione di un intero soprannaturale, o il suo operato -, nelle ascisse ordinate; che nella retta O-infinito protesa al positivo e nell'opposto retta O-infinito protesa al negativo, ne è la sua manifestazione artistica.
Che può dunque essere sublime o orrida, sia pur nelle loro gradazioni intermedie. Nel secondo caso, vedo l'arte dall'iniziale contestazione di generi alla demolizione dell'estetica. L'artista è assalito dal "demone" della sua stessa esistenza.
Il punto O-uomo proteso all'infinito positivo è invece bello, benefico. E nel suo massimo il capolavoro inebria il cuore e la mente. L'artista che demolisce + o - disinteressato, fa gli interessi della ricostruzione sulle macerie dell'arte positiva demolita.
E' ipocrita perchè dunque nel nome dell'arte si "nutre" del bello per realizzare il brutto, ma con secondi fini.
ELEGANT MANGO
13 ore fa
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