Pordenone. Si getta fra le fiamme
per mettere in salvo la moglie e i 3 figli
Scoppio nello scantinato della casa e fuoco ovunque: 42enne
resta ferito gravemente ma riesce a salvare la famiglia dal rogo
PORDENONE (19 dicembre) - Un uomo di 42 anni, Andrea Mei di Poincicco di Zoppola (Pordenone), è rimasto gravemente ustionato nell'incendio della sua abitazione, dopo aver messo in salvo la moglie e i tre figli piccoli. Il fatto è accaduto attorno alle 4 di oggi, in una villetta della frazione friulana. Da quanto si è appreso, l'uomo è stato svegliato di soprassalto da un boato, è sceso nello scantinato e l'ha trovato avvolto dalle fiamme, che lo hanno investito al volto. Nonostante le ferite è risalito in casa, ha messo in salvo la moglie e i figli di nove, sette e due anni e quindi, in attesa dei vigili del fuoco, ha cercato disperatamente di arginare il rogo.
Una volta giunti i pompieri, stremato, è stato soccorso dai congiunti e trasferito d'urgenza dal personale del 118, dapprima a Pordenone e quindi nel reparto Grandi Ustionati di Padova, con riserva di prognosi. Per la moglie e i bimbi solo una visita precauzionale in ospedale a causa delle lievi inalazioni di fumo.
Come è scoppiato l'incendio. La ricostruzione dell'accaduto fatta dai carabinieri e dai vigili del fuoco porta a ipotizzare circostanze fortuite quale causa dell'incendio: potrebbe trattarsi del surriscaldamento di un computer che si trovava in una stanza del seminterrato adibita a sala giochi per i tre bimbi, rimasti illesi nel rogo. Mei avrebbe udito uno scoppio provenire dal piano inferiore ed è corso nella stanza. Nonostante le ferite per le fiamme, è riuscito a risalire le scale, ad avvisare la moglie e assieme a lei a portare i bimbi in giardino in attesa dei soccorsi. Con il pigiamino indosso e a sei gradi sottozero, i tre piccoli sono stati immediatamente trasferiti in un'abitazione poco distante, dove sono stati riscaldati e hanno trascorso la notte. Lo stabile interessato dal rogo ha subito danni ingenti a causa del fumo, ma non è stato dichiarato inagibile. La moglie dell'ustionato, Annalisa Zandonà, è stata medicata e dimessa dall'ospedale di Pordenone con un principio di intossicazione da fumo.
Il papà coraggioso non è in pericolo di vita. Andrea Mei, è statao trasferito nel reparto Grandi Ustionati dell'ospedale di Padova solo a scopo precauzionale, per scongiurare possibili infezioni cutanee e per verificare al meglio l'ingrossamento della trachea provocato dalla cospicua inalazione di fumo.
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