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Domenica 2 Gennaio 2011 / ultimo aggiornamento h 0:24
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Eurolandia, arriva la “tigre del Baltico”:
l'Estonia primo paese ex Urss nell'euro
ROMA (1 gennaio) - Eurolandia si allarga e apre le porte all'Estonia, da oggi diciassettesimo paese della moneta unica. L'euro ha chiuso il suo anno più difficile, con il dilagare della crisi del debito e gli attacchi della speculazione che hanno messo a rischio l'intera costruzione monetaria, ma questo non ha impedito di aprire il 2011 con l'arrivo di un nuovo paese nel club.
L'Estonia è la prima repubblica ex sovietica ad entrare nell'euro e il terzo paese ex comunista ad adottarla, dopo Slovenia e Slovacchia. A differenza dei suoi vicini baltici, Lettonia e Lituania, che hanno rinviato l'adesione ai prossimi anni, Tallin non teme la crisi e ha ufficialmente introdotto il primo gennaio la valuta unica mandando in soffitta la corona che nel 1992 rimpiazzò il rublo sovietico (per due settimane verrà mantenuta la doppia circolazione di monete; il tasso di cambio è di 15,6466 corone per un euro).
Il primo ministro estone Andrus Ansip è stato il primo cittadino del Paese, che conta 1,3 milioni di abitanti, a prelevare biglietti in euro allo scoccare della mezzanotte da un bancomat installato all'Opera House nel centro della capitale Tallin. Ansip, insieme al commissario ai trasporti Ue Siim Kallas, al premier lituano Andrius Kubilius e al premier lettone Valdis Dombrovskis, ha quindi sventolato le nuove banconote davanti ad una piazza gremita di migliaia cittadini che festeggiavano il Capodanno. «Questo è un piccolo passo per la zona euro e un salto da gigante per l'Estonia - ha detto Ansip -. L'euro è il primo e più importante garante della nostra sicurezza. L'Estonia è il paese più povero della zona euro. Abbiamo quindi da fare per mantenere l'obiettivo che ci siamo posti con l'adesione».
L'arrivo dell'euro comunque, come è sempre accaduto per ogni nuovo ingresso nel club, non è stato salutato con entusiasmo da tutti. Nel centro di Tallin sono stati affissi manifesti contro la moneta unica che recitavano: "Estonia! Benvenuta sul Titanic", oppure "Stop euro, salvare la corona". E secondo i sondaggi, appena la metà degli estoni è favorevole alla moneta comune europea.
«L'euro è stato introdotto con successo in Estonia», ha assicurato oggi la Banca centrale europea. Con il paese baltico salgono a 331 milioni i cittadini europei che condividono la stessa moneta e a 8.956 miliardi di euro il prodotto interno lordo di tutta l'area, che per ricchezza si colloca alle spalle degli Usa, ma davanti a Giappone e a Cina.
È un «forte segnale di stabilità» per gli stati membri ha detto il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso, quasi a voler rimarcare quanto per Eurolandia sia necessaria una iniezione di fiducia dopo i salvataggi di emergenza di Grecia e Irlanda. Se il governo di Tallin ha dimostrato piena fiducia nell'euro, bisognerà comunque aspettare qualche anno prima di vedere nuovi arrivi: Lettonia e Lituania, i prossimi in lista, puntano al 2014, mentre Ungheria, Repubblica ceca e Polonia continuano a prendere tempo.
L'Estonia, soprannominata "tigre del Baltico" per la sua rapida transizione all'economia di mercato dopo la fine dell'Urss, può vantare conti in perfetto ordine con un debito pubblico praticamente inesistente, pari all'8% del pil, il livello più basso di tutta l'Unione (per fare un paragone l'Italia è vicino al 120%). La crescita per il 2011, dicono poi le stime Ue, è prevista scoppiettante, al 4,4%, dopo il +2,4% fatto segnare nel 2010, in forte ripresa dal crollo verticale del 14% segnato nel 2009.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTI (1) Ordina Scrivi
vedrete...
..che se ne accorgeranno pure loro
commento inviato il 01-01-2011 alle 19:56 da el diablo
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Che cosa resta agli altri?
1 giorno fa
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