Tinto Brass choc

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Venezia. Tinto Brass choc: dopo l'ictus
avevo pensato di togliermi la vita
Il regista racconta i drammatici momenti successivi al malore
e la degenza ospedaliera: «Un tuffo e sarebbe finito tutto»




VENEZIA (11 gennaio) - È stata la nuova musa di Tinto Brass, Caterina Varzi, ad aiutare il regista a superare l'ictus che nove mesi fa l'aveva quasi ucciso. «Mi ha aiutato a tenermi in vita quando volevo morire», spiega Brass a Diva e donna in edicola domani, confessando di avere pensato di farla finita. «Avevo già meditato di prendere dei farmaci che mi avrebbero aiutato a morire, ma quella notte mi sono concentrato sulla finestra della mia stanza d'ospedale. Sono stato molto vicino a buttarmi. Un tuffo e sarebbe tutto finito, ma non avevo neanche la forza di alzarmi dal letto».

Il regista racconta i terribili momento trascorsi in ospedale: «Ero praticamente morto. Al settimo giorno ho riaperto gli occhi e, riconoscendo Caterina al mio fianco, ho detto: "Che bella sei, che bella faccia hai", per poi ripiombare nell'incoscienza. Mi svegliavo un attimo solo per dire questo, non riuscivo a pronunciare altre parole».





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@ francesca1
D'accordo con te al 100%

P.S. Gli sciacalli, sfogano le loro frustrazioni solo perché un "appiglio" (come lo chiama cassandra) come quello che si vede in foto, non lo hanno mai visto nemmeno con il binocolo!!
E` pura invidia!
commento inviato il 12-01-2011 alle 20:32 da venetoespatriato



si sono d'accordo con francesca1.
e chi è abituato a navigare nei soldi, nel successo, crede di poter avere tutto ad ogni costo, finchè non si trova nella tragedia. e soffre molto di più davanti ad una disgrazia come l'ictus, che si prende tante cose che ti permettevano prima di fare tutto quello che volevi! e purtroppo la salute non si può comprare. ma sono contenta che lui abbia trovato un appiglio alla vita,la voglia di vivere,
e spero che molte altre persone possano farlo.
commento inviato il 12-01-2011 alle 17:45 da cassandra


FM -non se ne può più,sul serio!
Una curiosità...Se cado economicamente mi tocca impegolarmi con le banche per tornare in piedi.
Ma se cado "religiosamente" devo chiedere un prestito alla chiesa?
Voglio dire...mi forniscono l'assoluzione e la soluzione a rate con che tasso?
E cosa dò indietro?L'anima?

Perchè quando si parla di vita reale si mette sempre in mezzo la chiesa?


-Uno accoppa un uomo....e ma dio giudicherà,noi è meglio che tacciamo e non postiamo più sul gazzettino.

-Uno dichiara che durante un momento buio ha pensato di togliersi la vita.....e ma i senzadio hanno solo denaro e poi vedi che tonfo quando cadono!!

Ma porca miseria,il perdono cristiano ve lo devo prestare io?
Condonate il matrimonio in chiesa ad un assassino come è stato Pietro Maso e sputate su una persona che sta dicendo "volevo fare un bel volo nel vuoto".

Non c'è storia,questi pensieri mi ricordano dov'è ho perso il vostro dio.


Adesso adotto il vostro spirito gufatore capace di farvi gongolare davanti alla sofferenza di un uomo.....e vi dico.."abbiate timore o voi che sostenavate tronfi e sacceni di servirlo nel modo migliore poichè la vostra ciecità e la vostra mancanza di umiltà verso chi non si genuflette come voi lo costringerà a scendere un'altra volta e vergare di suo pugno i nuovi 1110 comadamenti"

"il primo: prendetevi le vostre responsabilità e piantatela 'na buona volta di ricorrere sempre a me,crescete che è ora".
Tiè.


commento inviato il 12-01-2011 alle 17:35 da francesca1


x allibito
Perchè uno ha dei privilegi non vuol dire che gli si debba negare certi diritti conqustati in molti anni di battaglie sindacali!! E poi sta storia del "ho sentito dire " lascia il tempo che trova, scusa ma come fai ad indire uno sciopero e prima di indirlo fare un sondaggio su chi parteciperà e se non c'è il quorum non lo si fa??? Mi pare assurdo non trovi? Lo sciopero è un'arma democratica contro ingiustizie che vengono fatte nei confronti di categorie deboli ed è di libera partecipazione!
commento inviato il 12-01-2011 alle 13:27 da alessio




hai fatto pieno centro Francesca!

per Alberto e Alessio e anche Anna,
..non lavoro in Fiat e non so se sia o meno una fortuna, ma un parente, zio di mio padre ci ha lavorato (ha trascorso la vita in fiat)
è in pensione da più di 20 anni, e tutt'ora quando va in ferie è convenzionato negli hotel legati alla fiat (non 2 o 3 stelle), tutt'ora gode di privilegi e sconti nell'acuisto di vetture "ovviamente del gruppo", e altri vantaggi che ovviamente non conosco bene, ... cmq un trattamento che mi sembra moooolto particolare.. robe che altri operai se le sognano...
quindi attenzione alla definizione di poveretti... i poveretti probabilmente sono altri !
altra cosa; ho sentito che in Germania per indire uno sciopero occorre che l'80% aderisca e non si fa dall'oggi al domani, e se l'80% non aderisce allo sciopero, questo non si fa..
qui in Italia ridurre le possibilità di sciopero sembra significhi schiavizzare gli operai, ...mmmmm
qui mi sembra che tutto funzioni in modo mooolto diverso rispetto ad altre situazioni..
non so se sia meglio o peggio, cmq i prodotti Tedeschi solitamente sono migliori dei prodotti Italiani, per quanto riguarda le automobili di sicuro...
..
che sia mai che sia possa aver tirato troppo la corda???
che sia mai che l'operaio italiano "medio" abbia a cuore più l'orologio del lavoro???
..
non so quanto torto dare a chi debba gestire un complesso così "complesso" se a confronto degli altri paesi il sistema italia sia cosi "pesante" da sostenere.
commento inviato il 12-01-2011 alle 12:30 da allibito



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caterina varzi, tinto brass, ictus, morire, regista, ospedale, venezia
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