Alluvione in Veneto, Zaia nel mirino
di De Poli: «Promesse non mantenute»
Il deputato Udc attacca: «In 4 mesi soltanto parole davanti alle
telecamere, nulla per gli argini di Bacchiglione e Roncajette»
PADOVA - Quattro mesi dopo l'alluvione in Veneto il deputato dell'Udc Antonio De Poli denuncia in una nota che «nessun intervento serio è ancora stato avviato per il ripristino degli argini del Bacchiglione e del Roncajette, dove pure c'è stata la rotta». De Poli scrivendo insieme a nove sindaci del Padovano al commissario regionale per l'emergenza Massimo Carraro sottolinea che «la precarietà regna sovrana».
La lettera porta la data del 10 febbraio: «Peccato - dice De Poli - che dal 10 febbraio nulla sia di fatto cambiato. Non risultano risposte dal presidente Luca Zaia, persona a cui la gestione del dopo alluvione fa capo. Abbiamo sempre contestato al Governatore l'incapacità di operare delle scelte nel destinare i fondi - commenta ancora De Poli - ma qui stiamo parlando di fatti che ben travalicano la libertà che ogni amministratore ha di operare delle scelte. Non effettuare questi lavori suona come una decisione incosciente, che mette a rischio popolazioni che hanno appena patito una tremenda catastrofe. Non capisco come si possa aver tergiversato. Adesso ci si avvia alla bella stagione, ma questa mancanza di interventi significa che in ogni istante dell'inverno passato si è rischiato di replicare il dramma. Questo nonostante le grandi promesse fatte da Zaia davanti alle telecamere».
Sabato 12 Marzo 2011 - 23:58 Ultimo aggiornamento: Domenica 13 Marzo - 00:15
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