Ucciso l'orso Dino in Slovenia: "Scusate"

Vicenza. È morto l'orso Dino, ucciso
da un cacciatore in Slovenia: «Scusate»
La conferma dagli esami genetici. L'abbattimento è avvenuto
a Vrhnika e sarebbe regolare: nel paese la caccia è aperta




VICENZA - È finita in Slovenia la favola dell'orso Dino. Il plantigrado che per più di un anno era stato re incontrastato della fauna delle prealpi vicentine è stato ucciso dal piombo di un cacciatore forse più furbo che miope che l'ha inquadrato tra le canne della doppietta, ha premuto il grilletto, sperticandosi quindi in scuse per non aver visto il collare che rendeva riconoscibile, e intoccabile, l'animale. Dino è stato ucciso a cinque anni nei giorni in cui con i suoi due quintali e 20 di peso per un'altezza in piedi di oltre due metri era da poche settimane entrato nella piena maturità sessuale. È per questo che i vertici del Corpo Forestale Italiano sono convinti che fosse tornato in Slovenia alla ricerca di femmine assenti sull'Altopiano di Asiago e non disperano che il suo patrimonio genetico possa essere stato salvato. Ci sarebbero pochi dubbi, infatti, secondo il comandandante Isidoro Furlan che qualche altro plantigrado abbia potuto opporsi alla forza e alla potenza di Dino in eventuali duelli per la conquista di femmine.

A rendere noto l'abbattimento lo stesso Corpo forestale dello Stato che, dopo averlo appreso dai colleghi sloveni, ha fatto svolgere degli esami genetici a Trento che hanno confermato che il plantigrado ucciso era proprio Dino. L'orso è stato trovato, comunque, con il collare, che gli era stato messo in Trentino nel 2009 per poterlo localizzare. Il viaggio di Dino si è così fermato in un pollaio a Vrhnika, villaggio tra Postumia e Lubiana, e non è escluso che l'orso stesse tornando in Italia. Secondo quanto si è appreso dalla Slovenia si tratterebbe comunque di un'uccisione legale, in quanto in questo periodo in quel Paese è aperta la caccia.

Dalle nostre parti l'orso battezzato con il nome dello scrittore Buzzati era divenuto un mito, croce e delizia degli amanti della montagna. Se da una parte faceva bestemmiare gli allevatori razziando gli animali allo stato brado, dall'altra intagliava la fantasia di quanti in lui già progettavano icone turistiche a immagine e somiglianza dello scoiattolo cortinese, Per frenarne i bollenti spiriti un anno fa era stata costituita anche una task-force: forestali, carabinieri, guardie provinciali lo avevano cercato dappertutto ma di M5, l'identificazione matricolare di Dino, nemmeno l'ombra.

Lui, imperterrito dopo il letargo obbediva solo al proprio stomaco uccidendo e mangiando decine di asini, soprattutto nei territori di Posina, Lusiana e Lugo Vicentino e qualche cavalla. Nel ferragosto scorso qualche burlone fece girare la voce che Dino fosse finito allo spiedo in una notte di stelle cadenti, ma le indagini degli uomini di Furlan cancellarono presto a la leggenda metropolitana. Ora tra le valli altopianesi ne nasceranno delle altre. In qualche filò nelle sere d'inverno sarà piacevole ripercorrere le gesta di questo colosso.

Venerdì 25 Marzo 2011 - 12:01 Ultimo aggiornamento: 17:11





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commento inviato il 25-03-2011 alle 19:32 da cobra1
" ... sinceramente non capisco cosa tu voglia dire in questa frase:"pone i cacciatori sloveni di orsi nella legalita' ". ... "
Ero tentato di risponderti, ma poi mi sono scoraggiato ...
Continua a non capire, che tanto ...

" ... ahahahahahahahahahah, questa è mi piace. "
Capite ora cosa voglio dire ?

commento inviato il 25-03-2011 alle 21:45 da sarpenteboia


@mitico1945
mi associo.... GRANDE !!!


sei proprio mitico !!!!!!!!!!!!



miticoooooooooooooooo
commento inviato il 25-03-2011 alle 21:36 da sandro


A Dino, Alpino ecc
@ Dino: ma di che soldi sta parlando? In Slovenia (e altri stati) la caccia all'orso è legale e disciplinata, quindi nessuna spesa.
E poi, cinismo? No, semplice constatazione non obnubilata da fatti emotivi o emozionali.
@ Alpino: sicuro di conoscere quello di cui stai parlando? No, perchè la situazione ambientale e faunistica è proprio il contrario di quello che dici tu! L'esplosione demografica degli ungulati (ma non solo) è dovuta principalmente all'abbandono dei terreni un tempo lavorati dall'uomo, altro che gli ungulati costretti in pochi fazzoletti di terra. Consiglio uno sguardo alla "Banca dati ungulati d'Italia", dell'Ispra, si eviterebbero grandiose cantonate, anche perchè una densità faunistica in genere è calcolata a livello provinciale o comprensoriale e non contando i caprioli nel boschetto dietro casa. E
@ Hakagure: sei d'accordo con le panzane propinate dalla LAC, vedo. Infatti noto con piacere che le prov. di TN e BZ dove cacciano tutto l'anno, hanno un continuo calo di turisti, vero? O è forse vero il contrario... Cambiate disco, per cortesia.

Poi ci sono i soliti talebani inurbati, protettori della natura in babbucce e che dovono sputare le solite banali pochezze che lasciano il tempo che trovano, cioè nessuno.
commento inviato il 25-03-2011 alle 21:32 da STW


per il sig coiar
condivido la sua analisi signor coiar un caro saluto
commento inviato il 25-03-2011 alle 21:32 da doriana



commento inviato il 25-03-2011 alle 16:42 da s
@ Serpenteboia: un paragone come quello che hai portato non ha nessun senso d'essere, contesti assolutamente diversi.

Solo perche' fa comodo a te. Per me i contesti sono identici !
commento inviato il 25-03-2011 alle 21:29 da sarpenteboia



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orso dino, cacciatore slovenia, abbattimento dino, caccia aperta, vrhnika
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