Verso te. LA VIRTU' E IL SERPENTE.

Il nostro corpo è un organismo magnifico, lo sappiamo, tant'è che si può pensare ad un grandissimo "Ingegnere" che lo abbia realizzato; perchè possono dirmi ciò che vogliono, ma mi risulta difficile concepire l'evoluzione naturale, come "maestra" di una simile opera! ...Ma è anche debole, caduco verso i suggerimenti oscuri della vita, cui non è salutare sottostare. Procastinarsi alcuni percorsi di difetto, diventa salutare per il corpo, ma soprattutto per lo spirito... Questo risparmiarsi è la virtù, il rinforzarsi dell'anima, perchè il cristiano diventa, così, sempre più capace di "rifiutare", di "allontanarsi", assume lo status dell'integrità... Ma, questa non è una regola esatta. Se vediamo la matematica nelle cose di Dio, è meglio che cambiamo religione! Perfino i Santi hanno avuto a che fare con le tentazioni, e col peccato; Gesù Cristo è stato tentato lui stesso nel deserto (episodi che ha raccontato evidentemente agli apostoli, perchè evangelici). E' stato un uomo normalissimo... probabilmente vulnerabile lui stesso, oltrechè DIO ed il SANTO: può aver peccato! Essere troppo incline ai vizi indebolisce la carne e lo spirito, senza che dimentichiamo che ciò è, in parte, nella nostra stessa natura. Potrei fare l'esempio di rubare: ciò infrange il comandamento "Non rubare"... Il Signore, che è buono, perchè per noi ha una certa predilezione, ma che sa essere estremamente punitivo, ci perdona... col Sacramento della Confessione. Non potremmo dire se il peccato, continuamente ripetuto, non venga visto dal Signore come "un cristiano che fà quello che vuole"... Abbiamo, inoltre, delle induzioni, puramente psicologiche, ai furti; come il tacchinaggio nei supermercati... Esiste dunque la mente, che può essere proiettata verso piccole azioni illecite - che, però, nell'insieme procurano danni elevati -. Il fatto della Confessione come Sacramento, è un altro punto di contatto con la Santissima Trinità... come gli altri Sacramenti. Ma è soprattutto il chiedere perdono a Dio, questa volta nella persona del prete, dopo avergli "confessato" le nostre colpe. Perchè sarebbe semplicistico rivolgere personalmente i nostri peccati al Cielo, ed esulerebbe da un importante Sacramento, chiedendo direttamente l'assoluzione a Dio! Le tentazioni, infine, sono mosse dei serpenti, e quindi sono maligne, subdole, insinuanti, ingannatrici... Chiunque di noi è oggetto delle tentazioni, e, quindi, può essere un peccatore; la religione cristiana conosce la Confessione per redimere il cristiano dai peccati; Dio ci concede di offenderLo e di rioffenderLo (questo, lasciandoci la libertà di farlo, anche se "rompiamo" i Comandamenti), ma non tollererebbe che ci prendessimo gioco di Lui! Del tipo, faccio ciò che più mi comoda, tanto il prete mi confessa! Se ci legassimo troppo alle perdizioni peccaminose, riconoscibili dalle violazioni alle Tavole della Legge, con l'alibi che "Non possiamo starci senza", sarebbe sottoscrivere un abbonamento alla malignità e legarcisi. Sarebbe "Come sedersi in chiesa, vicino a chi cui abbiamo rubato il pallone!"... Enio8