La prostituzione della porta accanto

Esiste una nutrita schiera di donne che, per volontà libera, dettata da bisogni impellenti, decide di prostituirsi avviando una fiorente attività. E' di queste donne che parleremo. Uniche competitors della prostituzione femminile potrebbero essere tutte quelle che la danno via gratis, generosamente, rovinando il mercato. Trattando quest'argomento con un amico, ci siamo sentiti rispondere che questo non è vero dal momento in cui, secondo lui, nessuna donna è completamente libera da interesse quando decide di fare sesso con un uomo in quanto un motivo, oltre al desiderio, c'è sempre. Dichiarazione forte che ci ha fatto riflettere. A farla da padrona pare essere la prostituzione self- made, casalinga diremo, ovvero libera da protettori e auto gestita da imprenditrici del sesso che decidono di avviare l'attività in modo autonomo. Con grande fortuna mi si offre la possibilità di parlare dell'argomento con un tassista milanese, turno notturno che, a sua detta, di queste ragazze ne carica parecchie. "Signorina guardi, le assicuro che son più di quelle che immaginiamo le prostitute senza padrone che lavorano per conto loro, a casa. A me capita spesso di caricarle di notte e portarle dai loro clienti" "E come fa a sapere con certezza che trattasi di prostitute autonome, scusi?" "Guardi signorina, se sale una ragazza straniera, carina, ben vestita e ben truccata è quasi certo che lo sia. E poi in 15 minuti di viaggio è matematico che ricevano almeno 3 o 4 telefonate e io sento cosa dicono e capisco chiaramente che parlano con clienti" "Caspita! 3 o 4 telefonate in 15 minuti è parecchio!" "Eh si e poi sento i dialoghi ed ho scoperto anche le tariffe. Ci sono quelle normali che vengon via a 100 euro" "Per normali cosa intende scusi?" "Massì, normali...carine ma niente di che...tipo lei, per dire" "Ah. Grazie" "No, non fraintenda, ha capito cosa voglio dire, no? Poi ci sono quelle belle, ma bellebelle eh? Tipo modella però con tutte le loro forme, non magremagre che quelle, agli uomini, mica piacciono" "Eh no, mica piacciono" "Eh quelle, pensi, vengon via a 400 euro. Che poi mica stan lì a farla durare tanto. Una volta, una di queste mi sale in macchina; durante il viaggio riceve una telefonata e si accorda per un altro appuntamento. Allora quando arriviamo mi dice se posso aspettarla sotto il portone, che poi deve andare da un'altra parte. Allora le dico che forse non le conveniva, che dipendeva da quanto dovevo aspettare. Lei mi ha risposto che in 15 minuti ce la faceva e dopo 15 minuti, oh, quella è tornata. Precisa. No ma scusi signorina, ma io questa cosa mica la capisco. In 15 minuti 400 euro? Questi qui saran anche clienti ricchi, uomini d'affari, gente che spende ma alla fine, per quello che ti può aver fatto quella lì da 400 euro, mi vien da dire che andava bene anche quella da 100. No?" "Mah, non saprei, forse dipende da una psicologia sottile. Se son uomini facoltosi sono abituati a concedersi il massimo e magari, a parità di servizio, preferiscono il prodotto più caro. Forse è un discorso di ricerca dell'esclusività" "Sarà, ma una che riceve 4 telefonate in 15 minuti... sarà mica esclusiva! E comunque con quella ragazza lì c'ho parlato ed era una brava ragazza sa? M'ha detto che aveva calcolato tutto: facendo quella vita per 3 anni, riusciva a comprarsi una casa, a mandar soldi alla famiglia e a metterne anche via, tanti da star tranquilla per un po', quando smetteva. M'ha detto anche che se vogliono dormirci assieme tutta la notte, son 1000 euro. Che poi, dormirci assieme... mica van dal cliente per cena. Arrivano verso l'una e quando son le sette del mattino se ne vanno" E tu, la faresti mai una scelta così? Forse no, perché, forse, non veniamo da un Paese e da un retaggio culturale che ci dice, con lampante chiarezza, che per te, che non hai niente se non un bel corpo, le strade non sono tante. O forse si? Poi possiamo star lì a dire che no, non potremmo mai farlo. Però è facile sostenerlo così, fuori dal mercato: è davanti a un'offerta concreta che ci pensi davvero. Forse. Il nostro pensiero più grande va, senza retorica, a quelle donne che vengono schiavizzate, soggiogate da aguzzini senza scrupoli che riducono a cencio la loro volontà e la loro persona. Ma non è di questa donna che stavamo parlando. O forse si?