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mercoledì 29 agosto 2012
I COLLI EUGANEI /Veneto, Padova: Italia
Ubicazione geografica dei Colli Euganei.
COLLI EUGANEI/Descrizione antologica, da: WIKIPEDIA.
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Disambiguazione – Se stai cercando gli omonimi vini, vedi Colli Euganei (vini).
Colli Euganei
Continente Europa
Paesi Italia
Cima più elevata Monte Venda (603 m s.l.m)
Lunghezza 20 km
Larghezza 10 km
Superficie 186,94 km2
Età della catena Eocene
Tipi di rocce Basalto, Trachite
I Colli Euganei sono un gruppo di colline di origine vulcanica che sorgono, quasi fossero un arcipelago, dalla pianura padano-veneta, a pochi chilometri a sud-ovest di Padova.
I Colli Euganei sono il primo parco regionale del Veneto, istituito nel 1989.
I Colli Euganei sono di origine vulcanica, nati in seguito ad eruzioni sottomarine con effusioni di lava basaltica durante l'Eocene, cui ha fatto seguito nell'Oligocene un'attività caratterizzata da magmi viscosi, che hanno condotto alla formazione di depositi di trachite. Questi fenomeni sono avvenuti circa 33 milioni di anni fa.
Flora [modifica]
La Flora dei Colli Euganei è caratterizzata da un sorprendente numero di specie. La diversa origine e composizione dei terreni, l’accidentata e singolare morfologia dei rilievi (responsabile, fra l’altro, di microclimi contrastanti), l’isolamento da altri gruppi montuosi e le alterne vicende climatiche, legate ai cicli glaciali e al periodo postglaciale, rendono i colli Euganei un’isola naturalistica complessa, dove vivono a stretto contatto sia specie d’ambiente caldo arido (termofile), sia a carattere montano o submontano (microterme). Così, in base alla natura e alla composizione del terreno e alle diversità climatiche si possono individuare le seguenti tipologie di associazioni vegetali:
Macchia mediterranea: è costituita da una fitta vegetazione di piante a basso fusto, in prevalenza sempreverdi, come il leccio, il corbezzolo, l'erica arborea, il cisto, il terebinto, la ginestra e l'asparago pungente. A questo tipo di vegetazione è riconducibile anche il fico d'india nano (Opuntia compressa), originario degli altipiani dell'America centrale e rintracciabile in aree particolarmente soleggiate, come il Monte Ceva di Battaglia, la Rocca di Monselice e il Monte della Madonna presso Teolo.
Zone prative: sono diffuse nella parte meridionale dei Colli, sugli anfratti calcarei tra Arquà Petrarca, Valle San Giorgio e Baone. I prati sono molto aridi e pressoché privi dello strato di humus e derivano dall'abbandono di pascoli e terreni poco produttivi, denominati localmente "vegri". nelle zone di più recente abbandono predominano le specie erbacee, tipiche dei climi secchi, come le graminacee, mentre nelle aree abbandonate da lungo tempo, sono ravvisabili arbusti e cespugli come il biancospino, il pruno spinoso, la rosa di macchia, il ginepro, il viburno e la ginestra, a quali subentrano la roverella, il carpino nero e l'orniello.
Bosco di castagno: si sviluppa sui versanti vulcanici rivolti verso nord, su terreno siliceo e profondo. Il sottobosco è costituito da numerose specie erbacee a fioritura precoce come il bucaneve, l'elleboro, il narciso e i rari giglio martagone e giglio di San Giovanni, tipici dei climi umidi.
Bosco di querce termofile: copre parte dei versanti esposti a sud, su terreno asciutto e poco profondo, di composizione calcarea. Il querceto è aperto e luminoso e si presenta come una boscaglia mista dove alla roverella si affiancano l'albero di Giuda, il bagolaro, il ciavardello e lo scotano, mentre il soffice sottobosco è ricco di humus e racchiude il biancospino, l'erica, il ginepro e il ligustro.
Boscaglia di robinia: rappresenta una associazione vegetale introdotta dall'uomo, agli inizi del Seicento. La robinia, utilizzata come specie ornamentale, è originaria delle coste del Nord America ed ha nel tempo sostituito il castagneto e il querceto autoctoni. La boscaglia di robinia comprende poche altre specie arboree e cespugli, come il sambuco e i rovi, come il suo sottobosco, impoverito dall'intenso sfruttamento di tali aree.
Fauna.
Scomparsi ancora nell'antichità i grandi animali, la fauna dei Colli Euganei è al giorno d'oggi costituita prevalentemente da piccoli mammiferi, rettili, anfibi ed uccelli. Recente è l'introduzione (illegale) dei cinghiali i quali ora proliferano e danneggiano le coltivazioni, ma che sono oggetto di un severo piano di controllo da parte del Parco dei Colli Euganei. Da notare la rara testuggine dei Colli Euganei, adattamento a questo ambiente della Emys orbicularis.
Nomi dei monti e altezze.
La cima più elevata e nota è il monte Venda (601 m s.l.m.),[2] facilmente riconoscibile per essere il sito di installazione dei ripetitori di segnali TV che coprono gran parte delle zone circostanti (province di Padova e Vicenza).
Di seguito l'elenco completo dei Colli Euganei:
[mostra]Elenco delle cime dei Colli Euganei
I comuni dei Colli Euganei.
La formazione collinare euganea è compresa quasi interamente nell'omonimo parco regionale, appartenente alla Provincia di Padova, fatta eccezione per il Monte Santo di Lovertino, il Colle di Albettone e il Colle di Lovolo, che rappresentano la propaggine più occidentale del gruppo e ricadono in Provincia di Vicenza[5].
Albettone[6]
Abano Terme
Arquà Petrarca
Baone
Battaglia Terme
Cervarese Santa Croce
Cinto Euganeo
Este
Galzignano Terme
Lozzo Atestino
Monselice
Montegrotto Terme
Rovolon
Teolo
Torreglia
Vò
La legge speciale di salvaguardia dei Colli Euganei.
Nel 1971 fu varata la legge speciale per la salvaguardia dei Colli Euganei. I Colli erano minacciati da 68 cave che estraevano materiale da costruzione. La legge è considerata la prima vera legge ecologica varata dal Parlamento italiano. Promotore della legge fu il deputato rodigino Giuseppe Romanato.
Colli Euganei - Map:
Particolare dei Colli Euganei: il monte Gerola visto da monte Rusta.
LA STORIA/Estratto da: Colli Euganei.it .
I Colli Euganei, dolci rilievi di origine vulcanica, sorgono al centro della Pianura Veneta.
La fauna e la vegetazione hanno qui trovato un luogo ideale per mantenersi intatte nei millenni, e anche l'uomo vi stabilì i suoi insediamenti fin dalla preistoria; nel corso dei secoli questo intreccio tra uomo e natura ha determinato il sorgere di un paesaggio particolare e bellissimo, che si pensato di proteggere con l'istituzione, nel 1989, del Parco Regionale dei Colli Euganei.
Come nacquero i Colli Euganei.
I Colli Euganei sono costituiti da 81 rilievi assai diversi tra loro per forma e altezza, occupano un'area di circa 20.000 ettari e raggiungono la massima elevazione nel Monte Venda (603 metri). I colli si formarono circa 30-40 milioni di anni fa, come risultato di eruzioni vulcaniche sottomarine.
Ogni colle nacque in seguito ad un unico evento eruttivo: la lava molto viscosa si infiltrava lungo le fratture inarcando gli strati sovrastanti di rocce sedimentarie, e solo in alcuni punti fuoriusciva. L'erosione naturale nel corso di milioni di anni ha poi lasciato allo scoperto gli strati rocciosi pi interni. Il gran numero di fenomeni vulcanici, assieme alla grande variet di rocce, fanno dei Colli Euganei un complesso geologico quasi unico nel suo genere.
La flora e la fauna.
La flora dei Colli Euganei caratterizzata dalla presenza di un numero sorprendente di specie vegetali. L'accidentata e singolare morfologia dei rilievi, responsabile di microclimi contrastanti, assieme all'isolamento da altri gruppi montuosi sono i principali artefici di tanta variet floristica che le alterne vicende climatiche legate ai cicli glaciali e interglaciali hanno ulteriormente accentuato. In effetti gli Euganei, rappresentano un'isola naturalistica complessa dove vivono a stretto contatto vegetazioni d'ambiente caldo arido e vegetazioni a carattere montano o submontano.
Anche per la fauna, i Colli Euganei costituiscono un ambiente particolarmente ricco e numerose sono le specie di animali presenti. Oltre che per alcune specie endemiche, i Colli sono divenuti l'ultimo luogo sicuro e habitat ideale per molti animali oramai scomparsi dalla vicina pianura.
La presenza dell'uomo.
Il territorio dei Colli Euganei risulta abitato fin dal Paleolitico Medio; successivamente, nel Neolitico intorno al V millennio a.C., sorsero i primi insediamenti umani stabili. Numerose sono le testimonianze relative a questo periodo, durante il quale si svilupp la civilt degli Euganei che ebbe in Padova e Este i principali centri. Intorno al VII sec. vi si stabilirono i Veneti, mentre la civilt romana arriv intorno al II sec. a.C. Nel Medioevo la zona rappresent un rifugio sicuro e un luogo strategico: sorsero cos conventi e castelli un po' ovunque. Dal XV secolo la zona dei Colli entr a far parte della Repubblica di Venezia, e i patrizi veneziani che apprezzavano la bellezza e tranquillit di questi luoghi, vi costruirono ville stupende ora aperte al pubblico.
Parco Naturale Regionale dei Colli Euganei - Padova.
La grande area dei Colli Euganei è percorsa da numerosissimi e interessantissimi sentieri, che non possiamo illustrarvi, se non nominarvi. Vi rimandiamo ai siti specializzati, uno dei quali è magicoveneto.it, ma dovrete prima raggiungere la sezione dedicata al "Parco Naturale Regionale dei Colli Euganei - Padova".
Altrettanto belle ed importanti sono le opere culturali e artistiche, che sono disseminate nella zona Euganea. Ci limiteremo ad illustrarvene poche, le più famose e appariscenti:
Museo Arte Contemporanea Dino Formaggio
Home > Luoghi da visitare > Museo Arte Contemporanea Dino Formaggio.
Il museo è situato nel Palazzetto dei Vicari, sede amministrativa e militare della Serenissima Repubblica di Venezia. È stato intitolato a Dino Formaggio, filosofo e critico d’arteil quale ha donato molte opere di pittura e scultura che costituiscono il patrimonio del Museo.
In linea con una filosofia dell’arte di ispirazione fenomenologica di cui Formaggio fu promotore in Italia, l’esposizione conta duecento opere di ottantasette artisti.
Del patrimonio del Museo, tutto costituito da donazioni, se ne segnalano due di una certa consistenza: una data da “Tito Gasparini”, per volontà della moglie Edvige, che comprende venti opere di pittura e scultura dell’artista pavese.
L’altra è intitolata a “Mauro Ancona” che comprende dodici opere d’arte tra le quali spicca il bronzo di Medardo Rosso, alcuni quadri a olio di Vincenzo Irolli, Beppe Ciardi, Angelo Dall’Oca Bianca , Francesco Paolo Michetti oltre ad alcune tele di autori locali come Neno Mori, Mario Disertori, Fulvio Pendini, Marco Novati, Achille Beltrame.
Teolo, Palazzetto dei Vicari - tel.+39 049 9925680
materiale fotografico concesso dall'Azienda Turismo Padova Terme Euganee.
La Casa del Petrarca, ad Arquà Petrarca.
Il castello di Monselice (notturno).
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CICLOBOTTEGA di Matteo Carnio
A.C.C. AMMINISTRAZIONI CONDOMINIALI CARNIO di LUCA CARNIO
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