
Errore dell'Enel, 82enne resta senza
condizionatore nella settimana più calda
La bolletta era stata pagata, ma alla società non risultava:
cinque giorni di lettere e telefonate, poi la riattivazione
VENEZIA - Per un errore su una bolletta Enel, effettivamente pagata, un anziano di Marghera (Venezia) è rimasto per cinque giorni a corrente ridotta, non potendo utilizzare il condizionatore nei giorni più caldi dell'anno. Vittima del disservizio Antonio Spolaore di 82 anni, al quale l'azienda elettrica a fine luglio aveva diminuito per presunta morosità la potenza dell'energia elettrica. Lo rende noto l'associazione difesa consumatori Adico.
L'uomo, che aveva pagato la bolletta che all'Enel risultava insoluta ma non aveva dato peso al sollecito dell'azienda elettrica, si è ritrovato così nell'impossibilità di utilizzare gli elettrodomestici. C'è voluta l'insistenza della figlia, Marina Spolaore, che lottando con centralinisti, fax e raccomandate in cinque giorni ha ottenuto il ripristino del servizio. La donna si è quindi rivolta all'Associazione Difesa Consumatori (Adico) che ha ora con il proprio ufficio legale quantificato una richiesta di risarcimento danni di 5.000 euro.
«La società, anche informata dell'errore e dell'età del cliente coinvolto - sottolinea il presidente Adico Carlo Garofolini - ci ha messo cinque giorni a ripristinare il servizio. L'indignazione in questa occasione è giustificata. È incredibile che proprio nei giorni più caldi dell'anno, in cui giornali, tg e istituzioni ci martellano con informazioni su come tutelare la salute delle persone più fragili, una grande azienda come Enel abbia commesso non solo un errore dalle conseguenze potenzialmente disastrose, ma abbia impiegato cinque giorni per ripristinare il servizio, nonostante le numerose telefonate e fax anche di minaccia della famiglia».
Martedì 21 Agosto 2012 - 17:05 Ultimo aggiornamento: 17:10
COMMENTI (2) Ordina Scrivi
normalità
ho pagato una bolletta online e a loro non risultava pagata per 14 gg. con abbassamento della potenza e rispostacce da parte degli operatori di turno che mi davano del furbo. Mi hanno detto che ho sbagliato a pagare online con la carta di credito perchè questo modo di pagamento è lento e quindi dovevo pagare in posta o in tabaccheria (con ovviamente pagamento del sovrapprezzo operazione) ... alla faccia del progresso e della velocità ... poi mi ha chiamato il loro ufficio legale per dirmi che bontà loro non mi avrebbero addebitato il ripristino (69 Euro) per l'abbassamento della tensione ... ovviamente pura balla in quanto mi è arrivato con la bolletta successiva. Vuoi scrivere all'autorità dell'energia ? ti manda una bella letterina al seguito del reclamo per informarti che loro non possono fare nulla ovvero si possono attivare solo dopo che sono trascorsi 90 gg. dal tuo reclamo e l'azienda elettrica non ti ha risposto ... ovviamente non fanno nulla e non servono a nulla. Questo è il paese o meglio la civiltà del paese dove Enel, banche, assicurazioni e compagnie telefoniche, servizi televisivi possono applicare tassi usurai su ritardati pagamenti, penali non previste, distaccare il servizio, applicarti commissioni su commissioni senza che NESSUNO faccia nulla ed intervenga e senza che nessuno paghi. Alla fine tanto male che vada pagheranno una qualche multina che verrà abilmente riversata sui prossimi canoni, commissioni o altro che quindi da beati imbecilli gli paghiamo
commento inviato il 21-08-2012 alle 17:31 da Mica
Chi paga
Il disguido tecnico?
E' ora che paghino anche loro non vi pare?
commento inviato il 21-08-2012 alle 17:14 da Vipera
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