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Bassano del Grappa, ponte degli Alpini e fiume Brenta.
BASSANO DEL GRAPPA (Vi)
Dati amministrativi
Stato Italia
Regione Veneto
Provincia Vicenza
Sindaco Stefano Cimatti (Centrosinistra) dal 22/06/2009
Territorio
Coordinate 45°46′0″N 11°44′0″E Coordinate: 45°46′0″N 11°44′0″E (Mappa)
Altitudine 129 m s.l.m.
Superficie 47 km²
Abitanti 43 540[1] (31-12-2010)
Densità 926,38 ab./km²
Frazioni Rubbio
Contrade: Campese, Marchesane, San Michele, Sant'Eusebio, Valrovina
Comuni confinanti Campolongo sul Brenta, Cartigliano, Cassola, Conco, Marostica, Nove, Pove del Grappa, Romano d'Ezzelino, Rosà, Solagna
Altre informazioni
Cod. postale 36061
Prefisso 0424
Fuso orario UTC+1
Codice ISTAT 024012
Cod. catastale A703
Targa VI
Cl. sismica zona 3 (sismicità bassa)
Nome abitanti bassanesi
Patrono Beata Giovanna Maria Bonomo e san Bassiano
Giorno festivo 19 gennaio
Localizzazione
Bassano del Grappa
Posizione del comune di Bassano del Grappa all'interno della provincia di Vicenza
Sito istituzionale
Bassano del Grappa (Bassan /ba'saŋ/ in veneto[2]) è un comune italiano di 42.947 abitanti[3] della provincia di Vicenza, l'ottavo centro del Veneto per numero di abitanti.
L'area urbana di Bassano del Grappa si estende ben oltre i confini comunali: essa comprende i comuni di Pove del Grappa, Solagna, Campolongo sul Brenta, Cartigliano, Nove, e gli abitati di San Giuseppe e San Zeno del comune di Cassola, Romano Capoluogo, San Giacomo e Fellette del comune di Romano d'Ezzelino, la frazione Travettore del comune di Rosà. L'area urbana della città di Bassano del Grappa ha così una popolazione complessiva di circa 70.000 abitanti, mentre l'area metropolitana assomma 150.000 abitanti[4].
Indice [nascondi]
1 Geografia
1.1 Territorio
1.2 Clima
2 Storia
2.1 Protostoria ed età romana
2.2 Età medievale
2.3 La Repubblica di Venezia
2.4 Risorgimento
2.5 La Grande Guerra
2.6 La Resistenza
2.7 Attualità
2.8 Simboli
2.9 Onorificenze
2.10 Onorificenze conferite dalla città
3 Monumenti e luoghi di interesse
3.1 Architetture civili
3.2 Architetture religiose
3.3 Architetture militari
3.4 Altro
3.4.1 Le piazze
3.4.2 Le vie centrali
3.4.3 I ponti
3.5 Aree verdi
4 Società
4.1 Evoluzione demografica
4.2 Etnie e minoranze straniere
5 Cultura
5.1 Biblioteca
5.2 Musei
5.3 Manifestazioni
5.4 Teatri e cinema
5.5 Personalità legate a Bassano
5.6 Prodotti tipici
6 Geografia antropica
6.1 Frazioni
6.2 Quartieri
6.3 Variazioni
7 Infrastrutture e trasporti
8 Amministrazione
8.1 Amministrazioni precedenti
8.2 Città gemellate
9 Sport
9.1 Calcio
9.2 Automobilismo
9.3 Ciclismo
9.4 Pallavolo
9.5 Hockey su pista
9.6 Rugby
9.7 Pallacanestro
9.8 Calcio a 5
9.9 Tennis
9.10 Arbitri
9.11 Altri sport
9.12 Impianti sportivi
10 Galleria fotografica
11 Note
12 Voci correlate
13 Altri progetti
Geografia [modifica]
Per approfondire, vedi la voce Geografia del Veneto.
Situata a 129 metri sul livello del mare (altitudine minima 84, altitudine massima 1276) con un'escursione di 1192 metri, la città si estende per 46,79 chilometri quadrati inserendosi in una zona sismica di grado 3 su 4 ovvero a rischio sismico basso (Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003).
Territorio [modifica]
Bassano del Grappa è situata nel nord-est della penisola italiana, nel cuore della regione Veneto, al confine tra le provincie di Vicenza, Padova e Treviso. La città si trova ai piedi delle Prealpi Venete (Altopiano di Asiago e Monte Grappa), nel punto in cui il Brenta sbocca dal Canale di Brenta (Valsugana). La scelta non è casuale, infatti, offre simultaneamente il controllo sulla campagna, sul fiume e sulle maggiori direttrici di traffico.
Clima [modifica]
Per approfondire, vedi la voce Stazione meteorologica di Bassano del Grappa.
Bassano del Grappa ha un clima semicontinentale con inverni piuttosto freddi e umidi, le estati sono invece calde e afose. Effetti positivi hanno le colline e le montagne che, molto spesso, hanno effetto mitigante sul clima della zona. La città ricade nella Fascia Climatica E con 2473 gradi giorno. Per questo motivo l'accensione degli impianti termici è consentita fino ad un massimo di 14 ore giornaliere dal 15 ottobre al 15 aprile. Mediamente la durata del giorno è di dodici ore e sedici minuti, con punta minima a dicembre (otto ore e quarantanove minuti) e massima a giugno (quindici ore e quaranta minuti).
BASSANO DEL GRAPPA Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Inv Pri Est Aut
T. max. media (°C) 5,9 8,2 12,3 17,0 22,6 26,0 28,2 27,6 24,5 19,0 12,1 6,8 7 17,3 27,3 18,5 17,5
T. min. media (°C) -1,4 -0,3 3,0 7,0 11,5 14,9 17,1 16,7 13,9 9,3 4,2 0,0 -0,6 7,2 16,2 9,1 8
Storia [modifica]
Per approfondire, vedi la voce Storia del Veneto.
« Di fronte all'angusta valle da cui il Brenta esce per gettarsi nell'ampia e luminosa pianura veneta, vi è una terra fertile e ridente, modellata da una lunga storia che conosciamo abbastanza bene ed una ancor più lunga preistoria che conosciamo molto male, per la carenza di fonti scritte e la scarsità dei rinvenimenti archeologici »
(Gina Fasoli, storica italiana)
Protostoria ed età romana [modifica]
I manufatti ritrovati nella necropoli di San Giorgio di Angarano, datati tra il XI e il IX secolo a.C., testimoniano un insediamento precedente all'arrivo dei Romani. Questi conquistarono la zona nel II secolo a.C. e la resero coltivabile. L'antico nome di Bassano doveva essere Fundus Bassianus, che indicava la proprietà agricola di un certo Bassio.
Bassano e il Brenta
Età medievale [modifica]
Sono poche le informazioni circa il successivo dominio longobardo (568 - 774) e franco (774 - 888), mentre fonti scritte confermano l'esistenza di un primo nucleo della città già nel 998, con la pieve di Santa Maria, e nel 1150, con il castello.
Il 29 aprile 1085, Ecelo I, della famiglia degli Ezzelini, con altri signori, tra i quali alcuni esponenti della famiglia da Camposampiero, fece un'importante donazione al monastero di Santa Eufemia di Villanova (l'attuale frazione di Abbazia Pisani del comune di Villa del Conte) in zona di Onara. In questo documento appaiano, per la prima volta, i nomi di Bassano e del Margnan (attuale sito archeologico[senza fonte]).
Nel 1175 Vicenza estese il suo dominio su Bassano, attratta dalla posizione strategica della città. Quegli anni si caratterizzarono per le strette relazioni politiche e militari con la ricca famiglia fondiaria degli Ezzelini che, nonostante limitassero l'autonomia del comune, favorirono la costituzione delle prime magistrature cittadine.
Alla morte di Ezzelino III nel 1259, i Bassanesi ottennero la protezione di Padova, riservandosi beni e diritti dell'epoca ezzeliniana e uno statuto comunale.
A partire dal 1260 Bassano si vide prima sottomessa a Vicenza (1260 - 1268), quindi a Padova, a Verona e di nuovo a Padova, per terminare, nel 1388, sotto i Visconti, il cui governo lasciò alla città una relativa autonomia.
La Repubblica di Venezia [modifica]
Bassano, vista dal Ponte degli Alpini
Venezia giunse a Bassano il 10 giugno 1404, senza alterare statuti e consuetudini del comune, dandole il governo di un Podestà e un Capitanio scelto dal Senato tra i patrizi veneziani. Il territorio bassanese comprendeva allora Pove del Grappa, Cassola e Rossano Veneto a est, Tezze sul Brenta a sud e Primolano a nord, mentre a ovest era delimitata dal Brenta.
Per quattro secoli la Serenissima mantenne pace e prosperità nel territorio (tralasciando la guerra della Lega di Cambrai, 1509 - 1513), con beneficio del settore tessile (lana, seta, pelli) e dell'oreficeria. Il Cinquecento vede, inoltre, la proliferazione artistica della famiglia di pittori Da Ponte e editoriale della stamperia Remondini, che nel Settecento rese famoso il nome di Bassano in tutta Europa.
Il 27 dicembre 1760 il Senato Veneto innalzò Bassano al rango di città
Il ponte sul Brenta, detto Ponte Vecchio o Ponte degli Alpini, subì numerosi interventi e ricostruzioni dalla sua nascita, documentata nel 1209 da Gerardo Maurisio. Fu Andrea Palladio che, nel 1569, progettò il nuovo ponte ligneo, probabilmente basandosi su un disegno del 1557. Una piena del 1748 distrusse l'opera palladiana, che fu ricostruita 3 anni dopo da Bartolomeo Ferracina.
Napoleone sconfisse gli austriaci l'8 settembre 1796 a Bassano, dando inizio a un periodo tormentato per tutto il territorio. L'anno dopo cadde Venezia, alla quale si sostituirono i governi democratici delle municipalità. Il Trattato di Campoformio dello stesso anno sancì il passaggio agli austriaci nel 1814, Bassano entrò a far parte del neonato Regno d'Italia nel 1866, dopo la terza guerra di indipendenza e la conseguente cessione del Regno Lombardo-Veneto.
Le case sul Brenta
Risorgimento [modifica]
Il 7 aprile 1815 Bassano entra nel Regno Lombardo Veneto, aggregata alla provincia di Vicenza. Tra il 25 marzo e il 5 giugno 1848 sperimentò una breve esperienza rivoluzionaria, ma la rioccupazione austriaca mise fine al governo provvisorio. Durante l'occupazione austriaca, tuttavia fu l'unica città veneta non capoluogo di provincia a cui fu riconosciuto il titolo di "Regia". Bassano diviene definitivamente italiana nel 1866, per effetto della pace di Vienna.
La Grande Guerra [modifica]
Per approfondire, vedi la voce Prima battaglia del Piave.
La prima guerra mondiale vede Bassano come zona di guerra, paralizzando ogni attività sino al 1916. La disfatta di Caporetto (1917) vide la città in prima linea, costringendo all'evacuazione più di 7000 persone.
Oltre a ciò, nella città si riversarono centinaia e centinaia di soldati seguiti da intere carovane di fuggiaschi civili provenienti dai vari paesi invasi dagli austro-ungarici. Furono giorni terribili anche perché gli austriaci giunsero a pochi chilometri dalla cittadina, fermando il fronte di guerra sul Monte Grappa e nella Valsugana.
A seguito del tragico bilancio della guerra, 23000 soldati sono sepolti sull'Ossario del Grappa, il governo fascista decise nel 1928 di cambiare il nome della città: da Bassano Veneto all'attuale Bassano del Grappa.
La nascita, nel 1924, della Smalteria Metallurgica Veneta fu l'evento più importante della ripresa economica: in pochi anni divenne l'azienda più importante della città.
La Resistenza [modifica]
Anche a Bassano del Grappa, tra il 1922 ed il 1943, si affermò il fascismo e dal 1926 il sindaco venne sostituito da un podestà governativo. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale e la caduta del fascismo, la città subì l'invasione tedesca. L'evento più drammatico che subì la Resistenza fu il rastrellamento del Monte Grappa del 1944 (più di 500 morti e 400 deportati), che culminò il 26 settembre 1944 con 31 impiccagioni nei viali cittadini. Responsabile di queste atrocità fu il vicebrigadiere delle SS Karl Franz Tausch.
Il 17 febbraio 1945 un gruppo di 15 partigiani comandati da Primo Visentin (nome di battaglia Masaccio) fece saltare il ponte vecchio: ci furono due vittime. Per rappresaglia i nazisti prelevarono dalle prigioni 3 partigiani e li fucilarono sul luogo.
Il 28 aprile 1945 anche Bassano del Grappa fu liberata. Il tragico bilancio alla fine della guerra valse alla città del Grappa la Medaglia d'oro al valor militare per la guerra di liberazione.
Attualità [modifica]
Oggigiorno l'industria, l'artigianato ed il commercio hanno contribuito all'espansione della città, un'espansione caotica e priva di una pianificazione, dando luogo ad una vasta superficie di città a bassa densità intervallata da residue zone agricole, situazione comune a molti centri del nord-est. Considerando l'agglomerazione urbana, si può notare come il comune di Bassano sia fuso con quelli di Campolongo sul Brenta e Solagna a nord, Romano d'Ezzelino e di Pove del Grappa a nord-est, oltre che con l'area più popolata del comune di Cassola ad est. A sud l'espansione edilizia ha fatto sì che venissero inglobati i nuclei di Rosà, Travettore (nello stesso comune di Rosà), Cartigliano e Nove.
Simboli [modifica]
« D'oro, alla torre quadra, all'antica, merlata alla ghibellina fondata sopra una base di tre gradini, sostenuta da due leoni affrontati, il tutto di rosso. Lo scudo sarà fregiato di corona o di cinque fioroni visibili, o di città »
(Descrizione araldica dello Stemma del Comune di Bassano del Grappa)
Onorificenze [modifica]
Bassano del Grappa è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stata insignita della Medaglia d'Oro al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale[1] .
Titolo di Città
«In quanto facente parte delle 9 Città Regie della Venezia, costituite con Patente I.R. nel 1815 nel Regno Lombardo-Veneto»
— 7 aprile 1815 - l'Imperatore d'Austria Francesco I
Medaglia d'oro al valor militare
«Fra Brenta e Piave, per i 20 mesi d'occupazione nazista, i suoi volontari della libertà hanno combattuto in epiche gesta di guerra la lotta contro il nemico invasore. La nobile città col territorio del Grappa sacrificava sulle forche 171 giovani vite e immolava 603 suoi figli davanti ai plotoni d'esecuzione, sopportava il martirio di 804 deportati e di 3212 prigionieri e la distruzione di 285 case incendiate. Sanguinante per tanta inumana ferocia, ma non domo, il suo popolo imbracciava le armi assieme ai partigiani e nelle gloriose giornate dal 25 al 29 aprile 1945 fermava il nemico sul Brenta costringendolo alla resa. Esempio purissimo di ardente italianità, confermava ancor una volta, nella guerra di liberazione, col sangue dei suoi figli migliori le eroiche tradizioni di cospirazione e di sacrificio del '48 e del '66 e le fulgide giornate del '17 e del '18.»
— Settembre 1943 - aprile 1945.
Alla città di Bassano del Grappa è stata assegnata l'organizzazione della 81ª Adunata nazionale degli Alpini che si è tenuta il 10 ed 11 maggio 2008. In occasione di ciò Bassano è stata nominata capitale mondiale delle penne nere (degli Alpini). Due anni dopo inoltre, la città ha ospitato il Raduno Triveneto degli Alpini nelle giornate del 18-19 settembre.
Bassano del Grappa, Piazza Libertà
Onorificenze conferite dalla città [modifica]
Il “Premio Cultura Città di Bassano” è stato istituito nel 1978, ed è nato con l'intento di celebrare una persona o un'istituzione che dal punto di vista culturale avesse in qualche modo contribuito all'accrescimento e alla diffusione del prestigio della città. Non sempre è stato privilegiato l'aspetto legato all'arte e quindi al museo. La consegna del Premio avviene il 19 gennaio, giorno di San Bassiano, in occasione della festa patronale della città.
Monumenti e luoghi di interesse [modifica]
Architetture civili [modifica]
Villa Angarano Bianchi Michiel di Andrea Palladio. Il progetto della villa è inserito nei Quattro Libri dell'Architettura dell'architetto vicentino, in cui si mette in luce l'interessante posizione della villa, la quale gode della vicinanza del Fiume Brenta
Villa Rezzonico Borella XVII-XVIII sec. Con Cappella, Parco e giardino. Attribuita agli Architetti Baldassare Longhena e Giorgio Massari. Parte delle statue e degli stucchi che si trovano nella villa sono attribuiti ad A. Canova e Abbondio Stanzio. Nel salone principale vi sono alcune pitture e tele di Antonio Canova, D.Pellegrini, ecc.; mentre alcune sale della villa ospitano una raccolta di quadri antichi di autori come Dosso Dossi, ecc. e di antichità. L'architetto americano Paul Chalfin si ispirò a questa villa per realizzare la villa Vizcaya a Miami (U.S.A.) nel 1914-1916.
Villa Ca' Erizzo Luca di origine quattrocentesca costituisce uno dei contesti architettonici più pittoreschi di Bassano. Situata sulla sponda sinistra del Fiume Brenta, al suo interno custodisce un patrimonio di affreschi, stucchi e mobili antichi di raro pregio. Soggiornarono nei suoi ambienti durante la Grande Guerra, i cosiddetti "Poeti di Harvard" quali John Howard Lawson, John Dos Passos ed Ernest Hemingway.
Villa Giusti del Giardino
Palazzo Pretorio
Palazzo Sturm
Palazzo Bonaguro
Architetture religiose [modifica]
Duomo. Sorge sull'antica pieve, all'interno della Prima Cerchia Muraria del Castello Superiore. La presenza di questa pieve è documentata fin dal 998, in un placito steso in occasione di un'assemblea giudiziaria presieduta dal Conte Azeli e da Oberto, Vescovo di Verona. Rifatto nel 1417 e poi in seguito più volte ritoccato. All'esterno pregevole il campanile, mentre all'interno spicca il Crocifisso ligneo del XII sec. e la Croce del Filarete risalente al 1449.
Chiesa di San Francesco. Costruita con dedica alla Vergine Maria fu ceduta ai Frati Minori Conventuali che lo dedicarono a San Francesco. In stile romanico a croce latina è stata più volte ingrandita. La facciata ha struttura a capanna con un agile protiro ad archi a tutto sesto risalente al 1306. Da segnalare l'Annunciazione di Guariento di Arpo oltreché un Crocifisso ligneo dipinto.
Tempio Ossario. Costruito inizialmente per ospitare la nuova sede arcipretale di Bassano, in seguito alla fine della Grande Guerra divenne ossario per seppellire in maniera decorosa i caduti in battaglia. Ospita circa 6000 caduti tra cui 236 decorati. Di stile neo-gotico, a croce latina è costruito interamente in mattoni rossi. L'intera costruzione lunga 75 metri è snellita da 2 agili campanili di 60 metri d'altezza ciascuno.
Chiesa di San Giovanni Battista
Chiesa di San Donato
Monastero della Santa Croce
Chiesa di San Giorgio
Architetture militari [modifica]
Castello degli Ezzelini
Porta delle Grazie
Porta Dieda
Torre Civica
Altro [modifica]
Le piazze [modifica]
Piazza Libertà
Piazza Garibaldi
Piazza Terraglio
Piazzotto Monte Vecchio
Piazzale Cadorna
Piazzale Trento
Piazzale Generale Giardino
Piazzetta Angarano
Piazzetta Zaine
Piazzetta Alfeo Guadagnini
Le vie centrali [modifica]
Via Roma
Via Jacopo Da Ponte
Via Matteotti
Via Verci
I ponti [modifica]
Il Ponte degli Alpini
Per approfondire, vedi la voce Ponte Vecchio (Bassano del Grappa).
Il ponte di Bassano sul Brenta, detto Ponte Vecchio, è noto anche come ponte degli Alpini ed è il soggetto e il titolo di un canto popolare degli Alpini. La storia del ponte inizia ben prima, nel 1209 si ebbe la sua prima costruzione databile. Questa struttura fu definitivamente travolta dalle piene del fiume nell'ottobre del 1567. Andrea Palladio nel 1569 progettò un nuovo ponte[5], proponendo inizialmente un progetto completamente diverso dal precedente, ovvero a tre arcate di pietra sul modello degli antichi ponti romani (ricopiando il contemporaneo progetto del Ponte sul Tesina). Il Consiglio cittadino bocciò il progetto, imponendo all'architetto di non discostarsi troppo dalla struttura tradizionale. Così nell'estate 1569 Palladio tornò ad un progetto su struttura in legno, in modo tale che la sua elasticità fosse in grado di contrastare l'impetuosità del fiume Brenta, ma di grande impatto visivo. Il ponte era appoggiava su 4 piloni di legno di forma triangolare, allineati al flusso d'acqua, ed era ricoperto da un tetto, sostenuto da colonne tuscaniche; Questo ponte fin dall'antichità costituiva la via di comunicazione principale fra Bassano e Vicenza. Ancora nel 1748 il ponte fu travolto da una piena; fu poi ricostruito tre anni dopo da Bartolomeo Ferracina. Durante la seconda guerra mondiale il ponte fu fatto saltare dai partigiani il 17 febbraio 1945 per proteggere la città[6][7]. Fu ricostruito nel 1947, secondo l'originale disegno di Palladio, in nove mesi. Successivamente al nome ponte vecchio, si aggiunse la dicitura, ponte degli Alpini in quanto furono tra i principali sostenitori della sua ricostruzione[8]. Dal ponte si gode di un'ottima vista sulle montagne circostanti e sulla Valbrenta.
Ponte della Vittoria
Aree verdi [modifica]
Prato Santa Caterina | Parco Ragazzi del '99
Oasi Naturalistica Gemma
Giardini Parolini
Società [modifica]
Evoluzione demografica [modifica]
Abitanti censiti
Etnie e minoranze straniere [modifica]
Di seguito sono riportati i dieci gruppi di stranieri più consistenti[9]:
Pos. Cittadinanza Popolazione
1 Marocco 773
2 Romania 660
3 Albania 290
4 Moldavia 276
5 Repubblica di Macedonia 262
6 Ghana 240
7 Filippine 195
8 Cina 167
9 Ucraina 165
10 Serbia 164
Resto del Mondo 1.698
Gli stranieri risultano quindi 4.890, ovvero l'11,2% della popolazione.
Cultura [modifica]
Biblioteca [modifica]
La biblioteca di Bassano del Grappa, nasce grazie al naturalista Gian Battista Brocchi che dopo la sua morte avvenuta nel 1826 lascia in eredità il suo patrimonio alla sua città natale, Bassano. Aperta al pubblico nel 1840, nei locali dell'ex convento di San Francesco, negli anni, grazie alle generose donazioni di illustri cittadini bassanesi, iniziò ad accumulure sempre più beni fino a giungere ai giorni nostri come una delle ricche di opere. Presso la biblioteca si conserva anche l'Archivio Comunale con documenti dal 1211 al 1950.
Musei [modifica]
Museo Civico di Bassano del Grappa
Museo della Ceramica di Palazzo Sturm
Poli-Museo della Grappa
Museo dei Remondini stampatori del XVIII secolo
Museo dell'Automobile Luigi Bonfanti
Museo degli Alpini nella guerra 15/18
Manifestazioni [modifica]
Operaestate Festival Veneto: 35 città coinvolte, 400 serate di spettacolo in oltre 2 mesi tra ville, castelli, parchi e palazzi, piazze e musei della Pedemontana. Si svolge annualmente tra giugno e settembre
Infart Urban Art & Music Festival: 3 giorni di arte e musica. Artisti provenienti da tutto il mondo per uno spettacolo che si svolge annualmente a settembre. Performance ed installazioni, esposizioni e opere site specific, concerti live e dj set.
Stile Libero Festival: 5 giorni di musica nel mese di settembre
Teatri e cinema [modifica]
Teatro Astra
Teatro Jacopo Da Ponte
Teatro Remondini
Metropolis Cinemas
Personalità legate a Bassano [modifica]
Francesca Michielin, cantante (vincitrice di X Factor 5)
Giovanna Maria Bonomo, religiosa
Roberto Giacobbo, conduttore televisivo
Luigi Agnolin arbitro, moviolista direttore sportivo
Giusto Bellavitis, matematico
Demetrio Battaglia, scrittore
Miki Biasion, pilota
The Bloody Beetroots, produttore e dj
Gian Battista Brocchi, geologo
Laura Bordignon, atleta
Sergio Campana, calciatore ed avvocato
Luigi D'Agrò, politico
Jacopo Da Ponte, pittore
Toni Fabris, scultore
Francesco Fontana, portiere di hockey su pista.
Francesco Fortunato, pallavolista
Domenico Freschi, compositore
Bartolommeo Gamba, scrittore e bibliofilo
Tito Gobbi, baritono
Gina Fasoli, storica
Federico Marchetti, calciatore (portiere).
Gianluca Pegolo, calciatore (portiere).
Alessandro Michielon, hockeista
Vittorio Munari, rugbysta
Carlo Nervo, calciatore
Gian Luigi Polidoro, regista
Elisabetta Vendramini, religiosa, beata
Jacopo Vittorelli, poeta
Gloria Zanin (Miss Italia 1992)
Francesca Zara, cestista
Marco Filippucci, rugbista
Francesca Cavallin, attrice
Matteo Rubin, calciatore
Stefano Rusconi, giocatore di basket
Riccardo Favero, direttore d'orchestra, clavicembalista, organista, pianista, musicologo e liutaio
Maurizio Viscidi, allenatore di calcio, aiuto di Prandelli nella nazionale di calcio.
Prodotti tipici [modifica]
Tra alcuni prodotti tipici famosi in tutta Italia si notano:
l'asparago bianco di Bassano D.O.P.
la ceramica lavorata a mano
il broccolo di Bassano
i "bigołi" di Bassano
la grappa
la tagliatella
Di fronte al Ponte Vecchio è situato il Museo della Grappa Poli, fondato dalla Poli Distillerie, all'interno del quale è possibile scorrere la storia della grappa attraverso antichi alambicchi e rari manoscritti.
Geografia antropica [modifica]
Frazioni [modifica]
Secondo lo statuto comunale (art. 6, comma 2), è riconosciuta come frazione la sola Rubbio. Campese, Marchesane, San Michele, Sant'Eusebio e Valrovina sono definite "contrade".
La frazione di Rubbio (86 ab.), sull'altopiano di Asiago, a 1057 m di quota, costituisce un villaggio unico insieme alla parte della frazione appartenente al Comune di Conco: la particolarità di questo paese è appunto quella di essere diviso amministrativamente fra i due comuni di Bassano e Conco anche se in realtà è abbastanza distante da ambedue i centri comunali in modo tale da costituire praticamente un piccolo centro abitato a sé. Per giungere dal centro di Bassano a questa sua frazione si deve per forza transitare dal territorio di un altro comune, Marostica: il collegamento diretto è altrimenti possibile solo attraverso alcuni sentieri di montagna. Da Rubbio si può godere di una notevole vista sulla Valsugana e sulla Pianura Veneta.
Quartiere Prè (272 ab.) si trova nella parte sud del territorio comunale, ai confini con Cartigliano e con Rosà (frazione di Travettore). All'interno di questo quartiere si trova una parte del parco rurale "Civiltà delle Rogge" che si estende anche nei vicini comuni di Cartigliano e Rosà.
Marchesane è situata a Sud Ovest del territorio comunale. Si estende per un paio di chilometri di lunghezza costeggiando la riva destra del fiume Brenta. Frazione contadina fino agli anni sessanta, si è poi espansa demograficamente ed economicamente con la costruzione di nuovi quartieri e zone artigianali e commerciali. Marchesane è una delle località interessate dalle vicende umane e storiche che si svolsero tra il XI secolo e il XIII secolo e dalle numerose proprietà che videro protagonisti i vari componenti della famiglia degli Ezzelini. Nella parte Sud di Marchesane si trova anche la chiesa di San Giovanni Nepomuceno che servì da ricovero a Napoleone durante la Battaglia di Bassano
Quartieri [modifica]
Rubbio d'inverno.
Quartieri di Bassano del Grappa: Centro Storico (4694 ab.), Margnan-Conca d'oro (1201 ab.), San Vito (5686 ab.), San Marco (2482 ab.), Ca'Baroncello (2572 ab.), Quartiere Firenze (2002 ab.), Nuovo Ospedale (1002 ab.), San Lazzaro (1316 ab.), San Fortunato (1424 ab.), Borgo Zucco (1237 ab.), Marchesane (1743 ab.), Rondò Brenta (1905 ab.), Angarano (3570 ab.), Quartiere XXV Aprile (3209 ab.), Sant'Eusebio (1286 ab.), San Michele (646 ab.), Valrovina (795 ab.), Rubbio (86 ab.), Campese (1174 ab.), Merlo (1811 ab.), Quartiere Pré (272 ab.), Santa Croce (2022 ab.).
Variazioni [modifica]
La denominazione del comune fino al 1928 era Bassano.
La circoscrizione territoriale ha subito le seguenti modifiche: nel 1878 aggregazione della frazione Campese, staccata dal comune di Campolongo sul Brenta (Censimento 1871: pop. res. 843); nel 1938 aggregazione di territori del soppresso comune di Valrovina[10].
Infrastrutture e trasporti [modifica]
Strade: Bassano si trova sul percorso della SS 47 Padova-Trento. Le autostrade più vicine sono la A4 e la A31.
Bus e corriere collegano Bassano con numerosi comuni limitrofi oltre ad Asiago, Vicenza, Padova e Treviso. Ad Asiago la unisce anche la SP 72, detta strada della Fratellanza.
Ferrovie: Bassano è collegata con treni regionali a Trento (via Primolano), Padova (via Cittadella, Camposampiero), Venezia (via Castelfranco).
Aeroporti: gli aeroporti internazionali più vicini sono l'"Antonio Canova" di Treviso e il "Marco Polo" di Venezia.
Porti: il porto più vicino è quello di Venezia.
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