da: Ilgazzettino.it

Indagine choc sullo "sballo": il 54% dei
giovani beve e solo il 17% vede il pericolo
Il 28% dei ragazzi si ubriaca. Ma il pericolo si annida anche
nel gioco d'azzardo che coinvolge il 45% degli intervistati
VICENZA - Un'indagine che lascia a bocca aperta: a Vicenza il 45% dei ragazzi gioca d'azzardo, il 54% fa uso di alcol fino ad arrivare all'euforia, il 28% si ubriaca. Il fenomeno è stato quantificato dalla ricerca "Alcol e gioco: divertimento o pericolo?", promossa dall'l'Istituto Rezzara.
La ricerca ha coinvolto 5.642 persone, delle quali 3.822 giovani. Il gioco è diffuso tra il 45% dei giovani maschi, talora con una assiduità quotidiana (5%) e una modesta consapevolezza sul pericolo che ciò comporta. Interrogati sul perché si gioca, i giovani hanno indicato come prioritarie le motivazioni del "bisogno di denaro" e del "gusto di vincere", confermate anche dall'affermazione "spero di realizzare qualche sogno". Tra loro non mancano quelli che dichiarano anche il bisogno psicologico (giovani 36,8%).
A giocare i giovani sono spesso indotti, oltre che dalla pubblicità, dallo stimolo che viene dagli amici: il gioco avviene in casa e al bar, ma per i giovani anche on-line (19,8%). Particolarmente utilizzati sono i videogiochi (44,1%), le carte (45,5%), il gratta e vinci (36,9%). Sono inoltre riconosciuti pericolosi il gioco d'azzardo, le macchinette e le scommesse sullo sport, ma ritenuti innocui invece il gratta e vinci, i giochi televisivi, il lotto e superenalotto, anche se si ritiene possano ingenerare disimpegno nella vita quotidiana.
Riguardo all'alcol, nei giovani è stata registrata una maggiore consapevolezza, almeno immediata, del pericolo dell'abuso rispetto al gioco, ma anche una prassi d'uso che porta spesso all'euforia (54% nell'ultimo mese) e all'ubriacatura (28%).
Solo il 17,5% dei giovani riconosce lo "sballo del sabato sera" come un pericolo. La motivazioni che induce a bere è per la metà abbondante dei giovani la "condivisione di gruppo", solo un terzo scarso parla di "piacere" e solo il 22,3% del "bisogno di vincere la solitudine". I dati saranno analizzati al 19/o Simposio sulla vita di relazione dal 5 al 7 novembre a Vicenza, in Palazzo Bonin Longare.
Lunedì 29 Ottobre 2012 - 17:18 Ultimo aggiornamento: 17:42
Sono presenti 9 COMMENTI ► VISUALIZZA TUTTI I COMMENTI Scrivi un commento
Oh che dispiacere...tanti giovani dal cervello sprecato...
Certo,non è appannaggio della sola gioventù a quanto vedo io.
Solo che dopo aver letto alcuni commenti ( solo uno in verità,l'"onnipresente" divino Othelma) quel 28% si trasformerà ben presto in 82%.
commento inviato il 29-10-2012 alle 20:39 da francesca1
Novità solo per metà...
Nel senso che l'alcol era diffuso tra i ragazzi anche nei decenni pasati, anzi forse più di adesso, anche se è una magra consolazione. Poi occorre distinguere tra chi fa una "normale ciocca" una volta ogni tanto (siamo realisti, non casca il mondo per questo) e chi invece si ubriaca ogni sera o quasi. Nel secondo caso sì che è un problema grosso.
Invece il gioco d'azzardo è un problema da non sottovalutare e che tempo fa era assai meno diffuso, mi pare.
commento inviato il 29-10-2012 alle 20:28 da Belluno
.
certo l'alcol fa male.ma dove e' la novita'? si e' sempre bevuto per dimenticare i guai.ancora dai tempi antichi.paolo
commento inviato il 29-10-2012 alle 20:22 da paolo
e
E lo stato cosa fa per affrontare il problema ? O pensa solo ad incassare ma il problema del bere porta anche costi per il futuro con persone che si ammalano ecc ecc.
commento inviato il 29-10-2012 alle 20:10 da Tony
questo era un articolo da mettere in alto.
molto in alto.
commento inviato il 29-10-2012 alle 19:59 da tonio
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