Stampa. Ridiscende l'imprenditore asserragliato su S. Pietro

da: Ilgazzettino.it

Dopo 30 ore di protesta, l'imprenditore scende dal Cupolone di San Pietro/ Video Marcello Di Finizio convinto a desistere e accompagnato a terra dai vigili del fuoco. Due ministri pronti ad incontrarlo TRIESTE - Ha desistito dopo quasi 30 ore di protesta, asserragliato sulla cupola di San Pietro in Vaticano. «Non sono un pazzo suicida, sono solo disperato - aveva detto a chi conduceva le trattative - Scenderò solo se il governo si impegna a convocare subito un tavolo con i rappresentanti dei balneari. Questa storia deve finire, l'Italia deve ripartire». Guarda il video L'imprenditore triestino Marcello Di Finizio dalle 17 di ieri pomeriggio era sul Cupolone per protestare contro una norma della Ue. Ad aiutarlo a rientrare in sicurezza sono stati i vigili del fuoco del Vaticano. Di Finizio ce l'ha con la direttiva europea (e di conseguenzacon il premier Monti) che impone di mettere all'asta le concessioni in riva al mare entro il 2015: alle 5 di ieri pomeriggio aveva avviato la protesta sul tempio della cristianità e, dopo essersi calato fino a una sporgenza sopra una delle finestre del Cupolone, aveva esposto uno striscione con la scritta: «Help!!! Basta Monti, basta Europa, basta multinazionali. Ci state ammazzando tutti. Sviluppo??? Questa è solo macelleria sociale». Ministri pronti a incontrarlo. I ministri Piero Gnudi e Enzo Moavero Milanesi si erano detti disponibili a incontrare Di Finizio «appena scenderà dalla Basilica». In particolare, il ministro per gli Affari regionali, il Turismo e lo Sport, Piero Gnudi ha precisato che «nel corso dei vari colloqui che l'imprenditore triestino ha avuto durante la notte sia con lo stesso ministro Gnudi che con il ministro per le politiche europee, Enzo Moavero Milanesi (con i quali vi erano state altre riunioni in passato), è stata sempre ribadita da questi ultimi la piena disponibilità ad un incontro che peraltro avrebbe potuto svolgersi alle 12.30 di oggi, alla presenza di alcuni parlamentari che si occupano delle vicende relative alle concessioni balneari». I balneari di Viareggio sono solidali con Di Finizio. Appena hanno appreso la notizia che sosteneva la loro stessa battaglia, una decina di balneari della Versilia sono partiti per Roma e sono andati sotto la cupola per dimostrare la loro solidarietà. «Siamo qui sotto per far sentire che non è solo - dice Emiliano Favilla del Comitato viareggino "No alle aste" - ma sono arrivati anche rappresentanti dalle Marche, dallo stesso Lazio, siamo una sessantina di persone che vogliamo trovare tutti una soluzione alle nostre vicende. Certo Di Finizio purtroppo ha avuto il ristorante che è andato distrutto per un incendio su un terreno demaniale e la sua situazione è diversa dalla nostra in quanto si trova senza l'impresa materiale, però come noi vive l'incertezza del futuro, senza che le banche gli diano un mutuo per poter riprendere la sua attività e con il rischio delle aste, insomma il suo gesto disperato deve far riflettere, noi non siamo qui certo per istigarlo, ma sicuramente - afferma Favilla - per fargli sentire che non è solo in attesa che venga ricevuto da qualche ministro come ha richiesto in queste ore di trattative». Mercoledì 03 Ottobre 2012 - 20:36 Ultimo aggiornamento: 21:36 COMMENTI (4) Scrivi Ci vorrebbe più coraggio Sarebbe ora di far sentire la nostra voce bravo triestino speriamo non abbia conseguenze commento inviato il 03-10-2012 alle 22:42 da Fabio mi piacerebbe sapere che razza di imprenditore è. così come l'ho visto non è che mi ispirasse molto. e, siccome non è la prima volta, mi viene il dubbio su cosa fa realmente. insomma non basta dire di fare l'imprenditore per esserlo realmente. poco fa in un servizio su un tg si diceva che la sezione inps degli artigiani ed agricoltori è in passivo di ben 10 miliardi. l'inpdap è ancora peggio, a fronte di 3,5 milioni di lavoratori hanno 2,9 milioni di pensionati. a fronte di una settantina di miliardi incassati hanno un'uscita di ottanta miliardi. cioè quelli che lavorano non riescono a mantenere neppure quelli in pensione nonostante siano molti di più. allora di chi è la colpa se le casse sono disastrate? Pare che si un imprenditore da spiaggia. Mi auguro che non abbia i soldi sotto il battiscopa commento inviato il 03-10-2012 alle 21:44 da tonio Vaticano In queste 30 ore di sana protesta, nessuna voce si è udita dal Vaticano. Invece di spendere soldi x i cosidetti morti di fame del terzo mondo , perchè non si aiuta i bisognosi di questo paese. I problemi di questa persona va a braccetto con tutti i problemi di posti di lavoro perso, famiglie con l'acqua alla gola, suicidi di massa. E Dio dove???? chi ne fa le veci dove sono ???? chi prega si salva ????? ma ! commento inviato il 03-10-2012 alle 21:14 da wilmer ... e adesso ? L'Europa non tornerà indietro. Aste pubbliche per aggiudicarsi le concessioni. Giusto. commento inviato il 03-10-2012 alle 21:06 da Asshole