
ORA LEGALE
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
██ Stati che adottano il cambio d'ora (tra cui tutto il mondo occidentale, l'Uruguay e una parte del Brasile).
██ Stati che hanno utilizzato il cambio d'ora in passato (i Paesi in giallo).
██ Stati in cui non vi è mai stata il cambio d'ora (tra cui alcuni Paesi africani).
L'ora legale[1][2] è la convenzione di avanzare di un'ora le lancette degli orologi durante il periodo estivo, in modo da prolungare la luce solare nel tardo pomeriggio a scapito del primo mattino.
Nei paesi dell'Unione Europea l'ora legale inizia l'ultima domenica di marzo e termina l'ultima domenica di ottobre. Alle stesse convenzioni si attiene la Svizzera, pur non facendo parte dell'unione.
Per essere precisi al cambio d'orario dovremmo semplicemente dire che l'ora legale "cambia"; cambia da GMT+1 (ora legale invernale) a GMT+2 (o ora legale estiva).
L'ora solare sarebbe tecnicamente diversa in ogni punto del globo terrestre in quanto riferita alla posizione del sole.
Solitamente quando l'orario coincide con quello del fuso orario di riferimento esso prende in Italia il nome di «ora solare» o «ora civile convenzionale». In alcuni paesi l'ora solare è di fatto sospesa, e si adotta l'ora legale per tutto l'anno.
Si noti che in molti paesi si utilizza una terminologia più diretta per designare l'ora legale, ovvero «orario estivo». Una denominazione più accurata perché riferita allo scopo del cambiamento d'orario e quindi slegata dal riferimento alla stagione estiva, è quella di «orario di risparmio della luce diurna» (dall'americano «daylight saving time»).
Indice [nascondi]
1 Storia
2 Adozione dell'ora legale
2.1 Europa
2.1.1 Italia
2.1.2 Svizzera
2.2 Paesi equatoriali
2.3 Emisfero australe
2.4 Altri paesi
3 Vantaggi e svantaggi
4 Note
5 Voci correlate
6 Collegamenti esterni
Storia [modifica]
Già nel 1784 l'inventore del parafulmine Benjamin Franklin pubblicò un'idea sul quotidiano francese Journal de Paris. Le riflessioni di Franklin si basavano sul principio di risparmiare energia ma non trovarono seguito. Oltre un secolo dopo, nel 1907, l'idea venne ripresa dal costruttore inglese William Willet, e questa volta trovò terreno fertile nel quadro delle esigenze economiche provocate dalla Prima guerra mondiale: nel 1916 la Camera dei Comuni di Londra diede il via libera al British Summer Time, che implicava lo spostamento delle lancette un'ora in avanti durante l'estate. Molti paesi imitarono la Gran Bretagna in quanto in tempo di guerra il risparmio energetico era una priorità.
Adozione dell'ora legale [modifica]
Per un elenco degli stati che adottano l'ora legale, si può vedere la voce fuso orario.
Europa [modifica]
Dal 1996 tutti i paesi dell'Unione europea più la Svizzera adottano lo stesso calendario per l'ora legale, nonostante le polemiche di alcuni stati membri.
Il protocollo che regolamenta l'ora legale in Europa stabilisce che per i tre fusi orari, Europa occidentale (UTC) Europa centrale (UTC+1) Europa orientale (UTC+2), il cambio dell'ora avvenga l'ultima domenica di marzo e l'ultima domenica di ottobre allo scoccare delle ore 01:00 UTC, cioè dalle ore 01:00/02:00/03:00 alle ore 02:00/03:00/04:00 in marzo, e viceversa in ottobre. Per i paesi che adottano il fuso orario dell'Europa centrale (UTC+1) quando scattano le ore 2:00 antimeridiane dell'ultima domenica di marzo a Berlino gli orologi vengono spostati avanti di un'ora, cioè l'ora che inizia alle 2:00 e termina alle 3:00 viene soppressa. Nel passaggio inverso (che avviene l'ultima domenica di ottobre), quando scattano le ore 3:00 antimeridiane si riporta l'orologio indietro di un'ora, cioè l'ora che inizia alle 2:00 e termina alle 3:00 viene ripetuta due volte.
Questi orari sono stati scelti perché sono quelli in cui la circolazione dei treni e degli altri mezzi pubblici è ridotta al minimo e quindi si minimizzano i disallineamenti rispetto agli orari giornalieri programmati. Si noti come l'ora legale scatti contemporaneamente in tutta l'Unione: se il cambio avviene dunque fra le 2 e le 3 nell'Europa centrale, avviene fra l'una e le 2 in Gran Bretagna e in Portogallo, e fra le 3 e le 4 in Grecia.
Italia [modifica]
In Italia l'ora legale è stata adottata per la prima volta nel 1916, tramite il decreto legislativo n. 631 del 25 maggio, ed è rimasta in uso fino al 1920. Tra il 1940 e il 1948 fu abolita e ripristinata diverse volte a causa della Seconda guerra mondiale. Durante l'occupazione jugoslava di Trieste l'esercito titino la vietò per segnare anche cronograficamente il distacco della città giuliana dall'Italia. Venne infine adottata definitivamente con una legge del 1965, in periodo di crisi energetica.
L'ora legale stabilita da tale legge, applicata per la prima volta nel 1966, durava quattro mesi, dalla fine di maggio alla fine di settembre; tale durata venne estesa a sei mesi nel 1981, iniziando l'ultima domenica di marzo e terminando l'ultima di settembre. Un ulteriore prolungamento di un mese è stato introdotto nel 1996, insieme al resto dell'Europa: l'inizio rimane fissato all'ultima domenica di marzo mentre la fine è spostata all'ultima domenica di ottobre.
Svizzera [modifica]
In Svizzera l'ora legale è stata adottata per la prima volta nel 1981. Dal 1996 segue il calendario dell'Unione europea pur non facendone parte.
Paesi equatoriali [modifica]
In generale, i Paesi della fascia tropicale non adottano l'ora legale, in quanto la variazione delle ore di luce durante l'arco dell'anno è minima e non consente di avere ore di luce sufficienti la mattina per giustificare uno spostamento di lancette in avanti di un'ora per aggiungere luce alla sera.
Emisfero australe [modifica]
Nell'emisfero australe, essendo le stagioni invertite rispetto all'emisfero boreale, anche l'ora legale segue un calendario invertito: in Australia è in vigore da ottobre a fine marzo o inizio aprile, con possibili variazioni da stato a stato[3], mentre in Brasile si va dalla terza domenica di ottobre alla terza domenica di febbraio.
Altri paesi [modifica]
In Africa l'ora legale è scarsamente usata. In Russia dal 2011 è stata abolita l'ora solare mantenendo così tutto l'anno l'ora legale. Tale decisione è stata presa da Dmitrij Medvedev con la motivazione che il cambio d'ora in inverno è portatore di stress. La Bielorussia, vista la vicinanza politica alla Russia ha deciso di adottare lo stesso sistema mantenendo l'ora legale. In Ucraina inizialmente si è pensato di adottare il sistema russo, ma si è poi preferito mantenere lo stesso sistema dell'Unione Europea.
Vantaggi e svantaggi [modifica]
Lo scopo dell'ora legale è quello di consentire un risparmio energetico grazie al minore utilizzo dell'illuminazione elettrica. L'ora legale non può ovviamente aumentare le ore di luce disponibili, ma solo indurre un maggior sfruttamento delle ore di luce che sono solitamente "sprecate" a causa delle abitudini di orario.
Si consideri ad esempio una persona che dorma ogni giorno dalle 23 alle 7: d'estate il sole sorge ben prima delle 7, e quindi utilizzando l'ora legale è possibile sfruttare l'ora di luce dalle 6 alle 7 e ritardare di un'ora l'accensione della luce elettrica alla sera.
Terna, la società responsabile in Italia della gestione dei flussi di energia elettrica sulla rete ad alta tensione, ha stimato che tra il 2004 ed il 2007 l'adozione dell'ora legale ha consentito un risparmio di oltre 2,5 miliardi di kilowattora, per un controvalore di 300 milioni di euro. Il risparmio per il solo 2007 è stato di 645,2 milioni di kilowattora.[senza fonte]
Lo stesso risparmio energetico si otterrebbe con l'adozione di uno stile di vita che abbia orari "centrati" rispetto al mezzogiorno (cioè dormire dalle 20 alle 4 anziché dalle 23 alle 7).[senza fonte] Su questi argomenti si innescano però considerazioni psicologiche che non sono sotto il controllo dell'amministrazione.
Nei giorni immediatamente successivi al "cambio dell'ora" (ossia al passaggio da ora solare a legale e viceversa), alcune persone lamentano disturbi dovuti all'alterazione del ciclo sonno-veglia[senza fonte]. Si tratta dello stesso fenomeno che si riscontra nelle persone che viaggiano in aereo tra paesi separati da diversi fusi orari (il cosiddetto jet lag); in questo caso però l'effetto è minore perché il cambiamento di orario è di una sola ora e molte persone non avvertono alcun disturbo.
Da un sondaggio condotto dal Codacons risulta che gli italiani sono per il 50% a favore e per il 50% contrari all'ora legale. La stessa inchiesta ha tuttavia rilevato che la maggior parte degli intervistati è a favore dell'abolizione dell'ora solare. Questa soluzione comporterebbe l'utilizzo dell'ora legale tutto l'anno, eliminando i fastidi legati al cambio di ora: il problema sarebbe che d'inverno, con meno ore di luce a disposizione, uno slittamento in avanti di alba e tramonto potrebbe fornire sì un'ora di luce in più alla sera, ma anche una in meno ogni mattina, mentre le attività umane continuerebbero a svolgersi con lo stesso orario.[4].
Nessun commento:
Posta un commento