"Straunàre": sternutire.
"Spuàcio": sputo.
"Sbèssoea": mento.
"Intopàre": centrare, azzeccare.
"Rispondìn": dalla risposta facile.
"Inzegnàrse": congegnare/rsi, almanaccarsi.
"Deslìgàre","slìgàre": sciogliere (un nodo).
"(De)-sgropàre: sciogliere un nodo.
"Sbudoràto/a": spudorato/a.
"Spacecà": schiacciato, premuto, appiattito.
"Schiciarèa": briciola, nonnulla, mollica.
"Cìcara": chicchera, tazzina.
"Pissegàre": pizzicare.
"Gratàre": grattare.
"Mèrda": spocchia.
"Mèrda": feci.
"Sèmpio": ebete.
"Scodèa": scodella.
"Scompagnàre": dissolvere, sciogliere, disappaiare, mettere caos.
"Passàre": cuocere a fuoco moderato.
"Ingrisoeà": grigio dal freddo, dall'età, dal vizio.
"Scaibràre": portare fuori equilibrio (il "caìbrio"), squilibrare, agitare.
"Caìbràre": portare in equilibrio, in asse.
"Infogà": surriscaldato, determinato, innervosito.
"Pùlze": pulce.
"Geàre/geàrse": gelare, gelarsi.
"Comàtare/rsi": aver da fare, dar fastidio, urtare, punzecchiare, aver/trovarsi daffare.
"Sparazìna": germoglio, ramoscello.
"Mufegàre": stropicciare, sgualcire.
"Sbeuciàre": bevicchiare.
"Consàre": condire, mescolare (anche fig.).
"Scampàda": andata e ritorno fuggevoli, "toccata e fuga".
"Formigàre": brulicare, fomentare, mormorare.
"Taconàre": rammendare, rattoppare. Da qua il detto: "Pezo el tacòn chel sbrègo!" (Peggio il rattoppo dello strappo = peggio il rimedio del danno!).
"Cògoma": moka da caffè.
"Scalcagnà": lett. "senza calcagni", senza succo nè proposito.
"Sparagnàre": risparmiare.
"Basto": imbracatura degli equini/bovini per apporci la sella e le redini.
"Imbastidùra": prima cucitura, grossolana, della stoffa, in sede sartoristica, con cui la sarta/sarto fissano le pieghe del tessuto, che poi andrà cucito definitivamente.
"Imbastisse", cioè che determina "in prova" le cuciture.
"Menoàja": ciurmaglia.
"Tosatàn": ragazzini rumorosi e maleducati.
"Intorbojre": fare, rendere torbido.
"Sgrentamènto": da "Sgrentàre" = stridor di denti, lo stridere dei denti.
GRANGER
11 ore fa
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