MESTRE (28 marzo) - Alle 22 in Veneto ha votato per le regionali il 49,2 per cento degli elettori, in calo di sette punti rispetto alle precedenti (56,3% alle regionali 2005, 68,0% alle politiche 2008). A Venezia città ha votato il 51,7% degli aventi diritto (55,9% alle regionali 2005, 63,2% alle politiche 2008).
Alle 19 in Veneto aveva votato per le regionali il 37,3 per cento degli elettori, in calo di oltre 5 punti rispetto alle precedenti (42,8% alle regionali 2005; 55,4% alle politiche 2008). A Venezia città aveva votato il 40,6% degli aventi diritto (43,8% alle regionali 2005; 53,0% alle politiche 2008).
Alle 12 in Veneto aveva votato per le regionali il 10,9 per cento degli elettori, in calo di 2,3 punti rispetto alle precedenti (13,2% alle regionali 2005, 18,7% alle politiche 2008). A Venezia città aveva votato il 13,2% degli aventi diritto (14,9% alle regionali 2005, 20,1% alle politiche 2008).
Quindici liste per sette candidati alla presidenza della Regione Veneto. A scegliere il governatore e i 60 componenti dell’assemblea regionale, sono chiamati 3 milioni 962mila elettori. Le urne sono aperte da questa mattina alle 8fino alle 22 e domani dalla 7 alle 15.
Ancora una volta il Veneto è visto come laboratorio politico, perché dall’esito del voto potrebbero discendere conseguenze anche sulla tenuta della maggioranza che regge il governo nazionale. Sarà una sfida tutta interna al centrodestra, con la Lega che punta per la prima volta al sorpasso del Pdl. Berlusconi («Non cambierà nulla anche se ci sorpasseranno») e Bossi si sono prodigati a smentire una stretta correlazione, pur ammettendo che la consultazione regionale ha anche una valenza politica oltre che amministrativa. Resta l’incognita dell’astensionismo, fenomeno temuto dal candidato di Lega-Pdl, il ministro Luca Zaia, per nulla sentito invece da altri esponenti del centrodestra.
Zaia è sostenuto da tre liste: oltre che dalla Lega, da Pdl e Alleanza di Centro. Giuseppe Bortolussi, assessore comunale uscente di Venezia e candidato del centrosinistra alla guida del Veneto è sostenuto da sei liste: Federazione della Sinistra, Italia dei Valori, Idea, Pd, Sinistra Ecologia Libertà e Liga Veneto Autonomo. Il Pd non nasconde la speranza di potersi incuneare tra i due partiti di centrodestra. Antonio De Poli, candidato Udc, potrà contare sull’appoggio, oltre che del suo partito, anche dell’Unione Nord Est. Corsa solitaria per Paolo Caratossidis leader di Forza Nuova e per David Borrelli che guida il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. Un’altra parte del movimento autonomista ha scelto strade diverse: Gianluca Panto è alla testa del Partito Nasional Veneto; Silvano Polo è candidato governatore per Veneti Indipendensa.
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Peter Sinfield RIP
12 ore fa
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