mercoledì 31 marzo 2010

Veneto, il dopo-elezioni

VENEZIA (30 marzo) - Renato Brunetta, uscito sconfitto da questa tornata elettorale, punta il dito contro gli elettori della Lega che, a suo parere, sono stati «miopi», facendogli mancare il sostegno alle urne. Più pesanti le dichiarazioni dell'ex sindaco di Padova Giustina Destro e del parlamentare Fabio Gava che accusano apertamente il Carroccio di aver abbandonato il candidato.

La Destro: «Sicuri che la Lega sia un alleato affidabile?». «Mi piacerebbe sentire come se lo spiegano il caso del Comune di Venezia gli amici della Lega, così straboccanti di felicità per le "loro" vittorie, che tutte loro non sono, ma altrettanto pronti a scomparire quando si tratta di eleggere un sindaco non loro», Giustina Destro non si affida al politically correct per esprimere il suo giudizio sull'esito delle comunali a Venezia e domanda al premier: «Caro Presidente Berlusconi ma sei proprio sicuro che la Lega sia un alleato affidabile? Prova a chiederlo al nostro Renato Brunetta, dopo quanto è accaduto oggi a Venezia. In Veneto comunque scherzetti del genere sono già accaduti, più di una volta. Della serie, quando le uova di Pasqua si regalano in anticipo con dentro certe sorprese».

Gava: «Brunetta colpito dal fuoco amico». Fabio Gava esprime «sorpresa e amarezza» per il risultato delle elezioni comunali e, come la Destro, non risparmia un attacco diretto agli alleati: «Bisogna riconoscere che si è verificata tra PdL e Lega Nord un'alleanza a senso unico e non è la prima volta che questo accade. Complimenti e un abbraccio affettuoso all'amico Renato Brunetta, colpito da fuoco amico».

Brunetta: «Non ci riproverò più». Dopo due sconfitte, la prima nel 2000 al ballottaggio contro Paolo Costa, e oggi a distanza di 10 anni al primo turno contro Giorgio Orsoni, Renato Brunetta non tenterà una terza volta di diventare sindaco di Venezia. «Fra cinque anni qualcun altro raccoglierà la bandiera del cambiamento. Oggi è prevalso il conservatorismo rispetto al nuovo» ha detto il ministro, che comunque non si è pentito di aver intrapreso questa avventura:

«Solo un generoso come me poteva affrontare questa campagna». «È stata una campagna elettorale entusiasmante. Ho fatto un pò fatica ma ne è valsa la pena. Era quasi una missione impossibile e solo un generoso come me, abituato alle sfide impossibili, poteva farlo.

«Sono mancati i voti dei leghisti». Adesso torno a fare il mio lavoro di ministro» ha dichiarato il ministro nella sede del suo comitato elettorale, senza nascondere l'amarezza per i voti del Carroccio che gli sono mancati. «Negli elettori della Lega è prevalsa una sorta di miopia. Non hanno tenuto conto della possibilità di realizzarela filiera Pdl-Lega tra governo nazionale, Regione, Provincia e Comune di Venezia». Il ministro comunque non sospetta minimamente che al popolo leghista, che gli ha fatto mancare i voti, possa essere arrivato qualche ordine dall'alto: «Non esiste - ha risposto Brunetta alla domanda dei giornalisti - qui è venuto anche Bossi. È stata comunque una grande battaglia. A Venezia il centrodestra partiva da meno 15%». Brunetta è convinto che anche l'idea di mantenere il doppio incarico di ministro e sindaco non l'abbia penalizzato.

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Sono presenti 64 COMMENTI ► VISUALIZZA TUTTI I COMMENTI Scrivi un commento

Perchè Brunetta?
Mi rimane poi il dubbio sul perchè della candidatura di Brunetta.
Come fatto nel passato con molti altri politici scomodi, ipotizzo che Berlusconi lo abbia sponsorizzato perchè scomodo, impopolare, poco efficace come ministro del governo.

Candidandolo a Sindaco di Venezia le soluzioni erano 2.
Se eletto spariva da Roma, se non eletto, meglio ancora eliminato senza il ballottaggio, non avrebbe più avuto potere all'interno del governo.
commento inviato il 30-03-2010 alle 23:28 da stefano


x Brunetta
Invece di sparare "luame" sugli alleati Leghisti, che per lui si sono smazzati, si chieda invece perchè molte categorie produttive non hanno gradito la sua scure demagogico-terroristica su un fantomatico aumento di produttività a costo zero, o se i cittadini avrebbero gradito un sindaco part-time per risolvere problemi FULL-time, tanto per fare due esempi. Uomo giusto a Roma si, ma scelta pessima per provare ad espugnare KABUL (Venezia, ultima roccaforte occidentale del comunismo reale rimasta), dove fra non molto torneremo alle tessere di partito per fare qualunque cosa, anche per andare a fare la semplice spesa...
commento inviato il 30-03-2010 alle 23:12 da Frank


42,6 voto molto basso faccina schiffatta e rossa di rabbia
I voti della lega si vedono a Venezia solo un giorno, quando un druido cala iù dalle montagne con una ampolla di acqua... Forse hai sbagliatto giorno.
commento inviato il 30-03-2010 alle 22:57 da happy day


Brunetta e la protesta del PDL
A chi appare strana l'eliminazione di Brunetta, ed anzi addebita l'infedeltà al popolo leghista, vorrei portare alcune semplici riflessioni:
-Brunetta non è il re dei simpatici
-l'atteggiamento da sapientino e primo della classe non ha di certo giovato
-la storia politica di Brunetta non trasmette segnali di fedeltà e coerenza
-solo poche settimane fa, per districarsi da una diatriba con il Ministro Tremonti, Brunetta vantava una maggior competenza economica grazie alla sua cattedra economica contro una meno specialistica cattedra di giurista, argomento e metodi contrario ad ogni mentalità dei veneti.
-molti elettori veneti, incapaci di votare e sinistra, votano lega come voto di protesta contro la politica tradizionale ed il governo Berlusconi, rappresentato a VE proprio da Brunetta
Chi non capisce questo, (per 1° l'ex sind PD G. Destro), e che accusa il popolo leghista di infedeltà, mi riporta alla mente lo sfogo di un mio caro amico in occasione dell'incontro a PD fra confagricoltori e l'On. Gasparri.
L'onorevole era stato invitato per "ascoltare" i problemi, le perplessità, le paure degli agricotori. L'Onorevole invece ha speso il suo tempo a sensibilizzare gli elettori a premiare equamente PDL e lega per scongiurare tensioni e diatribe. Ancora una volta un polito, anzichè ascoltare i problemi dei lavorato, ha speso il suo tempo a vendere se stesso e le ragioni politiche, proprio con una categoria che in questo momento sta particolarmente soffrendo.
commento inviato il 30-03-2010 alle 22:53 da Stefano



Complimenti

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