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Martedì 6 Aprile 2010 / ultimo aggiornamento h 9:33
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Treviso. Gli evasori vanno a confessarsi:
«Ma poi mi offrono sconti senza fattura»
Il parroco di Paderno di Ponzano: «Il vescovo ha messo il dito
nella piaga: se pagassimo tutti le tasse, pagheremmo meno»
di Luigi Bignotti
TREVISO (6 aprile) - «Siamo stati abituati a considerare furbo chi non paga le tasse. Invece, soprattutto in questa fase di crisi, per ripartire occorre recuperare il senso della legalità». Il forte richiamo fatto in occasione della settimana santa dal vescovo, monsignor Gianfranco Agostino Gardin, trova entusiastici riscontri in don Aldo Danieli, parroco "volontario" di Paderno di Ponzano. «Sì, il vescovo mette il dito nella piaga di un problema serio parlando anche di emergenza educativa in quel contesto. Io sono un volontario perchè da 23 anni non percepisco nulla per la mia missione, lo ritengo un privilegio che il Signore mi concede grazie al fatto di aver insegnato nelle scuole per oltre 40 anni (prima al Pio X poi al Canova, ndr) e ricevere dunque la pensione che mi basta per vivere e su cui pago regolarmente tutte le tasse. Partiamo da lì: se tutti le pagassimo sarebbero certamente meno e potremmo così destinare risorse ad altre attività comprese, ovviamente, le opere caritatevoli che peraltro non sono tassate».
Ma i trevigiani sono evasori fiscali?
«Non più di altri, anche se da noi è più diffusa la piccola-media impresa e qualche artigiano o piccolo imprenditore dice che per sopravvivere deve fare qualche "evasione"».
Lo dicono in confessionale o a viso aperto?
«A me è capitato di confessare e assolvere miei fedeli anche per quel peccato, ma in realtà pochi fanno autocritica, nel senso che trovano sempre giustificazioni del tipo "le tasse mi soffocano", "ho già pagato questo e non ce la faccio"».
E nelle esperienze di vita?
«Inutile negare che spesso non solo gli artigiani, ma anche i professionisti dicono senza vergogna: "Vuol pagare 100 o le faccio 130 con la fattura?" anche i dentisti... È diventata prassi tentare il cliente con quello "sconto" cui è difficile resistere, ma che invece andrebbe rifiutato. A questo proposito lasciatemi ricordare un detto popolare oggi più che mai d’attualità: le chiese sono state costruite coe ciacole dei siori e i schei e el lavoro dei poareti. Pare sia così anche per le tasse».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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COMMENTI (1) Ordina Scrivi
Perchè li assolve?
Probabilmente ho capito male io, ma i "fedeli" di questo sacerdote adducono scuse e giustificazioni, quindi non sono pentiti.
E pertanto non vanno assolti perchè la loro confessione non è veritiera.
commento inviato il 06-04-2010 alle 09:25 da Pier
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