giovedì 15 aprile 2010

Il denaro ed il bisogno

Pur nella mia retriva e "maschilista" (nel senso stretto di conduzione virile delle cose), visione delle cose, ponendomi un qualcosa a considerare certe cose di denaro "facile", mi ritrovo, non certo per primo, alla risultanza che se pongo nelle mani del denaro a qualcuno, lo induco a scegliere...

Costui sceglierà, insomma, tra la facilità di soddisfare i suoi bisogni o l'energia e la fatica per soddisfarli, guadagnando gli stessi denari col lavoro (sempre che ce l'abbia).

La questione è: abbiamo i nostri bisogni uguali al nostro guadagno? Se sì, ci stiamo impegnando per il consumo degli introiti, se no... o ci indebitiamo o ce li procuriamo per vie traverse! Ma... c'è proprio bisogno di lavorare per soddisfare i nostri bisogni? Non potremmo andare su un'isoletta del Pacifico, di nostra proprietà, e nutrirci di cocco?

Guardiamo alle ns. necessità come "normalmente" ci sovvengono, e quindi come prospetticamente tendiamo a soddisfarle... Sono necessità reali o indotte dalla moda, dalle abitudini, dalla società? Va bene, la sobrietà non è attuale, ma chi afferma di quanto dobbiamo discostarcene, per soddisfare del tutto i ns. bisogni? O possiamo illimitatamente discortarcene, solo perchè è nostra volontà? ...In teoria, sì!

Nessun commento:

Posta un commento

Sarà data una risposta ai vostri commenti nel più breve tempo possibile.