venerdì 9 aprile 2010

A Cittadella, assalto a villa

Padova. Imprenditore e figlio sequestrati
per tre ore in casa, legati e rapinati
Assalto di professionisti a Cittadella: banditi armati di pistola
e vittime immobilizzate con nastro da pacchi. Allarme in ritardo



di Michelangelo Cecchetto
PADOVA (9 aprile) - "Soldi, oro, cassaforte". Queste le parole ripetute più volte dai tre rapinatori che si sono introdotti nell'abitazione dell'imprenditore edile Pierluigi Chiminazzo, 49 anni, in via Delle Pezze a Cittadella. In casa anche il figlio quattordicenne che al momento dell'assalto, martedì sera verso le 23, si trovava nel bagno al piano superiore. L’impresario era in salotto a guardare la tv, era da poco terminata la partita di Champions fra Barcellona e Arsenal.

Una bella abitazione, un giardino curato con a nord molta campagna. Da lì sono venuti i banditi, due molto più agili, il terzo descritto come impacciato. Facile scavalcare la recinzione. La porta di servizio della cucina era aperta, nessun ostacolo per introdursi nell’abitazione. Chiminazzo pensava allo scherzo del figlio nei primissimi istanti nei quali è stato bloccato alle spalle. Erano i due con il volto coperto da una calza. Con il nastro adesivo da pacchi gli hanno legato i polsi dietro la schiena, poi le caviglie. Da una tasca è spuntata una pistola, mai puntata contro, ma segno eloquente che se ci fosse stata ribellione il rischio era proprio quello di finire male.

Nessuna violenza nei confronti dell'imprenditore che ha preferito offrire la massima collaborazione. Impossibile del resto reagire. I tre malviventi sapevano che c'era una seconda persona. Immobilizzato il padrone di casa, hanno atteso che il figlio uscisse dal bagno. E hanno preso anche lui. Stessa sorte del padre: mani e piedi legati con il nastro adesivo, quindi steso sul suo letto. L'imprenditore ha detto loro dove teneva il denaro contante, ma che la cassaforte non ce l'aveva, che era la pura verità. Pur che non usassero violenza, soprattutto al figlio, ha offerto anche il suo orologio Rolex. Non l'hanno voluto. Forse troppo "caldo" per immetterlo nel mercato della ricettazione.

Con tutta calma per un'ora hanno letteralmente rovistato in ogni spazio della villetta. Si sono addirittura provati alcuni abiti di firma e giubbotti. Tre di questi, in pelle, li hanno portati via assieme ai soldi per un ammontare complessivo di 2500 euro. Constatato che la cassaforte non c'era e nemmeno altro di valore, hanno imbavagliato padre e figlio per impedire che urlando potessero allarmare i vicini. Li hanno trascinati in uno sgabuzzino al piano superiore, chiudendoli dentro a chiave.

L'imprenditore è riuscito a liberarsi i polsi. Poi ha liberato il figlio. Hanno faticato un po’ per uscire dall’angusta stanza. Con calci, pugni e spinte, sono riusciti a rompere la parte inferiore della porta. Il ragazzo è strisciato fuori ed ha liberato il papà. Fortunatamente non c'è stata violenza fisica. Erano circa le 2 del mattino. La denuncia ai carabinieri è stata fatta solo ieri mattina, verso le 10. Perchè così tante ore dopo? Perchè, secondo l’imprenditore, non sarebbe cambiato nulla, ormai quello che era successo era successo. Scelta senza dubbio un po' insolita in casi del genere. Le indagini si muovono a tutto campo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Invia Stampa
linkedin facebook digg mixx yahoo-buzz


COMMENTI (3) Ordina Scrivi

LA CACCIATA DAL PARADISO TERRESTRE
Avevamo uno dei paesi più belli al mondo ed abbiamo lasciato che "i nuovi barbari" (non solo stranieri!) lo distruggessero. Ora bisogna avere il coraggio di emigrare e di voltare pagina. Fra 43 anni e sei mesi faranno le riforme moltiplicando per 10 la capacità recettiva delle galere, ma la maggior parte di noi non ci sarà più e non potrà vedere la ripresa dei processi a Berlusconi & c., dopo il suo ritiro dalla politica.
commento inviato il 09-04-2010 alle 10:11 da LEBONSENS


Mah...
Certo che ce n' e' di gente strana. Dopo un ' avventura del genere, me ne vado a dormire e il giorno dopo, con molta calma, denuncio il fatto. Come fosse uno smarrimento di patente, o una querela contro il vicino che disturba.
Incredibile.
commento inviato il 09-04-2010 alle 09:38 da trolley



oramai l'italia
oramai l'italia non è piu' un paese sicuro, è diventata un paese del secondo mondo.
il centro/sud ha trascinato nel baratro anche il nord. chi ha la possibilità vada in svizzera.
commento inviato il 09-04-2010 alle 09:36 da pol





Inserisci un commento Nome:

Nessun commento:

Posta un commento

Sarà data una risposta ai vostri commenti nel più breve tempo possibile.