Polemica sui rifiuti, Zaia a Vendola:
dalla Puglia al Veneto 42mila tonnellate
Da Padova la replica: «Bugie, dal sud arriva materiale utile
per le aziende, noi spediamo immondizia indifferenziata»
VENEZIA (7 dicembre) - «Al presidente della Puglia, Vendola, io rispondo solo con un dato: noi importiamo dalla Puglia 42 mila tonnellate di rifiuti e ne esportiamo 21 mila. Quindi, abbiamo un margine ancora di 21 mila tonnellate».
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, replica così al presidente della Puglia che aveva annunciato che avrebbe bloccato i rifiuti provenienti dal Veneto, dopo il no di quest'ultima a quelli provenienti da Napoli e dalla Campania.
Per spiegare le ragioni del Veneto, Zaia porta le cifre riferite al 2008. Due anni fa sono giunti nella regione dalla Puglia 41.567 tonnellate di rifiuti, di cui 40.479 non pericolosi (prevalentemente ceneri leggere di carbone da centrali termoelettriche e rottami di ferro e acciaio) e 1.088 pericolosi. Il Veneto, viceversa, ha avviato in Puglia 22.197 tonnellate di rifiuti, dei quali 1.093 pericolosi e 21.104 non pericolosi. Il saldo, chiarisce Zaia, vede dunque un bilanciamento nelle due regioni dei rifiuti pericolosi, mentre per i non pericolosi il Veneto registra un import netto di 19.375 tonnellate.
Assessore di Padova replica a Zaia. Ad attaccare il governatore del Veneto sul caso rifiuti è Alessandro Zan, assessore all'ambiente del Comune di Padova: il governatore veneto «mente sapendo di mentire: non è vero che il Veneto accetta più rifiuti dalla Puglia di quanti non ne esporti in quella regione e in questo ha perfettamente ragione Nichi Vendola, governatore della Puglia: il Veneto manda in Puglia rifiuti solidi urbani e combustibile derivato da rifiuti, mentre importa dalla Puglia materiale differenziato come i metalli, utili per le acciaierie e altre imprese». «Dunque esporta rifiuti indifferenziati e importa dalla Puglia rifiuti differenziati - conclude -. Una bugia di Zaia grossa come una casa che prende in giro prima di tutto i veneti».
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