Pattugliamento italiano salta in aria: un alpino muore (fototesto: "Il Gazzettino")

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Lunedì 28 Febbraio 2011 / ultimo aggiornamento h 13:17



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Afghanistan, attacco a blindato italiano:
morto un alpino, quattro feriti gravi
Tornavano da missione umanitaria. Berlusconi: mi chiedo se
sforzo serva. La Russa: impegno non cambia. Idv: via subito




ROMA - Ancora vittime italiane in Afghanistan. Il tenente Massimo Ranzani, 36 anni, di Ferrara, è morto e altri quattro militari sono rimasti feriti in modo grave, nel corso di un pattugliamento nella zona di Shindand, nell'ovest dell'Afghanistan. I militari, del quinto Reggimento Alpini di Vipiteno, erano a bordo di un veicolo blindato Lince, il terzo di un convoglio, che è saltanto su un ordigno improvvisato (Ied).

I militari tornavano da operazione umanitaria. L'attacco è avvenuto alle 12.45 ora locale, a 25 chilometri a Nord di Shindand. La pattuglia stava rientrando da un'operazione di assistenza medica alla popolazione locale. I feriti sono stati portati all'ospedale militare (Role 2) della base Shaft di Shindand, sede del comando della Task force centre. Il tenente Ranzani era giunto in Afghanistan il 12 ottobre ed era alla sua seconda missione fuori area. Avrebbe compiuto 37 anni il 23 marzo.

«È un tormento, un calvario e tutte le volte ci si chiede se questo sacrificio che impegna il parlamento con voto unanime e tutto il popolo italiano ad essere lì in un paese ancora medioevale sia uno sforzo che andrà in porto», ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che poi ha sottolineato: «Dobbiamo andare avanti».

«La linea non cambia di fronte a un evento luttuoso. Le scelte si fanno a prescindere da questo, certo anche tenendo conto del sacrificio che queste scelte comprendono - ha osservato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa -. Mi sono posto l'imperativo personale di non commentare e non riaffermare qual è la posizione italiana sull'Afghanistan in occasione dei lutti. Ancora una volta i nostri ragazzi pagano un tributo di sangue altissimo con il loro impegno per liberare l'Afghanistan e consegnarlo alle legittime autorità, un prezzo tremendo alla volontà della comunità internazionale di contrastare con ogni mezzo il terrorismo. Mi inchino alla memoria di questo ragazzo che dolorosamente va ad aggiungersi a una lista troppo lunga che non possiamo e non vogliamo dimenticare».

«L'utilizzo di Ied, nonostante gli importanti progressi svolti da Isaf per contrastarne la minaccia - spiega una nota dell'esercito italiano - rappresenta una delle modalità di azione tra quelle utilizzate dagli "insurgent" e, nel 30percento dei casi, colpisce vittime civili. Le forze di sicurezza Isaf svolgono una continua attività per prevenire questo genere di minaccia al fine di migliorare le condizioni di sicurezza e garantire uno sviluppo sociale ed economico della regione».

Ripartono le polemiche, l'Idv: via subito. «Oggi è un giorno di lutto e di affetto verso i familiari del militare italiano ucciso. Da domani bisogna seriamente individuare un'exit strategy e andare via il più presto possibile dall'Afghanistan», ha dichiarato il presidente del gruppo Italia dei valori al Senato, Felice Belisario. «La brutta notizia di oggi - ha proseguito - conferma purtroppo quanto l'Idv va dicendo da tempo: la nostra missione in Afghanistan non è "di pace" ed è in conflitto con l'Art. 11 della Costituzione».

«Esprimo profondo cordoglio per gli ultimi fatti accaduti in Afghanistan e vicinanza alle famiglie dei militari coinvolti. Non è questo il momento delle polemiche ma quello dell'unità del paese e delle sue
istituzioni attorno alle forze armate», ha detto l'esponente del Pd, Enrico Letta.



Lunedì 28 Febbraio 2011 - 10:50 Ultimo aggiornamento: 12:44
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Sono presenti 15 COMMENTI ► VISUALIZZA TUTTI I COMMENTI Scrivi un commento

!!!
BASTA!!!!
commento inviato il 28-02-2011 alle 13:02 da nando


Avanti così
E' ora di tornare a casa, c'è bisogno di difendere i nostri confini, ora che l'Europa ci lascia soli in balia dell'assalto dell'islam. Forse qualcuno non ha ancora capito che tutte rivoluzioni sono manovrate con l'unico scopo di invadere,piano, piano, prima l'Italia e poi l'Europa intera. Questa inutile missione sta prosiugando le nostre, già scarse,risorse,senza tener conto di quante vite umane ci costa. Siamo, dopo, gli Stati Uniti lo Stato che ha più militari in giro per il mondo e poi tutti ci prendono a pesci in faccia! Incominciamo a fare seriamente politica estera, rimandiamo a casa loro delinquenti, clandestini, ecc. Noi andiamo a difendere lademocrazia in giro per il mondo e chi difende la nostra democrazia, chi difende noi cittadini dai soprusi perpretati ogni giorno nei nostri confronti. C'è ancora qualcuno che è convinto di vivere in uno stato Democratico! Guardatevi attorno, il nostro è l'unico paese al mondo dove i delinquenti hanno più diritti delle persone per bene. Da noi si guarda di più ai diritti dei Rom, degli Zingari, dei finti rifugiati politici, chi pensa ai nostri figli, ai nostri anziani, alle nostre famiglie, nessuno, noi siamo "intelligenti", abbiamo capito quanto è bello fare carità con i soldi degli altri, invero qualcuno l'ha capito e così non paga più le tasse!
commento inviato il 28-02-2011 alle 12:54 da nonnopiero


orco can......
Arturo, anna, klaus, gianni.........basta dire e scrivere caz... !
chi va in afganistan sa a cosa va incontro , se fosse per gente come voi in afganistan ci sarebbe una dittatura religiosa e non un pallido inizio di democrazia che i nostri ragazzi stanno tentando di far emergere con azioni di pace come quella che avevano appana concluso. Portare serenità ai bambini ed ai vecchi, portare la speranza che non ci siano integralisti come voi, che non ci siano bombe che distruggono la voglia di pace è quello che fanno i nostri ragazzi.
è vero, con questo sono troppi i nostri caduti ma è altrettanto vero che sono morti per portare democrazia dove questa parola non è conosciuta !
onore al tenente Massimo Ranzani, eroe di pace !
commento inviato il 28-02-2011 alle 12:46 da maurizio


Onoriamo e basta qesti nostri Alpini Ccaduti


(fototesto: "Il Gazzettino")