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Vicenza. Vuol sposare una marocchina:
«Ma prima deve convertirsi all'Islam»
Storace denuncia: il consolato del Marocco pretende che si
iscriva a una scuola e sostenga un esame, ma lui ha detto no




di Luca Pozza
VICENZA - Per sposare una ragazza marocchina di cui è innamorato è costretto a convertirsi all'Islam. A raccontare la storia di un vicentino è l'onorevole Francesco Storace, leader de "La Destra", che ha affrontato nel suo blog un problema interrazziale diffuso e già discusso in passato.

«C'è una storia incredibile che si svolge nel nostro Paese - scrive Storace - così tollerante verso l'altro e anche, diciamolo, un po' coglione. A Vicenza vive un giovane italiano come tanti, che però ha un desiderio che vorrebbe coronare. È il suo sogno d'amore, ama una ragazza marocchina che risiede in Spagna da 11 anni. Vogliono sposarsi in municipio, ma non possono. Il nostro codice civile, all'art. 116, impone la necessità di un nullaosta rilasciato dalle autorità dello Stato di origine, ma al Consolato del Marocco per ottenere questo documento chiedono che lui debba farsi musulmano. Per procedere, fermo restando che il ragazzo non ci pensa proprio, egli dovrebbe iscriversi ad una scuola per l'apprendimento dell'islam e sottoporsi ad un esame che certifichi la sua conversione».

«È vergognoso - conclude Storace - che per sposarsi in Italia con una straniera si debba passare all'islamismo".

Martedì 01 Marzo 2011 - 15:08 Ultimo aggiornamento: 16:21
© RIPRODUZIONE RISERVATA


Sono presenti 34 COMMENTI ► VISUALIZZA TUTTI I COMMENTI Scrivi un commento

L'islam è anticostituzionale
Vergognoso è che le donne italiane non scendano in strada a manifestare contro questa ideologia musulmana, fatta passare per religione. Quando se ne saranno accorte, sarà ormai tardi. La nostra costituzione garantisce sì la libertà di religione, ma non ideologie retrograde camuffate da religione. Occorre deportare tutti i musulmani il prima possibile, passate parola.
commento inviato il 01-03-2011 alle 21:59 da Dima


Dove sta la notizia? Se vogliono veramente sposarsi, faranno ricorso...
...come dice Roberto. Nessuno deve rinunciare alla sua religione per un matrimonio in Europa. Nel Nord Africa comunque, le cose si stanno evolvendo (In Tunisia non esiste la poligamia già dal 1956, mentre il Marocco si sta avviando lungo questa strada, anche se per via economica – imponendo l'obbligo di redditi molto alti, documentabili, per il marito che voglia più mogli, oltre al permesso della prima moglie).

Certo, la religione ancora interviene. Ma, del resto, mi pare che, per citare altri esempi, nemmeno un cattolico e un ortodosso si possono sposare in chiesa, uno dei due deve convertirsi al rito dell'altro. In Israele, invece, sono vietati da alcuni anni i matrimoni (civili) fra ebrei e non-ebrei...

Quindi, ordinaria amministrazione burocratica in queste faccende. Nulla che nessuno non sappia già, più o meno, all'inizio della relazione. Qualche difficoltà in più, magari, rende le cose ancora più interessanti che con "le donne e i buoi dei paesi tuoi"...

commento inviato il 01-03-2011 alle 21:47 da nessunonettuno


Un piccolo problema (per Roxy)
Mi sento in dovere di far presente al lettore in questione che il convertirsi al Cristianesimo esporrebbe la convertita a grossi rischi, nel suo Paese, se ci volesse o dovesse ritornare. L'abbandono della religione islamica (apostasia o "ridda") comporta automaticamente la pena capitale. Come dire che torni dopo il matrimonio nel tuo Paese a visitare i tuoi cari e invece trovi il boia che ti aspetta. Non deve essere una circostanza piacevole. Perdere la testa per un uomo è un modo di dire. In questi contesti si potrebbe constatare che corrisponde invece alla realtà.
commento inviato il 01-03-2011 alle 20:41 da Pippo


A tutti i commentatori.
Se la ragazza abiura l'Islam, *automaticamente* è condannata a morte per apostasia. E state certi che la sentenza verrà eseguita. Lui invece è maggiorenne e vaccinato per fare quel che vuole, con le conseguenze del caso (in primis farsi circoncidere con rito islamico, ovviamente).
Auguri agli sposini.