Altezza sopra il livello del mare: 3330 m nel 2007
Ubicazione: 37.734°N, 15.004°E
Superficie totale: 1200 chilometri quadrati
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L'Etna è il vulcano più grande dell'Europa e tra i vulcani più attivi del mondo. Le sue eruzioni avvengono sia in sommità, dove attualmente si trovano quattro crateri, sia dai fianchi, fino ad altezze di poche centinaia di metri sopra il livello del mare. L'attività sommitale può potrarsi per molti anni con poche interruzioni (p.es. 1955-1971; 1995-2001), e spesso caratterizza gli intervalli fra un'eruzione di fianco e un'altra. Tali intervalli possono durare da pochi mesi a più di 20 anni, anche se negli ultimi 40 anni l'intervallo medio fra le eruzioni di fianco è stato di circa 2 anni. La durata di un'eruzione di fianco può essere di poche ore, però in altri casi può superare un anno (1991-1993: 472 giorni; 2008-2009: 419 giorni).
I quattro crateri sommitali sono: la Voragine e la Bocca Nuova, che si sono formate all'interno del Cratere Centrale rispettivamente nel 1945 e 1968, il Cratere di Nord-Est, che esiste dal 1911 che è attualmente il punto più alto dell'Etna (3330 m), e infine il Cratere di Sud-Est, nato nel 1971, che recentemente è stato il più attivo dei quattro crateri. Questa configurazione contrasta notevolmente con quella di circa un secolo fa, quando in cima all'Etna si trovava il solo Cratere Centrale.
Fino a tempi recenti, l'Etna veniva considerato un vulcano prevalentemente effusivo, cioè caratterizzato soprattutto dall'emissione di colate laviche. Esse possono causare danni materiali ma non rappresentano una minaccia diretta per la vita delle 900 mila persone che vivono nelle zone potenzialmente a rischio. Tuttavia, studi recenti hanno rivelato che questo vulcano risulta capace di dar luogo anche ad una attività fortemente esplosiva, come l'eruzione pliniana del 122 A.C.. Più recentemente si è osservato, soprattutto dalla fine degli anni 70, un forte incremento di episodi eruttivi esplosivi soprattutto ai crateri sommitali. Questo si è dimostrato in modo notevole durante le eruzioni sommitali del 1995-2001, con circa 150 episodi di fontane di lava (anche conosciuti come parossismi), la maggior parte delle quali ha generato alte colonne di gas e cenere.
Le eruzioni di fianco del 2001 e del 2002-2003 evidenziano come anche questa tipologia di eruzione può generare significative quantità di materiale piroclastico (cenere, lapilli, bombe e blocchi). Diversamente dai parossismi sommitali, che di solito hanno durate massime di poche ore, le ricadute di materiale piroclastico durante eruzioni di fianco possono andare avanti per diverse settimane/mesi e causare problemi e disagi nelle zone popolate, oltre a rappresentare una seria minaccia per il traffico sia terrestre che aereo.
Al momento (estate 2011), l'Etna si trova in una nuova fase di attività eruttiva, che (fino al 9 luglio 2011) ha consistito in cinque forti ma brevi episodi eruttivi dal Cratere di Sud-Est, e una ripresa dell'attività stromboliana all'interno della Bocca Nuova.
La storia geologica del Monte Etna
Le eruzioni dell'Etna
Le eruzioni dell'Etna: l'impatto sul territorio
L'attività esplosiva dell'Etna
Rapporti settimanali ed altri aggiornamenti
Vista aerea dei crateri sommitali dell'Etna, 28 maggio 2008. In alto al centro, il Cratere Centrale dentro il quale si trovano la Voragine e la Bocca Nuova, ormai quasi completamente unite in un unica grande depressione. A destra, il Cratere di Nord-Est in forte degassazione, e a sinistra, il Cratere di Sud-Est parzialmente coperto da depositi di zolfo. La frattura visibile in basso a destra è la parte alta della fessura eruttiva del 13 maggio 2008. Foto di Stefano Branca
Alcuni dei più di 300 crateri di fianco dell'Etna, sul versante orientale del vulcano poco dopo l'alba del 5 novembre 2006. In primo piano i due conetti (Monti De Fiore) formatisi durante l'eruzione di gennaio-marzo 1974, al centro il Monte Nuovo (eruzione 1763) e nello sfondo il Monte Lepre, di età possibilmente medievale. Foto di Boris Behncke
La bocca incandescente alla base orientale del cono del Cratere di Sud-Est, vista da Trecastagni (versante sud-orientale) la sera del 9 Gennaio 2010. La stessa bocca ha prodotto delle emissioni di cenere nel pomeriggio dell'8 Aprile 2010. Foto di Boris Behncke
Eruzione di fianco del 2008-2009. Colata di lava nella parte occidentale della Valle del Bove ed emissione di cenere dalle bocche eruttive poste a circa 2800 m sul versante orientale. Dietro la nube di cenere si intravede il cono del Cratere di Sud-Est; a destra i Pizzi Deneri. Vista da Monte Zoccolaro (orlo meridionale della Valle del Bove), 19 Luglio 2008. Foto di Boris Behncke
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