
Nome Coca-Cola
Categoria soft drink
Marca The Coca-Cola Company
Ingredienti
Acqua
Zucchero
Anidride carbonica
Acido ortofosforico
Caramello
Caffeina
Semi di cola
foglie di coca decocainizzate
Valori Nutrizionali medi in 100 g
Valore energetico 37 kcal / 154.88 kJ
Proteine 0.07 g
Carboidrati 9.56 g
Di cui zuccheri 8.97 g
Grassi 0.02 g
Di cui saturi 0 g
Sito coca-cola.it
La Coca-Cola (anche nota come Coke soprattutto negli Stati Uniti) è una bevanda industriale analcolica di tipo soft drink, alla quale il 4-metilimidazolo che vi è contenuto conferisce un colore scuro.
La bibita deve il suo nome al fatto che nella sua ricetta sono impiegati, tra le altre sostanze, estratti provenienti dalle noci di cola ed estratti dalle foglie della pianta di coca, questi ultimi privati delle sostanze (alcaloidi) psicotrope.
Con lo stesso nome viene spesso indicata anche la casa produttrice della bevanda, The Coca-Cola Company.
Indice [nascondi]
1 Storia del prodotto
1.1 Logo
1.2 Design del contenitore
1.3 Slogan pubblicitari
2 Produzione
3 Composizione
4 Critiche
5 Curiosità
5.1 Danni alla salute
5.2 Igiene nei processi produttivi
5.2.1 Maxi risarcimento in India
6 Altre informazioni
6.1 Efficacia spermicida
7 Note
8 Bibliografia
9 Voci correlate
10 Altri progetti
11 Collegamenti esterni
Storia del prodotto [modifica]
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Manifesto pubblicitario della fine dell'Ottocento.
La "Coca-Cola" fu inventata dal farmacista statunitense John Stith Pemberton l'8 maggio 1886 ad Atlanta, inizialmente come rimedio per il mal di testa. Il primo nome che venne dato alla bevanda fu "Pemberton's French Wine Coca". Quella di Pemberton era una variazione del cosiddetto "vino di coca" (o Vin Mariani), una miscela di vino e foglie di coca che aveva avuto largo successo in Europa quando era stata creata dal farmacista còrso Angelo Mariani. All'alcol venne in seguito sostituito un estratto delle noci di cola, una pianta tropicale reputata non dannosa per la salute. Dall'uso combinato dei due ingredienti principali, la coca e la cola, la bibita acquisì il nome attuale. Quando anche la coca venne bandita (dalla pianta si estrae infatti la cocaina), venne scartato l'alcaloide dagli estratti dalle foglie di coca, mentre la cola (in noci) continuò a essere utilizzata come cocaina.
Nonostante la scoperta, Pemberton accumulò forti debiti e per 2.300 dollari vendette formula e diritti della Coca-Cola ad Asa Candler, uomo d'affari che aveva intuito il potenziale della bevanda e compreso l'importanza della pubblicità per diffonderla e per sbaragliare la concorrenza.
Dopo la quotazione in borsa dell'azienda nel 1919, la Coca-Cola iniziò la sua diffusione mondiale negli anni venti, trasformandosi in un 'business' di grandi dimensioni, gestito dalla The Coca-Cola Company con sede a New York, e che comprende ulteriori bibite (meglio note col nome di bevande gassate) quali la Fanta, la Sprite e altre.
Nel 1927 la Coca-Cola viene importata anche in Italia. Nel 1960 comparve la prima Coca-Cola in lattina, mentre nel 1980 anche quella in bottiglia PET.
La bibita è disponibile nella maggioranza dei luoghi di ristorazione del mondo, ed è la bevanda per eccellenza nei fast-food.
Il marchio è stato più volte indicato da numerose ricerche come il più conosciuto al mondo.[1] La maggior rivale della Coca-Cola è la Pepsi, ma ne esistono moltissime imitazioni.
La Coca-Cola vanta diversi luoghi legati interamente al marchio, tra i quali un museo ad Atlanta, sede della compagnia, e alcuni negozi di merchandising, i World of Coca-Cola di New York e Las Vegas.
Logo [modifica]
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Logo Coca-Cola
Il celebre logo della Coca-Cola fu creato con scarsa attenzione nel 1886 dal contabile dell'azienda, Frank Mason Robinson, che fece solo alcuni piccoli ritocchi alla scritta, utilizzando come base il carattere Spencerian Script, che in quel tempo, negli Stati Uniti era fra i più comuni e utilizzati. Si lega a questo logo una leggenda metropolitana che si è diffusa piuttosto rapidamente nel mondo: sembra che osservando la scritta Coca-Cola allo specchio sia possibile interpretare l'immagine come una frase in lingua araba che recherebbe un messaggio contro la cultura islamica, "No a Maometto, No alla Mecca".[senza fonte] In realtà è improbabile che al momento della creazione di questo logo, quando ancora non esisteva la multinazionale The Coca-Cola Company e nessuno si sarebbe aspettato il successo a livello mondiale che la bevanda avrebbe riscosso, si pensasse di inserire un simile messaggio all'interno del celebre logo. Anche il Grand Mufti Sheik Nasser Farid Wassel, importante figura religiosa egiziana, ha commentato questi fatti facendo notare come questo marchio fu scritto in caratteri latini e non arabici più di un secolo fa; è dunque una voce che ha soltanto danneggiato la multinazionale, con un forte calo delle vendite registrato in alcuni paesi islamici.
Per il 100º anniversario della Coca-Cola, nel 1986 è stato creato in Cile, sul fianco di una montagna, il più grande logo Coca-Cola del mondo. Sono state utilizzate circa 70 000 bottiglie di Coca-Cola e la scritta risulta di circa 30 per 120 metri.
Design del contenitore [modifica]
Prototipo
La Coca-Cola è famosa per i particolari contenitori che la rendono facilmente distinguibile rispetto alle altre confezioni di bevande analcoliche; in particolare, le frequenti variazioni promozionali nella decorazione delle lattine in presenza di eventi, quali il Natale o eventi sponsorizzati dalla bevanda, hanno reso queste ultime oggetto di collezionismo. Le bottiglie contour, comparse nel 1916, hanno una forma particolare con marchio registrato, probabilmente ispirata alle curve anatomiche dell'attrice Mae West che indossava il particolare abito aderente detto hobble skirt[2].
Il design del prototipo è stato ideato nel 1915 da Earl R. Dean, della Root Glass Company di Terre Haute, Indiana, che potrebbero essersi ispirati alla forma di un baccello di cacao.[3] Il prototipo venne scartato perché inadatto alle macchine imbottigliatrici; tuttavia ispirò le forme della bottiglia definitiva che entrò in produzione nel 1916. Bottiglie similari, prima in vetro e poi in PET, sono state utilizzate anche dalla concorrente Pepsi, ma dalla forma significativamente diversa per non violare il copyright della The Coca-Cola Corporation.
La forma della famosa bottiglia di Coca Cola viene frequentemente utilizzata per descrivere la parte posteriore della carrozzeria di una vettura di Formula 1 che, vista dall'alto, assomiglia appunto alla famosa bottiglia.
Slogan pubblicitari [modifica]
Agenzia pubblicitaria storica della Coca Cola è stata la D'Arcy, che ne curò la pubblicità dal 1906 al 1954 e che ebbe l'idea di impiegare Babbo Natale come testimonial natalizio a partire dal 1931.[4]
1886 Drink Coca-Cola
1904 Delicious and refreshing
1905 Coca-Cola revives and sustains
1906 Great National Temperence Beverage
1908 Good To The Last Drop
1917 Three Million a Day
1920 Drink Coca-Cola With Soda, The hit That Saves The Day
1922 Thirst Knows no season
1923 Refresh Yourself, There's Nothing Like It When You're Thirsty
1924 Pause and Refresh Yourself
1925 Six million a day
1926 Stop At The Red Sign
1927 Around the corner from everywhere
1928 A Pure Drink Of Natural Flavors
1929 The pause that refreshes
1930 Meet Me At The Soda Fountain
1932 Ice cold sunshine
1932 The Drink That Makes Pause Refreshing
1934 When It's Hard To Get Started, Start With A Coca-Cola
1935 All Trails Lead To Ice-Cold Coca-Cola
1936 Get The Feel Of Wholesome Refreshment
1937 Stop For A Pause...Go Refreshed
1938 The best friend thirst ever had
1938 Anytime Is The Right Time To Pause and Refresh, Pure As Sunlight
1939 Thirst Stops Here. Makes Travel More Pleasant
1940 The Package That Gets A Welcome At Home
1941 A Stop That Belongs On Your Daily Timetable
1942 The only thing like Coca-Cola is Coca-Cola itself. It's the real thing
1942 Wherever you are, whatever you do, whereever you may be, when you think of refreshment, think of ice-cold Coca-Cola
1943 A Taste All It's Own
1944 High Sign Of Friendship
1945 Coke Means Coca-Cola
1947 Relax With The Pause That Refreshes
1948 Where there is Coke there is hospitality
1949 Along The Highway To Anywhere
1950 Help Yourself To Refreshment
1951 Good Food And Coca-Cola Just Naturally Go Together
1952 Coke Follows Thirst Everythere
1953 Dependable As Sunshine
1954 For People On The Go
1955 Americans Prefer Taste
1956 Feel The Différence, Makes Good Things Taste Better
1957 Sign of good taste
1958 Refreshment The Whole World Prefers
1959 Relax Refreshed With Ice-Cold Coca-Cola
1959 Make It The Real Meal
1960 Relax With A Coke, Revive With A Coke
1961 Coke And Food
1962 Enjoy That Refreshing New Feeling
1963 Things go better with Coke
1964 You'll Go Better Refreshed
1965 Something More Than A Soft Drink
1966 Coke... After Coke... After Coke
1970 It's the real thing
1971 I'd like to buy the world a Coke
1975 Look up America
1976 Coke adds life
1979 Have a Coke and a smile
1982 Coke is it!
1985 We've got a Taste for You (Coca-Cola and Coca-Cola classic) America's Real Choice world a Coke
1985 New Coke, The Best Just Got Better!
1986 Catch the wave (Coca-Cola) Red White & You (Coca-Cola classic)
1987 Can't Beat the Feeling
1988 Can't beat the Real Thing
1993 Sempre Coca Cola (Always Coca-Cola)
2000 Enjoy Coca-Cola
2001 Life tastes good
2003 Coca-Cola Real
2005 Coke Light, Have a great break
2006 Taste the Coke side of life
2006 Great taste, Zero sugar
2007 Make every drop count
2008 Vivi il lato Coca Cola della vita (Welcome to the Coca-Cola side of life)
2009 Stappa la felicità (Open Happiness)
2009 Vivi la musica e accendi l'estate
2009 The impossible made possible
2010 Buon appetito con Coca-Cola
Produzione [modifica]
Vecchio portabevande prodotto dalla Coca-Cola
Le foglie della qualità Eritroxylum novogranatense, coltivate legalmente in Perù, sono poi esportate in New Jersey, dove la Stephan Chemical Company, sotto l'egida della DEA, l'ente antinarcotici statunitense, provvede a ottenere l'estratto aromatico privo della componente allucinogena, la cui produzione è interamente acquistata dalla The Coca-Cola Company;[5] si tratterebbe dell'aroma denominato "7X" (o anche merchandise #7, ossia "aroma numero 7"), su cui l'azienda ha sempre mantenuto il più stretto riserbo. Comunque sia, la ricetta completa (e neanche la ricetta in parte) della Coca-Cola non è mai stata rivelata in modo ufficiale. È sicuramente cambiata più volte nel tempo, per allinearsi alle legislazioni nazionali dei vari paesi in cui viene prodotta e/o commercializzata; la formula viene quindi modificata in base al progresso di società e cultura, non esente da operazioni di cost saving, a partire dagli anni novanta.
La formula originale e segreta 7x della Coca-Cola, a quanto pare selezionata dai libri di formule del suo inventore, John S. Pemberton, contiene i seguenti ingredienti fondamentali per ogni gallone (4,546 litri): 2.400 gr di zucchero in sufficiente acqua per scioglierlo, 37 gr di caramello, 3,1 gr caffeina, 11 gr di acido fosforico, 1,1 gr di foglie di coca descocainizzate e 0,37 gr di noci di cola. Le istruzioni dicevano di mettere in ammollo le foglie di coca e le noci di cola in 22 gr di alcol al 20%, dopo di che filtrare e aggregare il liquido allo sciroppo. Dopo aggiungere: 30 gr di succo di lime, 19 gr di glicerina, 1,5 gr di estratto di vaniglia, 0,47 gr di essenza di arancia, 0,88 gr di essenza di limone, 0,07 gr di essenza di noce moscata, 0,20 gr di essenza di casi (cannella della Cina), una pizzico di essenza di coriandolo, un pizzico di essenza ricavata dai fiori d’arancio e 0,27 gr di essenza di lime. Per fabbricarla mescolare 4,9 gr. di alcol 95%, aggiungere 2,7 gr d’acqua e lasciar riposare 24 ore a 60 gradi Fahrenheit perché si separi lo strato torbido. Successivamente si filtra la parte chiara del liquido e si aggrega allo sciroppo. Aggiungere sufficiente acqua per preparare un gallone di sciroppo. Infine si mescola un’oncia di sciroppo con acqua carbonata per preparare 6,5 once di bibita.
Composizione [modifica]
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Negozio World of Coca-Cola a Las Vegas
La composizione viene indicata sull'etichetta della bevanda. Gli ingredienti sono elencati in ordine di peso, tuttavia la Coca Cola Company, come la maggior parte delle aziende alimentari, non ha reso pubbliche le proporzioni esatte degli ingredienti né la ricetta.
Acqua
Anidride carbonica
Zucchero (solitamente sciroppo di glucosio, ma diversi dolcificanti possono essere utilizzati nelle versioni dietetiche o in altre)
Caramello (ha la funzione di colorante alimentare)
Acido fosforico
Aromi naturali
Caffeina 100 mg/l[6] (quantità variabile in versioni dietetiche o altre)
Una bevanda molto simile alla coca cola può essere ottenuta in casa[7][8].
Critiche [modifica]
Pacco da sei bottiglie di Coca-Cola
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La Coca-Cola è stata oggetto nel tempo di critiche di vario genere. Le principali hanno per oggetto danni alla salute e il mancato rispetto di norme igieniche nelle fasi produttive;
I critici della Coca Cola sono a volte accusati di muoversi da posizioni ideologiche secondo logiche anti-imperialistiche e anti-globalizzazione.
Curiosità [modifica]
Inizialmente la Coca-Cola era di colore verde, ma in seguito alla bevanda fu aggiunto il caramello, che le conferisce il colore scuro.
La Coca-Cola Company è famosa anche per aver dato il caratteristico colore rosso al costume di Babbo Natale che inizialmente era verde. Sarebbe divenuto rosso solo dopo che, negli anni '30, l'azienda lo usò per la sua pubblicità natalizia, e lo vestì in bianco e rosso, come appunto la scritta della sua famosa bibita[9]. Questa teoria non è però da ritenersi corretta siccome storicamente la Coca-Cola non fu la prima ad usare la figura moderna di Babbo Natale nelle sue pubblicità, ma venne preceduta in questo dalla White Rock Beverages per la vendita di acqua minerale nel 1915 e per la vendita di ginger ale nel 1923. Ancor prima di queste pubblicità, la figura di Babbo Natale apparve vestita di rosso e bianco in alcune copertine della rivista Puck nei primi anni del ventesimo secolo.
Lo slogan di una delle prime campagne Coca-Cola era La pausa che rinfresca; in Giappone dovette essere cambiato in Il momento che rinfresca poiché a Tokyo il concetto di pausa ha un valore negativo.
Il semplice sciroppo di Coca-Cola era venduto come medicinale nelle drogherie in tutta l'America e può ancora essere acquistato in alcune farmacie di Atlanta al prezzo di 1 $ per oncia.
Negli anni sessanta i Beatles accettarono di diventare testimonial della Coca-Cola: si giunse quasi a firmare un contratto per fargli cantare le pubblicità, ma il prezzo richiesto sembrò troppo alto e Woodruff (l'allora presidente della The Coca-Cola Company) mandò tutto a monte.
Dopo l'espressione americana "OK", "Coca-Cola" è la parola più conosciuta nel mondo.
Danni alla salute [modifica]
La Coca-Cola è stata accusata di provocare danni alla salute anche perché, fra i suoi ingredienti, figurano la caffeina ed elevate quantità di zucchero. A causa delle forti dosi di caffeina e di zuccheri semplici, è una bevanda eccitante e molto calorica. L'azienda si difende affermando che la quantità di zuccheri semplici che contiene il suo prodotto è paragonabile a quella di succhi di frutta o altre bevande estive.
Nella versione light, come nella maggior parte delle bevande "senza zucchero" commercializzate, viene usato come dolcificante alternativo l'aspartame, sostanza che, secondo alcuni studi, sarebbe potenzialmente tossica o cancerogena[10]. Inoltre, la miscela di acido fosforico e aspartame è ritenuta fonte di effetti dannosi sul sistema nervoso. La Coca-Cola contiene acido fosforico in una concentrazione di 325 mg/l, che le conferisce una certa corrosività: avendo un valore di pH di circa 2,4 è compreso tra quello dell'acido gastrico (pH 1,5) e quello dell'aceto (pH 3,0); inoltre l'acido fosforico lega il calcio, il magnesio e lo zinco nell'intestino diminuendone così il loro assorbimento; in particolare si rischia un'eccessiva perdita di calcio, in quanto vi è anche un'aumentata escrezione urinaria dovuta alle elevate dosi di zucchero presenti nella bevanda. Infine, si sospetta che la bevanda possa creare effetti di dipendenza, dubbio che la The Coca-Cola Company stessa non ha mai contribuito a sciogliere, avendo sempre mantenuto il riserbo sull'elenco degli ingredienti appellandosi al diritto di protezione del segreto industriale. Tra le motivazioni addotte dell'azienda, quella che gli ingredienti sono già per legge presenti in etichetta, anche se non è resa pubblica dal momento che la legge non lo richiede, l'esatta composizione delle sostanze aromatizzanti che vengono invece comprese sotto la generica indicazione di legge di "aromi naturali".
Nel maggio 2006 lo stato della California ha accusato la The Coca-Cola Company di aver importato dal Messico e distribuito per almeno quattro anni bottiglie con alto contenuto di piombo nella vernice delle etichette.[11] L'azienda ha respinto le accuse, a differenza della Pepsi, che a un'accusa analoga risalente ad alcune settimane prima preferì pagare una multa da 2,25 milioni di dollari e ritirare dal mercato le confezioni sospette.
Igiene nei processi produttivi [modifica]
La The Coca-Cola Company è stata accusata di non osservare standard produttivi adeguati alla salvaguardia della salute dei consumatori e dei lavoratori. In particolar modo, in India la Coca-Cola ha subìto numerosi boicottaggi e proteste a causa della condizione degli stabilimenti locali, ritenuti scarsamente igienici, e alla presunta inosservanza della tutela dell'ambiente.
In India, nel 1970, la Coca-Cola fu bandita poiché la Compagnia si rifiutava di rendere pubblica la lista degli ingredienti della propria bevanda. La messa al bando proseguì fino al 1993. Successivamente, in seguito a uno studio condotto dal Center for Science and the Environment (CSE) (laboratorio scientifico indipendente a Nuova Delhi) che rivelò la presenza in Coca-Cola e Pepsi di residui di pericolosi pesticidi in concentrazioni fino a trenta volte maggiori dei limiti stabiliti dalle norme indiane ed europee; il 7 dicembre 2004 la Suprema Corte dell'India impose alle multinazionali l'obbligo di apporre su tutte le confezioni un'etichetta recante l'attestazione di pericolo per i consumatori[12].
Maxi risarcimento in India [modifica]
A seguito della denuncia dell'associazione indiana Mayilamma, la Compagnia è stata condannata a pagare un maxi risarcimento di 352 milioni di euro per inquinamento ambientale, danni alla falda acquifera nel villaggio di Plachimada,nel distretto di Palakkad, nello Stato del Kerala.[13] [14]
Lo stabilimento, aperto nel 2000, attingeva acqua potabile dai pozzi della zona, arrivando ad assorbire un milione e mezzo di litri da sei pozzi lasciando a secco la popolazione locale. L'accusa era, per Coca-Cola, di non applicare il trattamento dei reflui industriali dello stabilimento ma, al contrario, di vendere gli stessi reflui agli agricoltori spacciandoli per compost agricolo: esso conteneva metalli pesanti come il piombo, il cadmio e il cromo.
Nel 2003 il consiglio del piccolo villaggio non rinnovò la concessione allo stabilimento e, perciò, Coca-Cola fece ricorso innescando una battaglia legale durata sette anni e conclusasi con un’inchiesta di una commissione statale che ha accertato le colpe della Compagnia, la quale dovrà risarcire i danni.[15]
Altre informazioni [modifica]
Efficacia spermicida [modifica]
Alla 18ª edizione degli IG Nobel, l'annuale cerimonia dedicata alla scienza più bizzarra istituita nel mondo scientifico, tenuta dalla rivista "Annals of Improbable Research" presso l'università statunitense di Harvard, il riconoscimento per la chimica 2008, consegnato da William Lipscomb (premio Nobel per la Chimica nel 1976) è andato a due gruppi di ricerca, il primo statunitense e l'altro di Taiwan, che hanno cercato di capire se la Coca-Cola fosse un efficace spermicida. Cosa singolare, nel mondo scientifico, i due gruppi hanno ottenuto e dimostrato risultati diametralmente opposti[16].
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