Verso te. LA MORTE SERENA

Proviamo a confidarci liberamente? Vi dirò senz'altro che rivorrei parlare della morte!! Argomento terribile, o almeno preoccupante, no?, dal momento che, a causa della morte, lasciamo tutto e finiamo in un loculo, al meglio. Come sempre, non farò citazioni, perchè non ne sono in grado; l'argomento è troppo oscuro, potremmo tuttalpiù riportare, riuscendoci!, dei pensieri illustri o dei componimenti letterari sull'oscurità delle tenebre. Ma anche sulla luminosità del Paradiso.... (Non lo faremo). Se non credessimo, se non avessimo la Speranza in un Mondo migliore, dell'avvenire oltre la morte, non saremmo cristiani. Proprio Gesù, con la sua Resurrezione, ha vinto la morte. E ha stabilito personalmente la più grande ed autentica delle rivoluzioni: la promessa di un futuro senza difetti e di beatitudine. Costruendo questo futuro nuovo coi meriti, fin da qui, della gente che da Lui ha preso il nome: i cristiani. Con questo termine, non vorrei fare il selettivo tra gli uomini e le donne - anche perchè è solo il Signore che, alla fine, decide - considerando i non-cristiani... In teoria, chiunque potrebbe "acquistarsi", è un modo di dire, il passaporto per il Cielo. Se l'uomo/donna qualunque si meritassero, alla fine dei loro giorni, questo Regno dei Cieli, dovrebbero aver seguito i Comandamenti come gli altri.... sarebbero, lo stesso, degli uomini di Dio; non praticanti, nè dei Fedeli... ma Osservanti della Legge di Dio come gli altri cristiani. Ma, allora, tanto varrebbe concretizzare la cristianità, no? ...Era un giochetto di parole, perchè bisognerebbe impegnarsi con Fede, nel senso che il Cristianesimo esiste, e non è una non-religione! Gesù ha narrato la parabola del buon pastore. Ora, le pecore, senza guida, si smarriscono e perciò è importante non affidarsi solo a se stessi. Quindi, con la morte poniamo fine al passaggio terreno e cominciamo - almeno ci contiamo tutti! - la Vita che Dio realizza per noi, nello spirito. Per un cristiano, la morte non è disperazione, è l'attesa di vedere Dio, è la rassegnazione che, anche per lui, come per Cristo, tutto sta per compiersi... pure per lui, che pure ha portato la propria croce per tutta la vita. Una vita, dunque, con Speranza cristiana, suffragata dalle Scritture, che anticipano la venuta del Regno di Dio. La morte potrebbe arrivarci inaspettata o tra le sofferenze, è vero, ma il Paradiso è "alla fine di un sentiero impervio e stretto", alla fine di ogni nostra esistenza: ci è richiesta una prova di costanza. Il Signore Iddio tutto vede e a tutto provvede, "pure dà l'acqua alle piante e la casa agli uccelli", e non ci lascerà sotto terra... Guardate che questo nostro Dio è grande grande grande e voler fare senza di Lui è da imprevvidi, andremmo in una voragine senza fondo!! Enio8

S. Giuliano - Necropoli Etrusca

Tomba di padre e figlio, Saqqara, Egitto

Commemorazione dei defunti del 2 novembre.