"Sanguanèa": = viscia (pron. vis-cia) = stròppa: brevi ramoscelli elastici, che venivano agitati in aria (da qua il termine "viscia" = sibilo), per scudisciare eventuali ladruncoli.
"Goeosèsso": golosità.
"Rabaltacaretèi": impiastro, improvvido.
"Petòn": impiastricciatura.
"Becàrse": punzecchiarsi (anche in senso fig.).
"Panteàre": alzare le ciabatte, farle cadere e strusciarle.
"Palpo": palpazione.
"Peàre": sbucciare.
"Guaìvo": progressivo.
"Màto": pazzo.
"Saràre": chiudere.
"Vèrsare": aprire.
"Sventoeàrse": esporsi al vento.
"Portàre": tifare (per).
"(de) Picandoeòn": a penzoloni.
"Sonèra): sonnolenza.
"Sgaèmbro": zoppo, sconnesso.
"Incalmà": innestato.
"Raseghìn": raucedine.
"Brùseghìn": astio.
"Sbereghìn": petulante.
"Ràntega": catarro.
"Schivanèe": zig-zag velocissime.
"Muinàre": macchinare.
"Pissàre": minzionare.
"Soèta": civetta.
"Soèta": soletta.
"Saèta": saetta.
"Tiràre": incassare, riscuotere, intascare.
"Canòpia": nasone.
"Ombròso": sospettoso.
"Tòre(-rsi): prendere (prendersi).
"Baùco": tonto.
"Baucòn (andare de baucòn): giricchiare per le vie da tonto.
"Desbaucàrse": rinsavirsi dalla stupidità.
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