Linnaeus, 1758
Caratteri meristici - Pinna dorsale: II - IV; 10 - 14. Pinna anale: I; 8 - 10. Vertebre: 29 - 33. (da Fishbase)
Note sui caratteri meristici - La restrizione del nome G. aculeatus alle popolazioni armate di scudi dermici è stata discussa da Miller & Hubbs (1969: 66). Questi fanno giustamente notare la natura composita della specie descritta da Linneo. Il naturalista finnico utilizzò materiale proveniente da tre gruppi corrispondenti a G. aculeatus, G. gymnurus e G. hologymnus. I dati presenti su Fishbase e quelli di molti altri autori sono risultato della somma dei caratteri morfologici delle popolazioni descritte da Linneo, pertanto non si possono considerare validi.
Descrizione - Corpo allungato, robusto, a sezione trasversale ellittica. Testa relativamente grande, con muso corto ed appuntito. Mascella inferiore prominente. Bocca in posizione terminale, con apertura rivolta verso l'alto. Entrambe le mascelle provviste di denti piccoli ed acuminati. Membrane branchiosteghe unite all'istmo. Corpo privo di squame e rivestimento di placche ossee sui fianchi. Tronco e peduncolo caudale coperti da una serie completa di 29 - 35 scudi ossei dal bordo posteriore seghettato. Su ogni lato del peduncolo caudale gli scudi formano una carena. Gli scudi possono mancare dalla parte posteriore del tronco in esemplari ibridi (G. aculeatus x G. gymnurus) ed in alcune popolazioni isolate nel nord est dell'Europa. Peduncolo caudale sottile. Da 2 a 4 spine erettili davanti alla pinna dorsale. Pinna anale contrapposta alla dorsale. Pinna caudale a forma triangolare con bordo quasi diritto. Colorazione di fondo della livrea verde scuro sul dorso, progressivamente più chiara sui fianchi procedendo verso il ventre biancastro. Su dorso e fianchi possono essere presenti varie macchie e strisce scure. Tutta la livrea presenta marcati riflessi argentei. Le popolazioni residenti in mare hanno generalmente dorso bluastro e fianchi argentei.
Dimorfismo sessuale - Nel periodo della frega i maschi assumono livrea nuziale, il ventre e la parte inferiore della testa acquistano una colorazione di colore rosso vivo, l'iride diviene color azzurro.
Habitat e abitudini - La specie, eurialina, costituisce popolazioni che vivono perennemente in acqua dolce ed altre anadrome, ossia che risalgono dal mare per la riproduzione. L'habitat tipico dello spinarello è costituito da acque ferme o a corrente lentissima, di scarsa profondità, fresche e limpide, con fondali sabbiosi e ricchi di vegetazione. Abita il corso medio dei principali fiumi e i laghi con buona trasparenza dell'acqua, ma è frequente anche nelle foci dei fiumi, dove vive ai margini delle sacche salmastre e nei canali. Lo spinarello, di indole gregaria, nelle acque dolci forma branchi di qualche decina di individui che stazionano nei sottoriva, specialmente nei pressi di canneti, mentre lungo le coste marine si raduna a formare branchi molto più numerosi.
Alimentazione - Lo spinarello, ha abitudini alimentari spiccatamente carnivore, è un attivo predatore di piccoli pesci e d’invertebrati planctonici e di fondo. Nella sua dieta rientrano piccoli gasteropodi, larve di zanzara, crostacei, uova di pesci e avannotti, ivi compresi quelli della propria specie e, talvolta, anche detrito organico.
Riproduzione - Lo spinarello raggiunge la maturità sessuale precocemente, alla fine del primo anno di vita. La specie, che si riproduce da aprile a luglio, si distingue per un comportamento riproduttivo molto interessante, caratterizzato da cure parentali particolarmente complesse. Il maschio è territoriale e non tollera la vicinanza d’altri esemplari dello stesso sesso. Una volta scelto il luogo adatto, il maschio fabbrica un nido sferoidale, formato da materiali vegetali uniti con un secreto prodotto dai reni dell'animale. La deposizione è preceduta da un rituale di corteggiamento, che è condotto dal maschio per indurre la femmina ad entrate nel nido e a deporre le uova. Ogni femmina emette da 100 a 400 uova, del diametro di circa 1 - 1,9 mm, che schiudono dopo 10 - 15 giorni. Alla nascita gli avannotti misurano da 2 a 4,5 mm. Per tutto il periodo d’incubazione il maschio sorveglia ed accudisce le uova e poi continua ad esercitare la sua tutela sugli avannotti per la durata di circa una decina di giorni dopo la loro nascita.
Gasterosteus aculeatus
Accrescimento e resilienza - Tempo minimo di raddoppiamento della popolazione, alto: meno di 15 mesi (K = 0.6 - 1.8; tm = 1; tmax = 4; Fec = 80). Le femmine di spinarello non superano la lunghezza di 12 cm circa, mentre i maschi sono sensibilmente più piccoli. La durata del ciclo vitale è di 2 - 4 anni.
Predatori, parassiti e malattie - Tra i parassiti ci sono diverse specie di Gyrodactylus, Schistocephalus, Ligula, Echinorhynchus, Argulus. I princiali predatori sono rappresentati da pesci ed uccelli ittiofagi.
Status della specie - Anche se nel complesso la consistenza delle popolazioni sembra in contrazione, lo spinarello è accora discretamente diffuso in quasi tutto il suo areale di distribuzione. La sua rarefazione è correlata con la progressiva distruzione dell'habitat dovuta a bonifiche, canalizzazioni ed altre opere antropiche. Dove l'ambiente risulta ancora integro, la densità di popolazione dello spinarello può rivelarsi scarsa per l'effetto delle massiccie immissioni di pesci predatori (in particolare salmonidi).
Protezione - Nessuna. La specie è iscritta nella Lista Rossa IUCN (International Union for Conservation of Nature and Natural Resources) come specie a basso rischio (LR/lc).
Valore economico - Lo spinarello non ricopre nessun interesse commerciale a causa delle sue carni di scarso pregio. Viene spesso utilizzato in laboratorio: è tra le specie più studiate in etologia.
Pesca - Lo spinarello non riveste interesse per la pesca sportiva e per quella professionale. Viene talvolta catturato in grandi quantità ed utilizzato in pescicoltura come pesce foraggio per specie pregiate.
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