Terremoto, evacuati due reparti in ospedale. Sgomberate case popolari nel Sannio. Paura in tutta la Campania. Già 33 scosse.
4,9 di magnitudo, epicentro nel Matese tra le province di Caserta e Benevento. Gente per strada. Riunione stasera in prefettura. Il sisma avvertito anche in Molise e nel Lazio
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Trema la Campania: terremoto di magnitudo 4.9 con epicentro nel Matese tra le province di Caserta e Benevento, avvertito anche a Napoli, Avellino e Salerno,
in Molise e nel Lazio. Sciame sismico: già 33 le scosse registrate in
poche ore. Tra queste, una di magnitudo 3,7 alle 20,49. In serata sono
stati evacuati, a scopo precauzionale, i reparti di pediatria e
ginecologia dell'ospedale civile di Piedimonte Matese. Sul posto le
squadre dei vigili del fuoco per valutare i rischi.
A Faicchio, in provincia di Benevento, dopo un sopralluogo tecnico è stata dichiarata inagibile la Chiesa «Santa Maria del Carmelo»: è crollata parzialmente la volta. Non solo: in via precauzionale sono state fatte allontanare dalle case popolari sei famiglie. «Da un primo accertamento - dice il sindaco Mario Borrelli - abbiamo riscontrato una lesione importante alle mura della palazzina delle case popolari».
IL SISMA
La prima scossa, di magnitudo 2.7, alle 18,03 di oggi con epicentro a Piedimonte Matese. La seconda, quella più forte, cinque minuti dopo: di magnitudo 4.9 a ridosso del Matese, a cinque-sei chilometri dai centri di San Potito Sannitico, San Gregorio Matese e Castello del Matese.
La gente impaurita è scesa in strada nella provincia di Caserta, nel capoluogo e in Irpinia. A Maddaloni, in provincia di Caserta, un uomo di 51 anni in preda al panico causato dalla scossa si è lanciato dalla finestra: è saltato dal piano rialzato di un'abitazione di via Appia procurandosi ferite giudicate non gravi dai medici. A San Gregorio Matese una chiesa ha subito lievi danni. Anche a
Piedimonte Matese chiese lesionate, giù anche calcinacci.
L'area dell'epicentro, tra le province di Caserta e Benevento, è notoriamente sismica. Lo sottolinea Marcello Martini, sismologo dell'Osservatorio Vesuviano e già direttore della struttura. «Il terremoto- spiega Martini - è stato avvertito in maniera sensibile anche a Napoli essendosi verificato a un livello superficiale».
Decine di telefonate d'allarme ai vigili del fuoco. In particolare gli abitanti di un palazzo di via Nazionale delle Puglia, nel comune di Casoria, in provincia di Napoli, temono che lo stabile stia per crollare. Sopralluogo urgente, allarme rientrato.
Interventi dei caschi rossi anche per persone bloccate in ascensore e per l'apertura di porte di casa lasciate in tutta fretta dagli abitanti terrorizzati dal sisma.
Una riunione d'urgenza si è svolta in serata per fare il punto e monitorare la situazione. «Nessun elemento di allarme, nessuna preoccupazione»: così il capo di gabinetto della Prefettura di Napoli, Francesco Esposito. La Sala operativa della Prefettura stessa è stata attivata con la partecipazione di Comune, Regione e coi funzionari e dirigenti della Protezione civile, i vigili del fuoco, i carabinieri e la polizia. Potenziate le attività di monitoraggio da parte dei vigili del fuoco e predisposte ricognizioni nelle scuole chiuse per le festività natalizie.
In tilt per ore anche i telefoni. Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris su Twitter: «Al momento non si registrano danni a persone o cose. Utilizziamo i cellulari solo come estrema necessità per qualche ora». In campo anche il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia. «Dai primi sopralluoghi compiuti da alcune squadre di vigili urbani non sono emerse particolari criticità nè danni - dice - mi segnalano i tecnici qualche calcinaccio caduto all'esterno della Chiesa di Santa Maria delle Grazie e da un palazzo di via Napoli. In ogni caso nessun problema. I controlli continueranno per l'intera notte e domani mattina saranno monitorati con attenzione tutti gli edifici pubblici, a cominciare dalle scuole». Figliolia si è recato al Comando di Polizia municipale e nel suo ufficio nella sede del Rione Toiano per fare il punto della situazione con tecnici del settore protezione civile comunale e vigili urbani.
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La Protezione civile della Regione Campania sta effettuando un monitoraggio del territorio per verificare se vi siano danni. L'assessore competente, Edoardo Cosenza, è nella Sala operativa, da dove ha già sentito i prefetti di Caserta e di Benevento, e si tiene in stretto contatto con il direttore regionale dei Vigili del fuoco, ingegnere Guido Parisi, e con il governatore Stefano Caldoro. I tecnici della Sala operativa stanno sentendo, intanto, i sindaci dei comuni dell'epicentro e delle zone limitrofe.
La centrale operativa della Protezione civile:

Anche il presidente del Consiglio dei Ministri, Enrico letta, sta seguendo l'evolversi della situazione relativa al terremoto che ha interessato la Campania e il Molise attraverso il Dipartimento della Protezione civile.
«In Campania ci sono 4608 scuole, 259 ospedali e 865.778 edifici, pubblici e privati, in zone a elevato rischio sismico. Ma manca ancora il fascicolo del fabbricato. Ciò significa - dice Francesco Peduto, presidente dell'Ordine regionale dei geologi -che realmente non sappiamo lo stato di salute dei nostri centri storici. Ecco perché nei comuni dell'epicentro del terromoto vanno immediatamente eseguiti sopralluoghi negli edifici pubblici più importanti, come le scuole e gli ospedali, e nei fabbricati più vetusti in modo da essere sicuri che non ci siano lesioni pericolose che possano pregiudicare la stabilità di queste strutture. Come ordine, abbiamo già provveduto a mettere in campo una squadra di volontari a disposizione delle istituzioni per procedere nei controlli».
Momenti di panico non solo in Campania. A Campitello, la più importante località sciistica del Matese, dopo la forte scossa registrata sul massiccio appenninico, centinaia di turisti si sono riversati nei piazzali e nei parcheggi della località: gli alberghi della località molisana più vicina all'epicentro in questi giorni sono strapieni di villeggianti.
Sisma è stato avvertito anche nel Lazio: in particolare a Frosinone, in Ciociaria, a Cassino e Sora.
Due scosse nella scorsa notte avevano già fatto tremare il Sannio: magnitudo 2,6 e 2,4, registrate dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, rispettivamente alle 2,04 a 21,8 km di profondità e alle 2,19 a 10,7 km.
Il terremoto di magnitudo 4.9 avvenuto oggi nell'area del Matese, fra le province di Caserta e Benevento, è stato causato dallo stesso meccanismo alla base del recente sisma avvenuto a Gubbio, e a L'Aquila nel 2009, ha spiegato il direttore del Centro Nazionale Terremoti dell'Ingv, Alberto Michelini. Il sisma è stato causato, ha aggiunto l'esperto, dall'estensione dell'Appennino: come se il Tirreno si stesse allontanando dall'Adriatico, un fenomeno che fa parte della geodinamica dell'Appennino.
A Faicchio, in provincia di Benevento, dopo un sopralluogo tecnico è stata dichiarata inagibile la Chiesa «Santa Maria del Carmelo»: è crollata parzialmente la volta. Non solo: in via precauzionale sono state fatte allontanare dalle case popolari sei famiglie. «Da un primo accertamento - dice il sindaco Mario Borrelli - abbiamo riscontrato una lesione importante alle mura della palazzina delle case popolari».
IL SISMA
La prima scossa, di magnitudo 2.7, alle 18,03 di oggi con epicentro a Piedimonte Matese. La seconda, quella più forte, cinque minuti dopo: di magnitudo 4.9 a ridosso del Matese, a cinque-sei chilometri dai centri di San Potito Sannitico, San Gregorio Matese e Castello del Matese.
La gente impaurita è scesa in strada nella provincia di Caserta, nel capoluogo e in Irpinia. A Maddaloni, in provincia di Caserta, un uomo di 51 anni in preda al panico causato dalla scossa si è lanciato dalla finestra: è saltato dal piano rialzato di un'abitazione di via Appia procurandosi ferite giudicate non gravi dai medici. A San Gregorio Matese una chiesa ha subito lievi danni. Anche a
Piedimonte Matese chiese lesionate, giù anche calcinacci.
L'area dell'epicentro, tra le province di Caserta e Benevento, è notoriamente sismica. Lo sottolinea Marcello Martini, sismologo dell'Osservatorio Vesuviano e già direttore della struttura. «Il terremoto- spiega Martini - è stato avvertito in maniera sensibile anche a Napoli essendosi verificato a un livello superficiale».
Decine di telefonate d'allarme ai vigili del fuoco. In particolare gli abitanti di un palazzo di via Nazionale delle Puglia, nel comune di Casoria, in provincia di Napoli, temono che lo stabile stia per crollare. Sopralluogo urgente, allarme rientrato.
Interventi dei caschi rossi anche per persone bloccate in ascensore e per l'apertura di porte di casa lasciate in tutta fretta dagli abitanti terrorizzati dal sisma.
Una riunione d'urgenza si è svolta in serata per fare il punto e monitorare la situazione. «Nessun elemento di allarme, nessuna preoccupazione»: così il capo di gabinetto della Prefettura di Napoli, Francesco Esposito. La Sala operativa della Prefettura stessa è stata attivata con la partecipazione di Comune, Regione e coi funzionari e dirigenti della Protezione civile, i vigili del fuoco, i carabinieri e la polizia. Potenziate le attività di monitoraggio da parte dei vigili del fuoco e predisposte ricognizioni nelle scuole chiuse per le festività natalizie.
In tilt per ore anche i telefoni. Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris su Twitter: «Al momento non si registrano danni a persone o cose. Utilizziamo i cellulari solo come estrema necessità per qualche ora». In campo anche il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia. «Dai primi sopralluoghi compiuti da alcune squadre di vigili urbani non sono emerse particolari criticità nè danni - dice - mi segnalano i tecnici qualche calcinaccio caduto all'esterno della Chiesa di Santa Maria delle Grazie e da un palazzo di via Napoli. In ogni caso nessun problema. I controlli continueranno per l'intera notte e domani mattina saranno monitorati con attenzione tutti gli edifici pubblici, a cominciare dalle scuole». Figliolia si è recato al Comando di Polizia municipale e nel suo ufficio nella sede del Rione Toiano per fare il punto della situazione con tecnici del settore protezione civile comunale e vigili urbani.
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La Protezione civile della Regione Campania sta effettuando un monitoraggio del territorio per verificare se vi siano danni. L'assessore competente, Edoardo Cosenza, è nella Sala operativa, da dove ha già sentito i prefetti di Caserta e di Benevento, e si tiene in stretto contatto con il direttore regionale dei Vigili del fuoco, ingegnere Guido Parisi, e con il governatore Stefano Caldoro. I tecnici della Sala operativa stanno sentendo, intanto, i sindaci dei comuni dell'epicentro e delle zone limitrofe.
La centrale operativa della Protezione civile:
Anche il presidente del Consiglio dei Ministri, Enrico letta, sta seguendo l'evolversi della situazione relativa al terremoto che ha interessato la Campania e il Molise attraverso il Dipartimento della Protezione civile.
«In Campania ci sono 4608 scuole, 259 ospedali e 865.778 edifici, pubblici e privati, in zone a elevato rischio sismico. Ma manca ancora il fascicolo del fabbricato. Ciò significa - dice Francesco Peduto, presidente dell'Ordine regionale dei geologi -che realmente non sappiamo lo stato di salute dei nostri centri storici. Ecco perché nei comuni dell'epicentro del terromoto vanno immediatamente eseguiti sopralluoghi negli edifici pubblici più importanti, come le scuole e gli ospedali, e nei fabbricati più vetusti in modo da essere sicuri che non ci siano lesioni pericolose che possano pregiudicare la stabilità di queste strutture. Come ordine, abbiamo già provveduto a mettere in campo una squadra di volontari a disposizione delle istituzioni per procedere nei controlli».
Momenti di panico non solo in Campania. A Campitello, la più importante località sciistica del Matese, dopo la forte scossa registrata sul massiccio appenninico, centinaia di turisti si sono riversati nei piazzali e nei parcheggi della località: gli alberghi della località molisana più vicina all'epicentro in questi giorni sono strapieni di villeggianti.
Sisma è stato avvertito anche nel Lazio: in particolare a Frosinone, in Ciociaria, a Cassino e Sora.
Due scosse nella scorsa notte avevano già fatto tremare il Sannio: magnitudo 2,6 e 2,4, registrate dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, rispettivamente alle 2,04 a 21,8 km di profondità e alle 2,19 a 10,7 km.
Il terremoto di magnitudo 4.9 avvenuto oggi nell'area del Matese, fra le province di Caserta e Benevento, è stato causato dallo stesso meccanismo alla base del recente sisma avvenuto a Gubbio, e a L'Aquila nel 2009, ha spiegato il direttore del Centro Nazionale Terremoti dell'Ingv, Alberto Michelini. Il sisma è stato causato, ha aggiunto l'esperto, dall'estensione dell'Appennino: come se il Tirreno si stesse allontanando dall'Adriatico, un fenomeno che fa parte della geodinamica dell'Appennino.
Domenica 29 Dicembre 2013
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