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PROSTITUTA DELL'EST
Le prostitute offrono il loro corpo, in cambio di denaro, facendone il proprio mestiere. Non è un mistero che a un certo numero di "prestazioni" sessuali, corrisponda un maggior guadagno per loro. Denaro che incassano prima delle loro 'prestazioni', che sono le più varie, da un rapporto vero e proprio, a feticismi o a aberrazioni sessuali. Ovvero a tutte le cose che possano soddisfare il loro cliente, a cui non chiedono nulla, tranne un 'Come ti chiami?' o un 'Di dove sei?', chiesto più per circostanza che per realmente voglia di sapere cose di te. La giovane donna mi confida: 'Lo facciamo per mettere a suo agio il cliente'.
Ma loro, le prostitute, come presentano la loro fisicità coperta, nel mondo del loro lavoro? Premetto che vestite in mezzo a noi, possono sembrare delle gran signore... o delle donne consuete, come tutte le altre, ma insmascherabili. Con le donne "normali", la prostituta è indifferente, scettica. Nel senso che riconosce il ruolo istituzionale di una moglie, ma sa che i suoi clienti non andrebbero da lei-prostituta se ne fossero appagati. Questo strano tipo di donne è esuberante coi clienti, ma tattico, prudente verso il traffico in generale, in cui esistono le auto-civetta della polizia. E attente verso chi le osserva, interessato.
Porta capelli le cui pettinature le 'fissa' con lacca, anche se fosse una prostituta d'albergo. Sono truccate vistosamente, in genere. Durante il suo 'lavoro', la prostituta indossa abiti pratici e di facile svestizione. In ispecie nelle buone stagioni, sono molto svestite e appariscenti, tanto che da noi, si dice a una un pò troppo 'evidente', che è vestita come una puttana! Gli uomini sono guardati con falsa dialettica, molto di circostanza e di mestiere, perchè una prostituta sa di fare un'attività proibita e perseguita dalla legge e che, probabilmente, il suo cliente è il marito delle donne che ha incontrato poco prima...
Se si fa innamorare una di loro, cosa rara, l'organizzazione saprà far ricredere la prostituta-malcapitata con metodi molto persuasivi. Era oculatamente 'sorvegliata'. Al cliente-Casanova non resterà che la fuga, per non dir di peggio, basta leggere i giornali. Come tutte le femmine, le prostitute hanno imparato, fin da piccole, a gestire il proprio corpo, a essere seducenti. Ma nel 'lavoro' utilizzano il loro corpo per ammaliare un uomo, per procurarsi un cliente, sia in camera, che in auto, ma sapendo il motivo spiccio per cui l'uomo è là da lei: consumare sesso in pochi minuti. A contatto con l'uomo-cliente, è falsamente disponibile, probabilmente a disagio, ma è "per farsi il cliente", cioè un uomo che le preferisca, anche spesso, per le sue divagazioni sessuali.
Il corpo lo adopera come una donna qualsiasi. Nel far sesso col cliente, non c'è nessuna differenza dalle donne comuni, a parte la sveltezza che richiedono, tantopiù riconoscendo loro il fatto che sono femmine normalissime, non spaziali extraterrestri. In più, sono disposte "a darsi da fare" in modo molteplice col cliente, previo il pagamento di un certo numero di sovrapprezzi, uno per ogni prestazione extra! La prostituta si 'diverte' coi rapporti sessuali col cliente, ed è contrariata se ciò non avviene. Se non altro, perchè lo ritiene un possibile ammalato.
Ogni cosa lei la esagera, per ottenere il favore dell'uomo, a meno che non sia giovane e alle prime armi. Il suo scopo, come in una specie di codice deontologico, è di ottenere il soddisfacimento del cliente, tantopiù se lui le ricorda il suo originario "essere donna", e, prima di tutto, di intascare il suo prezzo. Furgoncini zeppi di giovani prostitute africane, tra l'altro, avranno fatto scendere l 'attività' in zone decentrate della città.
Propongono se stesse in modo molto visibile, poichè, se sono evidenti, alzano la probabilità di un introito. Il seno e il resto del corpo vengono esibiti solo in "privato", se non 'proposti' con abiti 'generosi' e, essendo cose di sesso dal consumo standard, le utilizzano come le altre donne. Che, se fanno sesso, lo fanno naturalmente, invece le prostitute per lavoro.
Le prostitute si trovano in piazzole, o sono riconoscibili, salgono sull'auto del cliente, dopo una breve contrattazione, eseguono la "prestazione" appartate e non si fanno sempre riportare sul posto, dove il cliente le aveva trovate. L'uomo, con le "lucciole", non ha bisogno nè di corteggiamento, nè di conquista. Il viatico è il denaro. Che ottiene i favori delle più belle e più 'piene' di lavoro, a seconda. L'uomo-cliente cerca nella prostituta l'amante, l'avventura, la trasgressione, il divertimento. La mezz'ora allegra.
Con la pioggia o la polizia incombenti, poi, spariscono tutte fino a che le cose sono tranquille, poi ritornano senza avviso, tutte contemporaneamente, vero fungaio del vizio. Spesso nei loro pressi fiorisce il commercio di camion-vivande, con bibite, panini e prosecco, lattine, porchetta... Hanno l' "ambiente" di connivenza, dai bar che frequentano, agli alberghetti che fanno campare, portandoci i clienti o per le loro pause. Sono coperte, cosa non impossibile, perfino dalle nostre forze dell'ordine che, in cambio di una "prestazione", chiudono un occhio. Sono femmine belle. Sono state selezionate.
Una di loro, che "lavori", incassa ben più di 50.000 € il mese, a cui toglie ciò che va all'Organizzazione. Hanno una vita che non si direbbe, si mescolano a chiunque nei supermercati o nei ristoranti. Dimenticano, così, le "brutture", per cui sono state severamente indotte alla loro vita, e ci prenderebbero gusto... Alcune mandano dei soldi alla famiglia, ai figli all'Est. Queste giovani donne, che hanno al massimo 30 anni, entrano in Italia col permesso turistico di 15 giorni, con l'esca di diventare modelle o star delle copertine o della TV.
Sono state, invece, malmenate, drogate o soggette a psicotici. L'organizzazione trova loro la residenza e il visto di soggiorno falsi. Le donne avviate alla prostituzione, diventano le "mogli" dei protettori, tutte in unico gruppo. Ne viene annullata la personalità. Avevano lasciato casa loro per aver fortuna, ora qui hanno trovato la schiavitù, con quella che viene definita "LA TRATTA DELLE BIANCHE". Semprechè non vengano ammazzate o ridotte concretamente a pezzi, per sgarbi a chi san loro. Restano loro pochissimi legami con la famiglia, e sono soggiogate dall'Organizzazione, che rientra, ovviamente, basta leggere i giornali, nelle attività criminali. Con tutti i suoi collegamenti...
Le giovani donne-prostitute dell'est sono rapite, se le porti un pò in giro, in macchina, la notte, a vedere cos'avevano tutt'intorno....
Prostituta dell'est.






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