giovedì 12 giugno 2014

TERMINI CURIOSI VENETI



"Inzegnà": che si è applicato per venirne a capo.

"Inzegnàrse": aguzzare l'ingegno, scoprire, inventare.

"Madòna": suocera.

"Sbròdego":  sciacquatura.

"Sbrodegadùra": idem c.s.

"Sbrodegamènto": idem c.s.,

"Sbrodegàre": macchiare, versare sopra.

" 'Na pàpa": tenerissimo.

"Sustòso": suscettibile.

"Scattòso": irritabile.

"Tòrbio": confuso.

"Rabaltacaretèi": inconcludente, inaffidabile.

"Pànto": svelato, confidato.

"Pàndare": svelare (un segreto), confidare.

"Romàso": deluso.

"Usàre": affilare.

"Nisiàta": iniziata, aperta.

"Còssa e come": per filo e per segno.

"Moèna": mollica.

"Nàtta": vescicolo esterno delle camere d'aria sotto pressione.

"Gravaeòn": calabrone.

"Moscòn": moscone.

"Sitòn": libellula.

"Formigòn": formicone, chi 'annusa' per conoscere gli affari degli altri.

"Lèa": sporcizia.

"Smorosàre": amoreggiare.

"Tontonàre": molestare.

"Spessegàre": affrettarsi.

"Mègoea": midollo, mollica.

"Sponciàre": pungere.

"Stàre in baeànsa": stare attento, essere preciso, stare in equilibrio.

"Fare i salti mortài": esagerare, fare 'miracoli'.

"Stomegòso": che dà alla nausea.

"Desbratàre/rsi": sparecchiare, riordinare, ripulirsi da...

"Vissiàre/rse": viziare/rsi.

"Desvissiàre/rse": far perdere il vizio, perdere il vizio.

"Tompinàra": talpa, tana della talpa.

"De ànda": con solerzia.

"Sgaruciàre/furegàre/cincionàre/sfrinciàre": rimestare.

"Masenàre": macinare.

"Paciarèa": mota molle.

"(s-) penòti: pennacchi, brividi.

"Sponciòti": pelle ruvida e irta,  punte.

"Paciàre": tipico verso rumoroso di chi socchiude e riapre le labbra.






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