dal profilo Facebook di LISANDRA






da: Ilgazzettino.it
Delitto di Lignano/ Inchiodata dal dna,
Lisandra in fuga attraverso l'Italia/ Foto
Si cerca chi ha aiutato la 21enne cubana, commessa della
gelateria di fronte al negozio dei Burgato. Altri 5 sotto torchio
UDINE - È stata fermata ieri sera nel Salernitano a 900 chilometri da Lignano: su di lei, Lisandra Aguila Rico, 21 anni, pesantissimi indizi per il delitto dei coniugi di Lignano. E nel primo pomeriggio Lisandra, in effetti, è crollata, confessando il duplice delitto.
La giovane era arrivata in Italia da poco più di tre anni per ricongiungersi alla madre. Viveva a Lignano e lavorava come commessa nella gelateria proprio di fronte al negozio delle vittime, Rosetta Sostero di 65 anni e Paolo Burgato di 67, uccisi nella notte fra il 18 e il 19 agosto. Era una ragazza apparentemente serena e gioviale che sul suo profilo Facebook ha messo parecchie foto anche "provocanti".
GUARDA LE FOTO
La fuga attraverso l'Italia. Nella caserma dei carabinieri questa notte sono state interrogate anche altre cinque persone che sarebbero stati i fiancheggiatori di Lisandra favorendone la fuga. Una fuga attraverso l'Italia cercando di non dare nell'occhio: l'hanno trovata in Campania, a Pontecagnano (Salerno) ieri sera nell'abitazione dove si era rifugiata senza mai venire in contatto con il fratello Laborde che era subito scappato a Cuba.
I due fratelli sono figli di una 39enne cubana Sandra Emilia Rico, che è la compagna del titolare della vicina gelateria 'Il re del gelato', sempre nel centro di Lignano. La signora ha anche altri due figli col nuovo compagno, entrambi piccoli. A Lignano sono tutti molto noti tra i residenti e i commercianti. Il figlio maggiore della Rico, Laborde Reiver, ha 24 anni: gli inquirenti ritengono sia subito tornato a Cuba dopo il massacro dei coniugi Burgato.
Mandato di cattura internazionale. Far scattare le manette attorno ai polsi del ragazzo non sarà facile: ci vorrà un mandato di cattura internazionale. Intanto emerge che i due fratelli erano arrivati in Italia nel 2009 per una sorta di "ricongiungimento familiare". La madre, Sandra Emilia, 39 anni, anche lei cubana, ha sposato infatti un italiano originario di Agerola (Napoli) Enzo Spinelli, titolare con il fratello della gelateria, ottenendo così la cittadinanza italiana. I due fratelli della donna, figli di due diversi padri cubani, appena arrivati in Italia, avevano trovato un'occupazione a Lignano.
La gelateria vicino al negozio dei Burgato. Lisandra, in particolare, lavorava nella gelateria vicina al negozio dei coniugi massacrati, che erano peraltro molto amici della madre Sandra. Quest'ultima, appresa la notizia dell'arresto, sarebbe stata colta da malore ed è sotto choc. La 39enne gelatiera viene descritta da tutti come una persona molto seria e perbene. Anche ieri il figlio dei Burgato, Michele, era stato nel negozio a comprare una coppa di gelato.
La colletta per il 24enne cubano neo papà. Alcuni commercianti hanno anche riferito un particolare che ha dell'incredibile: avrebbero raccolto vestititi e aiuti per la bimba del figlio maggiore di Sandra Rico, Laborde, che era diventata papà a fine agosto. La sua fuga a Cuba sarebbe stata motivata dal 24enne proprio con la necessità di tornare dalla compagna per aiutarla nella cura del piccolo.
Lunedì 17 Settembre 2012 - 08:09 Ultimo aggiornamento: 21:31
Sono presenti 116 COMMENTI ► VISUALIZZA TUTTI I COMMENTI Scrivi un commento
diego t.
In sostanza Signor Diego,circa l'etnia,quello che volevo dire è questo in due parole:
il delitto di Novi Ligure,così come presentatosi al primo sopralluogo in tutto e per tutto rientrava nella casistica addebitabile al criminale di una data provenienza.Arma,ferocia,determinazione...
Se non avessero ripreso i colloqui dei due assassini in quella stanza sarebbe stato un altro film,per quanto mi si insegni che i fendenti inferti in un punto preciso del corpo rientrano nel passionale ergo raccontano una rabbia non estranea.
Perciò mi fermo,si.E aspetto buonina.Oggi è stata una buona giornata davvero per i coniugi,loro non torneranno,ma vedere in faccia chi ha commesso questo li lascia andare "via" più sereni.
Di nuovo bentornato eh?
commento inviato il 17-09-2012 alle 21:22 da francesca1
diego t.
In sostanza Signor Diego,circa l'etnia,quello che volevo dire è questo in due parole:
il delitto di Novi Ligure,così come presentatosi al primo sopralluogo in tutto e per tutto rientrava nella casistica addebitabile al criminale di una data provenienza.Arma,ferocia,determinazione...
Se non avessero ripreso i colloqui dei due assassini in quella stanza sarebbe stato un altro film,per quanto mi si insegni che i fendenti inferti in un punto preciso del corpo rientrano nel passionale ergo raccontano una rabbia non estranea.
Perciò mi fermo,si.E aspetto buonina.Oggi è stata una buona giornata davvero per i coniugi,loro non torneranno,ma vedere in faccia chi ha commesso questo li lascia andare "via" più sereni.
Di nuovo bentornato eh?
commento inviato il 17-09-2012 alle 21:18 da francesca1
diego t.: veneti e friulani non possono essre capaci di tanto orrore
Il caso Pietro Maso non ti dice nulla? Erano quattro venetissimi.
Se vogliamo fare gli xenofobi almeno facciamolo per non incrementare ció che già abbiamo di nostro, non perchè ne siamo immuni. Ma è così rassicurante illuderci di essere geneticamente migliori.
commento inviato il 17-09-2012 alle 21:17 da diegodf
Al solito
Come volevasi dimostrare, l'immigrazione incontrollata ha portato a questo genere di degrado. I veneti dovranno abituarsi a delitti efferati come questo.In questo caso poi c'è anche la copertura di parenti acquisiti del meridione. Da quelle parti nascondere latitanti è una specie di tradizione...
commento inviato il 17-09-2012 alle 21:11 da Alfredo
diego t.
Che piacere ritrovarla!
Insistevo su un particolare preciso Diego : qualcuno ha detto cosa potevano avere e che questo fosse in casa e lo ha detto con sicurezza o non si muovevano in un certo dato modo,a mio parere.
Per altro ricordo perfettamente di aver addirittura ventilato un "ex dipendente" in quella stessa occasione (fine agosto inizio settembre).Chiunque in sostanza potesse aver riportato che...anche in buona fede sia inteso.
La parentela no Signor Diego,mai toccata la parentela nel caso specifico.Per un motivo preciso : fu lo stesso figlio a indicare dove i genitori detenessero denaro agli inquirenti
Quindi non poteva aver imboccato nessuno o li avrebbero trovati i delinquenti no?
Mi chiedevo solo perchè non si parlasse mai della convivente del figlio ma non che io intendessi puntare il dito in questa direzione.Anche perchè non lo scrissi mai...
Circa la nazionalità Diego mi fermavo,si.Perchè per me ha valore solo statistico,nel senso che un crimine non lo puoi inglobare negli stereotipi,io penso,perciò evitavo di puntare ad un'etnia particolare.Tutti e nessuno in sostanza.Poi ci pensavano gli altri,no?
Bentornato Signore,un piacere.
commento inviato il 17-09-2012 alle 21:05 da francesca1
Nessun commento:
Posta un commento