domenica 4 aprile 2010

Juve, sconfitta e figuraccia
Udinese implacabile: 3-0
I friulani segnano con Sanchez nel primo tempo e Pepe e Di Natale nella ripresa. La squadra di Zaccheroni è irriconoscibile, mai in partita, e vede così complicarsi la corsa al quarto posto, quella di Marino si avvicina alla salvezza. Dalla Juve scuse ai tifosi e silenzio stampa
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Antonio Di Natale festeggia il 22° gol del suo campionato. Afp formazioni — Marino preferisce l'agilità alla stazza. Niente centravanti - e così Floro Flores si accomoda in panchina vicino a lui -, in attacco di fianco al capocannoniere Di Natale gioca il folletto Sanchez, con Pepe che parte sulla linea dei centrocampisti per poi alzare il baricentro ed eventualmente trasformare l'attacco in un tridente. L'ex Zaccheroni, tre anni a Udine, recupera De Ceglie e lo preferisce a Grosso da terzino sinistro. E ripropone Amauri dal 1', preferito a Trezeguet e Iaquinta, non al meglio. In mezzo la fanteria pesante rappresentata da Melo e Sissoko; la fantasia - che ha i volti di Giovinco e Candreva - si accomoda in panchina, eccetto che per il ritorno negli 11 di Camoranesi.


Sanchez mostra i muscoli: sarà poi ammonito. Ap subito sanchez — Al 9' l'Udinese è già in vantaggio. Merito di Sanchez, che segna sottomisura a porta vuota, bruciando sui riflessi De Ceglie, dopo il rimbalzo sul palo del meraviglioso sinistro in girata di Di Natale. La Juve prende gol per la 19ª partita di fila.

più udinese che juve — La squadra di Marino gioca corta, pressa alta, vince più battaglie di quante ne perde a centrocampo, dove ha più lucidità dei centrali di Zaccheroni, troppo macchinosi e poco illuminati. Allora la squadra di Zaccheroni prova a spingere sulla sinistra, dove si allarga Del Piero e De Ceglie mette in moto la sua cilindrata da progressione. Ma l'unica occasione - complice anche la serata poco felice di Amauri - che sembra giocare a nascondino dietro ai difensori friulani - arriva a gioco fermo. Punizione di Del Piero, fresco di rete su calcio piazzato contro l'Atalanta, Handanovic respinge con i pugni. L'Udinese gestisce senza troppi affanni il vantaggio, e va vicina al raddoppio con un sinistro potente da fuori area di Pasquale: Manninger si distende e allontana in tuffo.

LA PILLOLAdi Nicola Bruni
Pasqua più nera che bianca
Per la Juve Pasqua in Blanc: tifoso neroripresa — La Juve alza il baricentro, fa possesso palla, ma non fa male. Mancano idee in mezzo - e non è una novità -, rifornimenti per gli attaccanti. E la difesa sembra fragile come il vetro quando viene agitata dalle ripartenze degli avanti friulani. Che fanno i fenomeni, eppure l'Udinese ha gli stessi giocatori travolti dalla Fiorentina nell'ultima uscita, e sconfitti 15 volte in campionato. Per quanto stasera sembrino trasformati, anche dalla bacchetta del mago Di Natale.

pepe chiude i conti — L'Udinese passa ancora, e ancora per merito degli attaccanti di Marino, che fanno la differenza. Ispira ancora Di Natale, per Sanchez, che si beve in velocità la coppia centrale Legrottaglie-Cannavaro. Manninger fa il miracolo, ma sulla sua respinta la difesa bianconera resta immobile come una colonna, intenta a circondare, in ritardo, l'attaccante cileno: arriva Pepe che segna il 2-0, con un destro preciso e potente, da appena fuori area. Se la partita si giocasse in un videogame, apparirebbe la scritta game over.

ciliegina di natale — C'è però, invece, ancora il tempo per la 22ª rete in campionato per il miglior marcatore di serie A. Che finalizza un'azione avvolgente ed elegante dei friulani, con la difesa bianconera ancora spettatrice. Che subisce la 47ª rete di questo campionato. È la resa, incondizionata.

Riccardo Pratesi
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