Sant'Antonio di Padova, in portoghese Santo António de Lisboa, al secolo Fernando Martins de Bulhões (Lisbona, 15 agosto1195 – Padova, 13 giugno 1231), fu un religioso portoghese canonizzato dalla Chiesa cattolica e proclamato nel 1946 dottore della Chiesa[1]. Da principio monaco agostiniano a Coimbra dal 1210, poi dal 1220 frate francescano. Viaggiò molto, vivendo prima inPortogallo quindi in Italia ed in Francia. Nel 1221 si recò al Capitolo Generale ad Assisi, dove vide e ascoltò di persona san Francesco d'Assisi. Terminato il capitolo, Antonio fu inviato a Montepaolo di Dovadola, nei pressi di Forlì. Dotato di grande umiltà, ma anche di grande sapienza e cultura, per le sue valenti doti di predicatore, mostrate per la prima volta proprio a Forlì nel 1222: proprio per questo, prima di diventare "di Padova", fu a lungo conosciuto come "Antonio da Forlì"[2].
Antonio fu incaricato dell'insegnamento della teologia e inviato dallo stesso san Francesco a contrastare la diffusione dell'eresiacatara in Francia. Fu poi trasferito a Bologna e quindi a Padova. Morì all'età di 36 anni. È notoriamente e popolarmente considerato un grande santo, anche perché di lui si narrano grandi prodigi miracolosi, sin dai primissimi tempi dalla sua morte e fino ai nostri giorni. Tali eventi prodigiosi furono di tale intensità e natura che facilitarono la sua rapida canonizzazione, inferiore ad un anno (è il Santo canonizzato più rapidamente nella storia della Chiesa) e la diffusione mondiale della sua devozione, che lo rendono il santo più venerato al mondo.
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