Nella mia fragilità, curiosità e - non dico di no - pruriginosità, l'altro giorno ero in edicola e ho portato a casa un DVD molto particolare...
L'ho guardato in parte e non sono riuscito a guardarlo tutto. L'ho riguardato da dov'ero rimasto e, francamente, a parte una sequenza dove il "cliente" e la "donna" si sono abbracciati teneramente, non ho avuto grandi ILLUMINAZIONI.
La prima volta che l'ho visto mi ha dato le stesse sensazioni che darebbe ad uno "vissuto" verso i miei stessi primcipi: insofferenza e disgusto! Dico i miei principi presupponendo, evidentemente a torto, di essere nel modo di vedere le cose in modo ragionevole... C'è qualcosa che dice il modo di vedere le cose ragionevolmente: il buon senso no?
Il diritto, mancando di principi normativi precisi, si appella finalmente al senso "del buon padre di famiglia"; c'è poi il senso di colpa e, per chi ci crede, la coscienza. Tutte cose che, a soglia varcata, ci danno il senso dell'errore o dell' ingiusto.
Un DVD erotico, un DVD: io ho più di 50 anni: ho provato disgusto. Non saranno quattro sequenze di nudo spinto a cambiarmi la vita - speriamo di non cambiarla mai, perchè nel mio piccolo ne sono abbastanza fiero -, ma non riesco a giudicare. La "donna", quell' "uomo" possono essere migliori di me, di te, di tutti noi per quel che fanno nel resto della vita.. Che ne sappiamo noi?...O possono riscattarsene...
21 DEFINIZIONI DI AMORE
8 ore fa
3 commenti:
Beh,per curiosità caro Ennio, ho aperto il tuo blog..rimango stupito nel leggerlo.Pensieri originali,difficili a volte,ma che fanno nascere un senso di ammirazione e affetto per quell'"uomo filosofo" del countryside d'Italia che adora le sue passeggiate e la vita,mi pare.
Mi hai reso felice.
Un abbraccio,
Daniele
Daniele sono Ennio, cioè Enio8 (come facevi a sapere il mio vero nome?).
Un "Mi hai reso felice" - letto "così", appena aperto il PC, è difficile da tenere duro... affermazione approssimativa e para-veneta. Ma non pensavo di avere questo effetto sui miei lettori, non dichiaratamente, almeno!! Perchè collegando un pensiero spontaneo a ciò che si fa, non è detto che si incontri un amico sincero; come sembri essere!! Io non sono professionista di questo Blog, nè dell'altro, ma leggere su di esso commenti come il tuo mi alza il livello delle giornate. Grazie di cuore!!!!! Sì, mi piace vivere (MA ANCHE TU, VERO? Per ora non so come dirti GRAZIE!! per ciò che hai scritto. Riscrivimi: ti terrò d'occhio particolarmente
Ciao!
Enio8
Credo di averti individuato, caro Daniele (non l'altra volta!). Facendo un 1 + 1 ho rifatto due, quando uomini buoni e sfortunati sono passati attraverso dolorosi pettini. Che ne hanno contraddistinto il passato, ma anche un presente fatto della loro residua buona volontà. Credo di non conoscerti come meriteresti, ma ho conosciuto Chi sai: uomo disponibile, signorile, mai eccessivo.Non raccontava le sue cose private, che vivevano nel suo io misterioso, ma ripeteva sempre: "Il campo mi hanno chiesto di venderglielo, ma è per mio figlio!!". Un'altra cosa che diceva spesso era: "Chi fa da sè fa per tre e tre fanno per cinque"... A volte si finiva la serata tardi. Io avevo "messo" la Panda nuova, Gianni aveva offerto ai bar - non troppi - e Chi sai metteva la sua casa. Una volta gli spaghetti, sennò un caffè; ci consolavamo a vicenda con le chiacchere sgangherate e le risate esagerate che uscivano dalle nostre bocche sofferte di terapie ed altro.
Tuo Padre me loricordo come un signore; era sempre d'accordo a spostarsi e gli innumerevoli posti che conosceva "...da quando lavorava per Sgaravatti..." li andavamo a vedere, tutta la compagnia. Con la macchina. Ti diceva senza essere troppo sgradevole, se non andava una certa cosa; nè l'ho mai sentito alzare la voce o insultare qualcuno.
Mi è sempre dispiaciuto che adesso non mi dica più: "Caro Ennio, a che ora hai finito di lavorare?"
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Mi piace moltissimo la tua lettera nel blog, caro Daniele; scusami se non ti ho riconosciuto... Ti ho scritto questa mia sperando che chi, leggendola e conoscendoci, abbia un ricordo di amicizia anche lui per tuo Padre. Ne siamo tutti certi, no?
Un ciao e un scusa per non avertelo detto prima... Ennio
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